Puglia, aperto dopo 53 anni un nuovo palasport a Fasano
Puglia, aperto dopo 53 anni un nuovo palasport a FasanoRoma, 28 lug. (askanews) – “Dopo 53 anni Fasano si è guadagnata sul campo il suo palazzetto dello sport. È stato possibile grazie all’iniziativa congiunta di Coni, Regione Puglia e Comune di Fasano, sulla base di un bando “sport e periferie”, e in considerazione della presenza di una squadra vincitrice di ben 4 scudetti a cui serviva una casa dove poter proseguire la sua attività. La Regione Puglia ha collaborato in maniera importante con un milione di euro; due milioni li ha investiti il CONI e 2,5 il Comune di Fasano. Un’impresa cominciata non molto tempo fa e realizzata in tempi estremamente ristretti. A Fasano, in mezzo agli ulivi, non ci sarà solo il nuovo ospedale, ma anche il nuovo palazzetto. In una terra che in passato ho frequentato per il contrasto alle mafie e ai traffici illeciti, è una soddisfazione oggi poter assistere ai gol della pallamano o alle schiacciate del volley e ai tiri liberi del basket”. Così ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, partecipando questa mattina all’inaugurazione del Palasport comunale di Vigna Marina, esteso su una superficie di 2350 metri quadri e dotato di 2200 posti a sedere.
A margine della cerimonia, a cui hanno partecipato tra gli altri anche il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò, il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e il direttore generale di Asset Elio Sannicandro, il presidente Emiliano ha risposto anche a domande dei giornalisti sui Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026: “Questa edizione dei Giochi se l’è inventata Taranto, con l’aiuto della Regione Puglia e di Asset. Il CONI ha condiviso da subito questa iniziativa, e siamo felicissimi che il Governo italiano voglia imprimere una ulteriore spinta. Ne ho parlato ieri con il vice premier Antonio Tajani , spiegando che si tratta di un’iniziativa utilissima per la coesione sociale di Taranto e per il rilancio della città. Ma utilissima anche all’Italia per consentire un dialogo con tutti i paesi del Mediterraneo. Un’azione di politica estera attraverso lo sport, in questo momento così difficile di guerra, è molto importante”.