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Trasporti, Gufler(Doppelmayr): funivie urbane possibilità concreta

Trasporti, Gufler(Doppelmayr): funivie urbane possibilità concretaMilano, 18 mar. (askanews) – “La mobilità urbana a fune rappresenta ormai una possibilità concreta di sviluppo per i sistemi di trasporto pubblico e offre grandi vantaggi in termini di flessibilità e sostenibilità sia per le ridotte emissioni, sia per i consumi limitati, costi e tempi di realizzazione. Le funivie urbane non sono una suggestione futuribile, bensì un’opzione percorribile già ora e facilmente integrabile con le infrastrutture esistenti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Doppelmayr Italia, Georg Gufler, durante un convegno sul trasporto pubblico locale al quale ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.


“La quantità di miliardi di euro che sono in questo momento investiti in manutenzione ordinaria e straordinaria in nuove opere non ha eguali negli ultimi 50 anni. Questo vale su strada, nei porti, negli aeroporti. È fondamentale uscire dal cuore della città, andare verso nord in Brianza, verso ovest a Baggio e a seguire, verso est a Linate e a Segrate e verso sud con lo sviluppo di San Donato” ha evidenziato Salvini. “I grandi cambiamenti che stiamo vivendo in questo contesto storico stanno portando a nuove riflessioni sul trasporto pubblico locale, su cui la Regione Lombardia sta investendo molto, con il sostegno dell’Europa. La tecnologia renderà più fluido il traffico nelle città, ma per migliorare anche il trasporto regionale è necessario un impegno infrastrutturale oltre che economico, in modo che la regione diventi un punto di riferimento nazionale e internazionale”, ha evidenziato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Report Travel Smart: Italia maglia nera emissioni voli aziendali

Report Travel Smart: Italia maglia nera emissioni voli aziendaliMilano, 12 mar. (askanews) – I viaggi aerei sono la forma di mobilità a maggiore intensità climatica. I voli effettuati dalle aziende ogni anno rappresentano, su scala globale, circa il 15-20% delle emissioni complessive dell’aviazione; una percentuale che in Europa rappresenta addirittura il 25-30%. Nonostante questo, le più grandi aziende italiane non hanno un piano per ridurre l’impatto ambientale dei loro voli aziendali. Ecco cosa emerge dal report Travel Smart Ranking 2024, realizzato per il terzo anno consecutivo dall’associazione ambientalista indipendente europea Transport & Environment. Secondo la classifica, che prende in considerazione le 328 aziende di tutto il mondo che compiono il maggior numero di viaggi aerei aziendali, ben 15 sono italiane (5% delle 328 totali) e nessuna di loro ha impostato chiari obiettivi volti a ridurre le emissioni della mobilità aerea. Ciò segnala che le aziende italiane non stanno intervenendo abbastanza rapidamente nè stanno dimostrando un impegno proattivo rispetto alla riduzione delle proprie emissioni.


In generale, tutte le aziende italiane analizzate nel rapporto – cioè le più grandi multinazionali del Paese – mancano di target per ridurre le emissioni dei viaggi aziendali: 13 di queste hanno ottenuto un punteggio pari a C, mentre le altre due – Iveco ed Enel – hanno ottenuto una D, il punteggio più basso, dettato principalmente dal fatto che non hanno reso note (o solo parzialmente) le proprie emissioni di viaggio, rendendo di fatto impossibile misurare il loro score climatico in materia di mobilità. Risulta dunque evidente il ritardo delle aziende italiane in confronto alle multinazionali di altri Paesi come Spagna, Paesi Bassi, Francia, Regno Unito e Germania, dove almeno un’azienda ha ottenuto punteggi come A o B. Aziende lungimiranti vs procrastinatrici. Dall’analisi emerge una discrepanza tra aziende dello stesso settore: aziende “lungimiranti”, che fissano chiari obiettivi climatici, e aziende “procrastinatrici” che, anno dopo anno, mancano di farlo. Dall’analisi di T&E tutte le aziende italiane appartengono alla seconda categoria, avendo ottenuto score C o D e non avendo fissato target di riduzione delle emissioni per la loro mobilità interna (o non riportando in maniera completa e trasparente le emissioni dei viaggi aziendali).

