Vino, Argea: a Poderi dal Nespoli un progetto con Riccardo Cotarella
Vino, Argea: a Poderi dal Nespoli un progetto con Riccardo CotarellaMilano, 28 lug. (askanews) – Il celebre enologo Riccardo Cotarella collaborerà con Poderi dal Nespoli per “delle nuove interpretazioni stilistiche di tre vini rossi già presenti in gamma e due nuovi bianchi, che saranno sul mercato nella Primavera 2025. Lo ha annunciato il colosso vitivinicolo Argea, di cui la Tenuta forlivese fa parte, spiegando che “la sfida qualitativa è quella di reinterpretare la tradizione vitivinicola romagnola con una serie di vini in grado di portare nel mondo l’autentica identità dei vitigni di territorio così come la grande vocazione qualitativa della valle del Bidente”. Da un lato Cotarella sarà chiamato a lavorare sui vitigni bandiera della Romagna, Sangiovese e Albana, e dall’altro “si aprirà un cantiere sperimentale su alcune varietà internazionali”.
In una nota il Gruppo Argea spiega che “dopo l’acquisizione di Cantine Zaccagnini a fine 2022 e il raggiungimento di significativi obiettivi di sostenibilità nei primi mesi dell’anno, viene avviata un’operazione di lungo respiro dove si esalta il modello di business ‘a rete’ dando avvio a interventi di valorizzazione delle tenute di maggior prestigio. “Sostenere la crescita delle aziende dotandole di risorse per cogliere opportunità è quello che avevamo promesso e che stiamo portando avanti con la collaborazione di una squadra coesa che in questi mesi sta operando su diversi fronti” ha dichiarato l’Ad di Argea, Massimo Romani, sottolineando che “ci aspettiamo molto da questa collaborazione che è un passo importante con il quale prosegue il percorso di creazione di valore per le nostre aziende e sui territori che presidiamo”. “La collaborazione con Argea permetterà all’intero team della Cotarella-Chiasso, in perfetta simbiosi professionale con gli enologi aziendali, di lavorare su un progetto di assoluta eccellenza qualitativa” ha spiegato Riccardo Cotarella, evidenziando che “l’obiettivo che ci poniamo è di contribuire alla sua corretta valorizzazione e promozione a livello nazionale e internazionale tramite la reinterpretazione di alcuni vini già in produzione. Si tratta – ha concluso – di una sfida che ci porterà anche a sperimentare delle varietà internazionali in terra di Romagna che, sotto il profilo enologico conosco da oltre vent’anni per un connubio di fatto naturale tra questa meravigliosa parte d’Italia e il resto del mondo”.