Esperto in attivismo sociale: nuovo Diploma universitario di IUSVE
Esperto in attivismo sociale: nuovo Diploma universitario di IUSVEMilano, 18 lug. (askanews) – Formare una nuova figura manageriale impegnata nell’attivismo sociale: è l’obiettivo del nuovo Diploma universitario di primo livello istituito dallo IUSVE – l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona – in “Comunicazione sociale per imprese profit e non profit”. Il percorso accademico formerà quindi una nuova figura manageriale impegnata nell’attivismo sociale, un aspetto che si sta sviluppando sempre di più in un’epoca dove cambiamento climatico, inquinamento, economia circolare e pratiche di sostenibilità diventano sempre più pregnanti.
Il nuovo diploma risponde alle tendenze in atto nel mondo del lavoro, dove le imprese fanno fatica a trovare personale qualificato perché i neolaureati non sono allineati con le competenze richieste, soprattutto a fronte della richiesta di particolari figure professionali legate ai temi -di estrema attualità- come la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale. Il Bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal a luglio 2022, evidenzia questo fenomeno registrando oltre il 40% delle imprese che dichiarano difficoltà nel reperimento delle figure ricercate, e circa 204 mila le ricerche di personale per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per la “mancanza di candidati per i profili ricercati”. Il primo Diploma/Master universitario di I livello in Comunicazione sociale per imprese profit e non profit IUSVE viene incontro a questa esigenza e aprirà le sue prime lezioni il prossimo ottobre. Il Diploma universitario è pensato anche per chi lavora, dato che i corsi si tengono online di venerdì e sabato (solo i laboratori sono in presenza, 5 weekend a Verona e 3 a Mestre), ed è nato per formare i futuri professionisti nel campo della comunicazione sociale, tanto per le imprese profit quanto per quelle non profit.
Queste figure professionali saranno partecipi alle dinamiche strategiche di un settore delicato e in piena evoluzione, capaci di sviluppare campagne di comunicazione integrata, in sinergia tra online e offline, formate per diffondere, con i dovuti e corretti contenuti, la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale, rispondendo così a una domanda del mercato lavorativo in costante crescita. Gestire i processi della comunicazione di pubblica utilità permette, infatti, di aprire alle collaborazioni nelle agenzie, nel reparto comunicazione di aziende, organizzazioni non profit, quali Organizzazioni di Volontariato (ODV) e Organizzazioni Non Governative (ONG), fondazioni. Per imparare a far coesistere strategia e creatività, scrittura e immagine, rapporto con le istituzioni e i media, i partecipanti vivranno un percorso con nove insegnamenti frontali e cinque laboratori, per un totale di 344 ore di didattica (60 ECTS), con l’opportunità di svolgere 250 ore di tirocinio presso una delle realtà partner. A questo si aggiungono testimonianze, case study e live experience presso aziende, fiere ed eventi a tema.
“Gli interessi dei consumatori stanno cambiando e anche le dinamiche della comunicazione devono adattarsi alle nuove esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità ambientale e sociale, all’economia circolare e all’impegno etico a favore del benessere della collettività – afferma il direttore esecutivo, professore Paolo Schianchi – Questo Diploma Universitario di primo livello è stato pensato per rispondere a una tale richiesta del mercato lavorativo. L’idea è quella di formare professionisti in grado di gestire le future frontiere di ogni forma divulgativa. La nuova figura del manager della comunicazione sociale è quindi pronta a fare il suo ingresso nelle aziende, nelle fondazioni e nel terzo settore per promuovere il corporate social activism”. “Nella mia lunga esperienza in associazioni di volontariato – aggiunge Mariagrazia Villa, vicedirettrice del Diploma universitario – ho imparato che la buona volontà non basta, per comunicare le proprie attività e coinvolgere la comunità nella propria visione e missione. Occorre acquisire e sviluppare delle competenze specifiche, di natura tecnico-manageriale, che consentano di diffondere il bene in modo più professionale e, dunque, efficace. Insomma: le soft skills vanno bene, ma servono anche quelle hard che il nostro diploma universitario si prefigge di far acquisire e sviluppare ai partecipanti”.
Partner del percorso formativo sono realtà Cooperativa sociale Santa Lucia, CSVnet-Centri Servizi per il Volontariato, CSV Padova-Rovigo, Fondazione Iris Ceramica Group, Fondazione ISMU, Greencity Italia, Grenze Arsenali Fotografici, H2O Milano, Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie, Studio LAND, Telefono Amico Italia, Venice Call, Worldrise onlus. La chiusura delle iscrizioni il giorno 6 settembre 2023.