Grande successo per la terza edizione di Fly Future a Roma

Grande successo per la terza edizione di Fly Future a RomaRoma, 27 feb. (askanews) – Grande successo per “Fly Future 2024”, l’evento di orientamento per i futuri professionisti dell’aviazione e dello spazio. La terza edizione di questa manifestazione, che si è svolta presso l’Università Europea di Roma, ha infatti visto in due giornate la presenza di oltre 800 visitatori, soprattutto giovani, interessati a lavorare nel settore aerospaziale.


Significativa la partecipazione di studenti e docenti di ben 25 Istituti aeronautici e di costruzioni aeronautiche, provenienti praticamente da tutte le regioni italiane. Il programma dell’evento è stato articolato in 11 convegni e conferenze con gli interventi di 25 relatori tra piloti civili e militari, manager di scuole di volo e compagnie aeree, esperti e professionisti. Era anche disponibile un’ampia area espositiva con i desk di 23 aziende e associazioni aerospaziali. “Siamo molto soddisfatti per i risultati di questa terza edizione di Fly Future, che si è ormai affermato come l’unico evento di orientamento in Italia per i giovani interessati a trovare opportunità di lavoro nel mondo dell’aviazione e dello spazio – ha commentato Luciano Castro, ideatore e organizzatore della manifestazione – particolarmente significativa è stata la presenza di tanti istituti superiori di formazione aeronautica provenienti da tutta l’Italia, con centinaia di studenti che hanno affollato le varie conferenze e anche l’area espositiva. Ciò conferma la bontà del format di questo evento e apre ulteriori prospettive di crescita in vista della prossima edizione, già prevista per il febbraio del 2025”.


Il programma di “Fly Future 2024” ha visto la presenza di compagnie e società di trasporto aereo (ITA Airways, Aeroitalia, Neos, Wizz Air e Esperia Aviation), società di gestione del traffico aereo (Gruppo ENAV), scuole di volo (Urbe Aero Flight Academy, Aviomar Flight Academy e AELO – Aero Locarno) e centri specializzati nella medicina e nella psicologia aeronautica (Cavok Medical Center e ITAPA – Associazione Italiana Psicologia dell’Aviazione). Hanno anche partecipato aziende del settore spaziale (Thales Alenia Space, Avio, Telespazio, Argotec e Spacewear), istituti e reti di formazione aerospaziale (Mobilita ITS Academy Lombardia, ITS Academy Aerospazio Piemonte, RICMA e COA), enti governativi (Agenzia Spaziale Italiana e Aeronautica Militare) e numerose associazioni nel settore dell’aviazione e dell’astronautica. “Fly Future 2023” è stato promosso dall’associazione Ifimedia, in collaborazione con Mediarkè e Università Europea di Roma. L’evento ha ricevuto i patrocini da Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD), Aero Club d’Italia e AOPA Italia. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con il Gruppo ENAV e con i main sponsor ITA Airways, Avio e Urbe Aero Flight Academy.

Assotir, sentenza CdS su sensori angoli ciechi crea caos normativo

Assotir, sentenza CdS su sensori angoli ciechi crea caos normativoRoma, 26 feb. (askanews) – “La sentenza con cui il Consiglio di Stato reintroduce l’obbligo di istallare i sensori per gli angoli ciechi, all’interno del Comune di Milano, semina ulteriore incertezza tra gli operatori dei trasporti e, soprattutto, apre la strada a regolamentazioni a macchia di leopardo”. Claudio Donati, Segretario Generale di Assotir, commenta con queste parole la sentenza emessa questa mattina dal Consiglio di Stato che – sull’obbligo di istallare i sensori per gli angoli ciechi sui veicoli pesanti – accoglie il ricorso intentato dal Comune di Milano. “Come abbiamo già sottolineato nel corso dell’audizione di fronte alla Commissione Trasporti della Camera del 9 novembre scorso – prosegue Donati – il rischio adesso è che ogni Comune d’Italia possa adottare iniziative autonome e scoordinate. E questo darebbe vita a una sorta di autarchia amministrativa”.


