Amato: sulla crisi del clima serve una voce politica concorde
Amato: sulla crisi del clima serve una voce politica concordeMilano, 31 lug. (askanews) – “Davanti al terrorismo del clima serve una voce politica concorde, così come solo nella concordia riuscimmo a sconfiggere il terrorismo politico cinquant’anni fa”. Lo ha detto a La Repubblica Giuliano Amato, presidente emerito della Corte costituzionale ed ex presidente del Consiglio, che vede nella crisi climatica la sfida più importante e ritiene che il vero tema del futuro sia “come fare in modo che la politica si adoperi a convincere le persone che è meglio rinunciare a qualche produzione agricola piuttosto che perdere completamente la terra”. Amato è anche convinto che in Italia “non c’è più tempo per una transizione ecologica graduale”.
“Più del negazionismo – ha aggiunto Amato – mi preoccupa la rimozione dovuta a opportunismo politico. La transizione ecologica comporta un cambiamento radicale nelle abitudini, nelle case che abitiamo, nelle automobili con cui ci muoviamo, nelle pratiche agricole, nei metodi di allevamento e pesca. Questo suscita la protesta immediata di chi vede lesi i propri interessi. E la destra tende a farsene istintivamente paladina. Basta seguire con attenzione i telegiornali d’area, con le costanti proteste contro le misure europee della Coldiretti e dei pescatori a strascico. Ma per evitare di perdere del tutto la tua terra, non ti conviene cambiare qualcosa di quello che oggi ci fai? O la politica è in grado non di echeggiare, ma di convincere chi resiste, oppure ci avviamo verso un autentico disastro”.