Ambiente, UniVerde: Puglia apripista dell’indipendenza energetica
Ambiente, UniVerde: Puglia apripista dell’indipendenza energeticaRoma, 28 lug. (askanews) – Sostenibilità significa creare valore condiviso. L’ascolto dei territori, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, la tutela dei delicati habitat e della biodiversità che li popola vanno nella direzione di una giusta transizione energetica che punta al rispetto delle comunità locali e degli ecosistemi terrestri e marini creando nuova occupazione green. Di questi temi si è parlato al convegno “Agricoltura e rinnovabili insieme per la transizione ecologica della Puglia. Le best practice amiche del paesaggio e del mare”, promosso da Fondazione UniVerde, Società Geografica Italiana, Coldiretti Puglia con la main partnership di Renexia, che si è svolto oggi a Taranto presso il Jonian Dolphin Conservation con media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, Sos Terra Onlus.
Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde e componente consiglio direttivo della Società Geografica Italiana, ha spiegato: “La sicurezza alimentare e quella energetica devono andare di pari passo. La siccità, le alluvioni e più in generale gli effetti del cambiamento climatico in corso stanno aumentando le vulnerabilità sia del settore agricolo che di quello energetico. Tecnologie come l’eolico offshore e il solare fotovoltaico, in sinergia con il mondo agricolo, possono soddisfare le necessità di resilienza e sostenibilità. Da una parte, l’agrivoltaico, ben integrato e rispettoso delle attività agricole, può essere di supporto all’agricoltura aiutandola nella transizione ecologica e digitale. Dall’altro, l’eolico offshore concilia l’esigenza di costruire impianti a mare, lontano dalle coste e senza consumo di suolo, per la produzione di rinnovabili nel rispetto delle rotte dei migratori e dei mammiferi marini. È importante l’impegno delle Istituzioni, del terzo settore e delle imprese virtuose per una giusta transizione energetica che non può prescindere dalla difesa della biodiversità naturale ma anche delle biodiversità culturali e agroalimentari”. La transizione ecologico-digitale – si sottolinea – è una priorità assoluta per affrontare la crisi climatica, superare i combustibili fossili, promuovere una crescita compatibile con l’ambiente e favorire la democrazia energetica sui territori. Obiettivi che devono essere perseguiti con una visione sistemica sfruttando appieno le potenzialità delle rinnovabili e sostenendo la diffusione attenta e sostenibile dell’eolico offshore – che offre l’opportunità di creare zone protette in prossimità degli impianti a mare, per il ripopolamento e il recupero degli habitat – e dell’agrivoltaico per imprese agricole che sappiano guardare avanti favorendo una sana transizione energetica ed ecologica nel rispetto delle tradizioni e del paesaggio.