Secondo il Segretario Generale di Assotir “Questa sentenza dimostra in modo ancor più evidente come sia necessario un intervento del governo per dare una disciplina omogenea, valida su tutto il territorio nazionale. In questo senso, ci attiveremo presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti affinché il vuoto legislativo determinato che rischia di generare un caos ingestibile venga colmato al più presto” conclude Donati. “Da un punto di vista pratico – aggiunge Pietro Castelli, Presidente di Assotir Lombardia – “poco cambia per Milano, perché riamane l’obbligo di istallazione dei sensori sui veicoli industriali entro il 31 dicembre prossimo, come stabilito dalla delibera comunale. Aggiungiamo che, nei tre mesi di sospensione della stessa delibera, fortunatamente, non si sono verificati incidenti di veicoli pesanti con il coinvolgimento di ciclisti. Certamente, si tratta di una casualità positiva, ma anche di un indizio su come affrontare il tema della sicurezza per tutti gli utenti delle strade delle grandi città”.


“Pensiamo che la nostra battaglia – prosegue Castelli – non solo non sia stata inutile, ma al contrario, sia stata fondamentale per porre all’attenzione delle istituzioni il tema della sicurezza di tutti gli utenti della strada. È stato sempre l’obiettivo del nostro ricorso: premesso che nessuno può usare la strada a scapito di altri, i sensori, ammesso che siano lo strumento più adeguato, devono essere gli stessi per tutto il paese. Per questo ribadiamo ancora una volta la necessità di un coinvolgimento effettivo di tutti gli attori della mobilità urbana, che è qualcosa di più complesso di una divisione tra buoni e cattivi” conclude Castelli.

Maersk blocca buy-back per attacchi nel Mar Rosso, -13% in Borsa

Maersk blocca buy-back per attacchi nel Mar Rosso, -13% in BorsaRoma, 8 feb. (askanews) – Il gigante del trasporto marittimo Moeller Maersk ha deciso di sospendere “con effetto immediato” tutti i pagamenti del suo programma di riacquisto di azioni (buy-back) a causa dell’incertezza che grava sul settore a per gli attacchi degli islamisti Houthi contro le navi nel Mar Rosso. L’annuncio è contenuto nel comunicato sui sugli ultimi risultati di bilancio e la società precisa che il riavvio di queste operazioni, che sono una forma di retribuzione degli azionisti, verrà valutato una volta che la situazione sarà rientrata.


A seguito degli annunci il titolo della multinazionale danese in Borsa perde un 13,72%, con un minimo di seduta a 10.965 corone. Il tutto dopo che il 2023 si è chiuso con una contrazione del 37,4% sul fatturato, a 51 miliardi di dollari a riflesso della normalizzazione del traffico merci dopo il rimbalzo del 2022. L’utile netto è calato a 3,9 miliardi di dollari, dai 29,3 miliardi di un anno prima.


Il quarto trimestre del 2023 si è chiuso con un fatturato poco meno che dimezzato a 7,2 miliardi di dollari e un utile lordo ridotto a 196 milioni, dai 6 miliardi di un anno prima (Ebitda). Il risultato netto è stato in perdita per 456 milioni, a fronte di un utile da quasi 5 miliardi nel quarto trimestre del 2024. Secondo l’amministratore delegato di Moeller Maresk, Vicent Clerc il 2023 è stato “un anno di transizione dopo uno straordinario rimbalzo del mercato”, determinato dalla progressiva rimozione delle restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid. “Siamo ben posizionati per gestire i venti contrari del 2024. Il contesto di mercato attuale resta robusto dal punto di vista dei volumi ma la crisi nel Mar Rosso ha causato costrizioni sulle capacità e un temporaneo aumento dei costi”, che in prospettiva potrebbe determinare pressioni sui prezzi “e avrà un impatto sui nostri risultati”, conclude.

