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Putin accusa Polonia, Paese Nato, di avere ambizioni territoriali

| Redazione StudioNews |

Putin accusa Polonia, Paese Nato, di avere ambizioni territorialiMilano, 21 lug. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che un’aggressione contro la Bielorussia – dove si trovano attualmente le truppe dei mercenari Wagner vicino al confine con la Polonia – equivarrebbe a un’aggressione contro la Russia e che Mosca risponderebbe “con tutti i mezzi” possibili. Il leader del Cremlino lo ha detto durante un intervento in video, in una riunione del suo Consiglio di sicurezza trasmessa in televisione e diffusa sui canali del Cremlino stesso. Intervento particolarmente articolato, rispetto ai saluti introduttivi che vengono in genere diffusi in questi casi. A poche ore dalle minacciose dichiarazioni ed “esercitazioni” sul Mar Nero della flotta russa. E mentre infuria la guerra in Ucraina, con significativi bombardamenti sul porto di Odessa.

Il tutto mentre in Italia, sul quotidiano la Repubblica è comparso un’intervento del nuovo ambasciatore russo Aleksey Paramonov dove si dice che “purtroppo, ogni giorno che passa, e soprattutto dopo il vertice Nato di Vilnius, diventa sempre più evidente che l’Occidente persevera nella sua sconsiderata e ostinata intenzione di sconfiggere o indebolire ad ogni costo la Russia, di espellerla dal novero delle grandi potenze, di compromettere la sua leadership nel movimento per la costruzione di un nuovo ordine mondiale multipolare, più democratico e giusto. L’intransigenza e la rigidità del posizionamento geopolitico e geoeconomico dettano l’agenda a tutti i livelli decisionali sia in Russia che in Italia”. Secondo Putin le forniture di armi occidentali non stanno aiutando Kiev ad avanzare nella sua controffensiva lanciata all’inizio di giugno. “Oggi è chiaro che gli sponsor occidentali del regime di Kiev sono chiaramente delusi dai risultati della cosiddetta controffensiva che le autorità ucraine hanno proclamato a gran voce negli ultimi mesi”, ha detto Putin il suo Consiglio di sicurezza. “Nessun risultato, almeno per ora. Le colossali risorse che sono state pompate sul regime di Kiev non stanno aiutando, e nemmeno le consegne di armi, carri armati, artiglieria e missili occidentali”, ha aggiunto. “Il mondo intero vede che il tanto decantato, apparentemente invulnerabile equipaggiamento occidentale sta bruciando, e tatticamente e tecnicamente persino inferiore ad alcune armi di produzione sovietica”, ha detto il presidente russo.

Lanciata all’inizio di giugno, la controffensiva dell’esercito ucraino si è scontrata con le truppe russe trincerate dietro solide linee difensive. Secondo Kiev, sta procedendo a un ritmo più lento del previsto, essendo stati occupati circa 200 chilometri quadrati. Putin si è anche lanciato in una violenta filippica contro le autorità polacche, visto che Varsavia (paese Nato) ha recentemente aumentato la presenza militare ai suoi confini con la Bielorussia in seguito all’arrivo in questo Paese di combattenti del gruppo di mercenari Wagner. “Scatenare l’aggressione contro la Bielorussia equivarrà ad un’aggressione contro la Federazione Russa. Risponderemo con tutti i mezzi a nostra disposizione”, ha avvertito il presidente russo. Ha anche accusato Varsavia di avere “piani revanscisti” e di voler recuperare territori nell’Ucraina occidentale, affermazione ricorrente delle autorità russe.

“I territori occidentali dell’attuale Polonia sono un dono di Stalin ai polacchi”, ha anche detto Putin. “I nostri amici a Varsavia se ne sono dimenticati? Glielo ricorderemo” ha aggiunto Putin in tono chiaramente minaccioso.