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Import cereali: in primi 4 mesi +1,7% quantità e +12,9% valore

Import cereali: in primi 4 mesi +1,7% quantità e +12,9% valoreRoma, 18 lug. (askanews) – Crescono le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche: nei primi quattro mesi del 2023 sono aumentate nelle quantità di 120.311 tonnellate (+1,7%) e nei valori di 380,1 milioni di euro (+12,9%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A fornire i dati è Anacer, l’associazione nazionale cerealisti italiani.

Risultano in aumento le importazioni complessive dei cereali in granella di 290.000 tonnellate (+6,3%), dovuto soprattutto all’incremento del grano duro (+396.000 tonnellate) ed in misura minore del mais (+15.000 tonnellate): si riducono i quantitativi importati di grano tenero (-68.000 tonnellate), di orzo (-32.000 tonnellate), avena (-3.900 tonnellate) ed altri cereali minori (-16.000 tonnellate). Il riso, considerato tra risone, riso semigreggio e lavorato, registra un calo di 16.000 tonnellate (-13%). Tra gli altri prodotti, in calo gli arrivi dei mangimi a base cereali (-7%), dei prodotti trasformati (-20%), delle farine proteiche vegetali (-2,7%) e dei semi e frutti oleosi (-2,6%).

Per quanto riguarda le esportazioni dall’Italia, nel primo quadrimestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si riducono nelle quantità di 310.000 tonnellate (-17,4%) e incrementano nei valori di 109 milioni di euro (+5,8%). Ridotte soprattutto le quantità esportate dei cereali in granella (-181.000 tonnellate), grano duro in particolare (-210.000 tonnellate). In calo anche l’export dei prodotti trasformati (-23,4%), della pasta alimentare (-6%), del riso (-11% considerato nel suo complesso) e della farina di grano tenero (-4%). Registrano un aumento invece le vendite all’estero sia di semola di grano duro (+12%), sia di mangimi a base di cereali (+7%).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2023 un esborso di valuta pari a 3.323,8 milioni di euro (2.943,6 nel 2022) ed introiti per 1.991,0 milioni di euro (1.882,1 nel 2022).