Aerei, Sita: aumentano investimenti IT compagnie aeree e aeroporti

Aerei, Sita: aumentano investimenti IT compagnie aeree e aeroportiRoma, 7 feb. (askanews) – La spesa dedicata alle tecnologie da parte di aeroporti e compagnie aeree è aumentata di anno in anno fino al 2023, raggiungendo una cifra stimata di 10,8 miliardi di dollari per gli scali e 34,5 miliardi di dollari per i vettori, con oltre due terzi dei CIO di aeroporti e compagnie aeree che prevedono una crescita continua fino al 2024. Gli aeroporti hanno, inoltre, aumentato la spesa IT in percentuale al fatturato nel 2022 e nel 2023, anche a fronte di un aumento della domanda di viaggi, a dimostrazione del ruolo cruciale che la tecnologia svolgerà nell’esperienza di viaggio di prossima generazione. Questa, si legge in una nota, è la fotografia scattata dal 2023 Air Transport IT Insights di SITA, il rapporto che fa il punto sugli investimenti in soluzioni IT da parte di compagnie aeree e aeroporti.


Il viaggio dei passeggeri abilitato dalla biometria, l’utilizzo dei dati per sbloccare l’efficienza operativa e soluzioni ecologiche per ottimizzare il consumo energetico e le emissioni emergono tra le principali priorità di investimento tra i CIO del settore del trasporto aereo. Da un’esperienza fluida per i passeggeri a operazioni ottimizzate Le compagnie aeree e gli aeroporti hanno fatto passi da gigante nell’ottimizzazione dell’esperienza dei passeggeri, e nel 2023 oltre la metà di essi ha implementato tecnologie per migliorare l’efficienza durante il check-in, l’etichettatura del bagaglio e l’imbarco. La biometria si sta diffondendo per aiutare a ridurre la congestione, con il 70% delle compagnie aeree che prevede di disporre di una gestione biometrica dei documenti d’identità entro il 2026 e il 90% degli aeroporti che sta investendo in importanti programmi o in ricerca e sviluppo in questo settore.


I CIO stanno cercando di integrare soluzioni innovative dal punto di vista operativo ai progressi fatti nella gestione dei passeggeri. Per aumentare l’efficienza, proteggere le operazioni dalle interruzioni, dai disagi e snellire le procedure sia per i passeggeri che per il personale, i CIO stanno adottando soluzioni IT per la business intelligence, l’intelligenza artificiale e la condivisione dei dati. In particolare, la business intelligence è la più grande area di investimento tecnologico per le compagnie aeree nei prossimi tre anni, con il 73% di vettori che investirà in importanti programmi. Quasi due terzi degli aeroporti e delle compagnie aeree raccolgono e integrano dati e, con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa (AI), ora si rivolgono all’intelligenza artificiale e al machine learning per sfruttare questi dati al fine di risoluzioni più rapide. Poiché la maggior parte delle persone cita “l’uso dei dati per migliorare l’efficienza operativa” come una sfida aziendale, è comprensibile che il 97% delle compagnie aeree e l’82% degli aeroporti investirà nell’intelligenza artificiale entro il 2026.


David Lavorel, CEO di SITA, ha dichiarato: “Mentre ci avviciniamo a una piena ripresa della domanda per i viaggi aerei, con i voli domestici che superano addirittura i livelli pre-pandemia in alcune aree, le compagnie aeree e gli aeroporti hanno tratto una lezione dalla congestione e dai disservizi osservati negli ultimi due anni. Gli strumenti avanzati di condivisione e analisi dei dati consentiranno di unire gli stakeholder e di identificare opportunità per essere più efficienti e snellire le operazioni. Soluzioni come il total airport management (TAM) e la business intelligence per la gestione dei passeggeri forniscono sia agli aeroporti che alle compagnie aeree una visione in tempo reale sulla gestione delle risorse e del flusso di passeggeri, consentendo risposte agili e collaborative a qualsiasi interruzione di servizio”. Tecnologia smart per migliorare la sostenibilità Anche la sostenibilità è una delle priorità in agenda, con le tappe fondamentali del settore per la riduzione delle emissioni di carbonio e le normative sulle emissioni in vista. I CIO stanno puntando a soluzioni tecnologiche in grado di ridurre concretamente le emissioni.


