Auto elettrica, gli agenti di commercio temono la poca autonomia
Auto elettrica, gli agenti di commercio temono la poca autonomiaMilano, 19 lug. (askanews) -Agenti di commercio e auto elettrica: tra luci e ombre appare un rapporto in piena evoluzione. Se il 9,2 per cento degli agenti già possiede un auto elettrica, tra chi non la possiede quello che spaventa di più all’ipotesi di passaggio ad una auto elettrica è il fattore autonomia – per il 57,2% degli intervistati – il 19,5% indica come critica la mancanza di punti di ricarica, il 13% il prezzo, lo 0,7% le prestazioni. Comunque l’81,2% non la acquisterebbe, mentre il 18,8% vorrebbe acquistarne una. Sono alcuni dei dati emersi da un sondaggio a risposta multipla, al quale hanno partecipato oltre 1.000 agenti, svolto da Agenti FNAARC – la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio – per dare ascoltare direttamente la categoria sul tema “auto elettrica”, in considerazione del fatto che l’auto è, per la gran parte degli agenti, il vero ufficio; utilizzandola per lavoro, in media, per 50 mila chilometri l’anno.
Alla domanda su quale auto si usa per lavoro, il 58,6% degli agenti ha risposto di utilizzare un’auto nuova, il 19% un’auto usata e il 22,4% in leasing o a noleggio. Su quanti chilometri si percorrono in un anno il 50,9% ha risposto tra i 30 mila e i 50 mila chilometri, il 29,6% meno di 30 mila e il 19,5% oltre 50 mila chilometri. Delle persone che possiedono un’auto elettrica il 78,8 % si ritiene soddisfatto dell’acquisto, il 18,5 % abbastanza soddisfatto ed il restante 2,7% non è rimasto soddisfatto dell’acquisto.
A fronte dei dati, in una nota di Agenti Fnaarc, si afferma che: “In linea generale, prevale la perplessità degli Agenti di Commercio sulle auto elettriche. A tal proposito, occorre tenere in considerazione l’attuale inadeguatezza del regime fiscale riservato alla categoria: il tetto massimo di 25.823 euro infatti, è insufficiente per affrontare la spesa di acquisto di un’auto elettrica, il cui costo medio è di circa 40 mila euro”. “Il passaggio all’elettrico rischia di tradursi in una spesa insostenibile per gli Agenti – dichiara Alberto Petranzan, presidente di Agenti Fnaarc – Siamo favorevoli alla transizione ecologica ma chiediamo prima di tutto una fiscalità adeguata. 25.000 euro, oggi, non sono sufficienti nemmeno per comprare un’utilitaria a benzina, altro che macchina elettrica. Al giorno d’oggi le tecnologie si sviluppano velocemente, ci auguriamo che anche il Governo sia rapido nel mettersi al passo con l’adeguamento fiscale. Noi di Agenti Fnaarc continueremo la nostra battaglia per avere una deducibilità giusta dell’auto”.