Entro il 2026, oltre il 90% delle compagnie aeree prevede di dotarsi di tecnologie per aumentare l’efficienza delle operazioni di volo e il turnaround degli aeromobili. Più della metà ha implementato soluzioni IT per ottimizzare sia il rullaggio degli aerei sia le fasi di decollo/atterraggio e di crociera dei voli, e quasi tutti prevedono di implementarlo entro il 2026. Per quanto riguarda gli aeroporti, i sistemi di gestione degli edifici e dell’energia rappresentano una priorità chiave per offrire una visione unificata delle emissioni e delle relative opportunità per ridurle. Si prevede che gli investimenti nei sistemi di gestione dell’energia

Bit 2024, Sarnataro (Neos): puntiamo su New York anche da Palermo

Bit 2024, Sarnataro (Neos): puntiamo su New York anche da PalermoMilano, 6 feb. (askanews) – “New York per Neos la sfida più importante. Sempre più volte abbiamo detto che New York nasce perché Milano-New York è la rotta per chi è basato a Milano. Quest’estate noi incrementiamo le frequenze su New York per consolidare quello slot premium che abbiamo preso in pandemia aggiungendo un’operazione estiva, su cui vorrei lavorare per cercare di allungare la stagione, che è il New York-Palermo. Quindi offrire a quel segmento di cittadini italiani che vivono a New York e c’è tantissima comunità siciliana per provare a penetrare un po’ di più su quello che è quel segmento sul mercato statunitense, anche perché i numeri del 2023 ci dicono che il nostro New York è 65% mercato Stati Uniti, 35% mercato Italia. Quindi continuiamo a lavorare sul mercato Italia, ma proviamo a consolidare quel lavoro commerciale che stiamo facendo a New York”. Lo ha detto ad askanews Aldo Sarnataro, direttore commerciale di Nets, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour, presente alla Bit in Fiera Milano.

Bit 2024, Sarnataro (Neos): crescere aprendosi a nuovi segmenti

Bit 2024, Sarnataro (Neos): crescere aprendosi a nuovi segmentiMilano, 6 feb. (askanews) – “Il 2024 è l’anno in cui portiamo avanti questo lavoro che è iniziato in pandemia, cercando l’opportunità, spinta ovviamente dalla diversificazione, perché come siamo detti più volte, la crisi ti insegna che è importante diversificare. Qual è l’idea di fondo? È quella di far crescere il nostro modello che nasce dal leisure, aggiungendo la possibilità di incrementare capacità, incrementare il prodotto, ma soprattutto incrementare anche i segmenti a cui si rivolge Neos. Con quale obiettivo finale? Quello in qualche modo di creare sempre più solido quello che è il MICE business, facendo sempre più esperienza servendo tipologie di clienti e andando su destinazioni diverse. Quando parlo di destinazioni diverse, faccio un esempio per tutti. Quando andiamo in Asia e quindi ci rivolgiamo al mercato Cina, al mercato India, li ci confrontiamo con una cultura che è completamente diversa. Quindi essere capace in qualche modo di riuscire a fare contento un segmento che è completamente diverso, nella mia testa l’idea è che la capacità di riuscire ad essere così capaci di adattarsi a un mercato completamente diverso, questa possa essere una forte esperienza che quando poi lo vai a replicare sul tuo modello di business addizionale in qualche modo fai la differenza”. Lo ha detto ad askanews Aldo Sarnataro, direttore commerciale di Nets, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour, presente alla Bit in Fiera Milano.

Piloti elicottero, accordo su adeguamento salariale

Piloti elicottero, accordo su adeguamento salarialeRoma, 31 gen. (askanews) – “Dopo una lunga trattativa e 4 azioni di protesta nazionali portate avanti con l’innovativo strumento dello sciopero virtuale, siamo giunti oggi ad un accordo per un primo riconoscimento salariale per i piloti di elicottero, che hanno ancora ad oggi, un contratto scaduto oltre 20 anni fa”. Secondo quanto riporta un comunicato, lo hanno affermato il segretario nazionale della Uiltrasporti, Ivan Viglietti, il coordinatore piloti Tonino Muscolo ed il responsabile del Settore Elicotteri Alessandro Montanari, in merito all’accordo firmato oggi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con le associazioni di categoria per l’adeguamento nel settore elicotteristico dei salari, espressi nel Ccnl ancora in lire.

“Questo accordo rappresenta il preambolo per l’avvio della trattativa per il rinnovo del Ccnl di settore, che tenga conto delle variazioni della normativa degli ultimi 20 anni, con un notevole aumento professionale richiesto oltre ai diversi impieghi prima non previsti dalla professione, di cui la categoria dei piloti di elicottero si è fatta via via carico. L’adeguamento ottenuto è dunque solo un anticipo sul rinnovo previsto nei prossimi 6 mesi, che andrà a completare la rivalutazione salariale, che la categoria merita per la dignità professionale dimostrata sul campo, dopo un lunghissimo periodo in cui è stata ignorata, approfittando del suo sempre altissimo senso di responsabilità”. “Il forte impegno di tutti i delegati e rappresentanti della Uiltrasporti nel settore – concludono Viglietti, Muscolo e Montanari – ha finalmente portato ad un primo importante passo avanti, propedeutico ad un completo rinnovo, normativo ed economico, del CCNL dei Piloti di Elicotteri; un traguardo storico, atteso da 20 anni e che non deve più tardare ad arrivare”.

Iata: traffico aereo merci sale del 10,8% a dicembre

Iata: traffico aereo merci sale del 10,8% a dicembreRoma, 31 gen. (askanews) – L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (Iata) ha pubblicato i dati relativi ai mercati globali del trasporto aereo di merci, che mostrano una ripresa della domanda di trasporto aereo di merci nel 2023, con una performance particolarmente forte nel quarto trimestre, nonostante le incertezze economiche. La domanda per l’intero anno ha raggiunto un livello appena inferiore a quello del 2022 e del 2019.

Dicembre 2023, riferisce la Iata, ha registrato una performance eccezionalmente forte: la domanda globale ha superato del 10,8% i livelli del 2022 (+11,5% per le operazioni internazionali). Si è trattato della più forte crescita annuale degli ultimi due anni. La capacità globale ha superato del 13,6% i livelli del 2022 (+14,1% per le operazioni internazionali). La domanda globale per l’intero anno 2023, misurata in tonnellate-chilometro cargo (CTK), è diminuita dell’1,9% rispetto al 2022 (-2,2% per le operazioni internazionali). Rispetto al 2019, è diminuita del 3,6% (-3,8 per le operazioni internazionali). La capacità nel 2023, misurata in tonnellate-chilometro di carico disponibili (ACTK), è stata superiore dell’11,3% rispetto al 2022 (+9,6% per le operazioni internazionali). Rispetto ai livelli del 2019 (pre-COVID), la capacità è aumentata del 2,5% (0,0% per le operazioni internazionali).

Il commercio transfrontaliero globale, fa notare la Iata, ha registrato una crescita per il terzo mese consecutivo in ottobre, invertendo la precedente tendenza al ribasso. L’inflazione di dicembre negli Stati Uniti e nell’UE, misurata dai corrispondenti indici dei prezzi al consumo (CPI), è rimasta al di sotto del 3,5% su base annua.L’IPC cinese, tuttavia, ha segnalato una deflazione per il terzo mese consecutivo, sollevando timori di un rallentamento economico. Sia l’indice della produzione manifatturiera che quello dei nuovi ordini di esportazione dei responsabili degli acquisti (PMI) – due indicatori principali della domanda globale di trasporto aereo di merci – hanno continuato a oscillare al di sotto della soglia di 50 a dicembre, consueti indicatori di contrazione.

“Nonostante le sfide politiche ed economiche, nel 2023 i mercati del trasporto aereo di merci hanno recuperato il terreno perso nel 2022 dopo lo straordinario picco COVID del 2021. Sebbene la domanda per l’intero anno sia stata inferiore ai livelli pre-COVID del 3,6%, il significativo rafforzamento nell’ultimo trimestre è un segno che i mercati si stanno stabilizzando verso modelli di domanda più normali.Ciò pone l’industria su un terreno molto solido per il successo nel 2024.Ma con la continua, e in alcuni casi crescente, instabilità della geopolitica e delle forze economiche, poco dovrebbe essere dato per scontato nei mesi a venire”, ha dichiarato Willie Walsh, Direttore Generale della Iata.