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Consiglio nazionale Geologi: urge revisione normativa per geotermia

Consiglio nazionale Geologi: urge revisione normativa per geotermiaMilano, 1 ago. (askanews) – Il Consiglio nazionale dei geologi, ha riunito tutti i componenti della Piattaforma nazionale geotermia per esaminare, nel dettaglio, gli aspetti legislativi e i conseguenti effetti del DL del 30 settembre 2022, il cd. “DL Geoscambio”. Hanno partecipato all’incontro diversi enti e associazioni, come GSE, RSE, ENEA, CNR, ISPRA, ITACA, INGV, AICARR, ANIGhp, ANIM, ANIPA, ANISIG, Ass.ne Acque Sotterranee, IAH Italia, AIRU, F. IN.CO., UGI, Co.Svi.G, ARSE, CNI e CNPI, EFG, coinvolti in modo diretto sulla tematica della geotermia, che insieme ai diversi stakeholders di riferimento del Consiglio Nazionale dei Geologi e ai rappresentanti del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, continuano ad apportare un contributo sempre puntuale e critico sulla questione.

Nello specifico, sono stati esaminati gli aspetti legislativi incompleti, da risolvere in tempi brevi, che riguardano la possibilità di inserire, all’interno delle rinnovabili, anche il cosiddetto “circuito aperto” che consentirebbe di sfruttare il calore interno della terra per la produzione di energia. A rappresentare il Consiglio nazionale dei geologi, durante la riunione tecnica è stato Emanuele Emani, delegato del Consiglio al coordinamento del tavolo dei lavori, il quale è intervenuto, evidenziando l’importanza della sinergia degli attori coinvolti per lavorare affinché risultati concreti e tangibili possano essere raggiunti. “La collaborazione del ministero con il Consiglio nazionale dei geologi, incaricato di questa funzione, permetterà un miglior confronto e un lavoro sicuramente più proficuo per rafforzare il potenziale di questa importante fonte rinnovabile, caratterizzata da un elevata sostenibilità ambientale” ha detto Emani, aggiungendo che “la visione di lungo raggio del Consiglio, sulla funzionalità della geotermia, punta anche al risparmio e all’efficienza in termini energetici”.

Nel corso dell’incontro, c’è stato modo, altresì, di discutere di progetti europei, di PNIEC (per cui si è manifestata la piena disponibilità del Consiglio alla partecipazione ai tavoli di lavoro), nonché della volontà di prendere parte alle attività di promozione strategica per il rilancio della geotermia in Italia, per verificare quanto effettivamente questa risorsa sia valorizzata e considerata e in che modo possa, soprattutto, essere incentivata nello scenario attuale. Durante la conclusione dei lavori, si è fatto riferimento anche al risolutivo incontro di alcuni rappresentanti del Consiglio nazionale dei geologi presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica risalente a gennaio 2023, dove, per l’occasione era stato presentato al ministro Picchetto Frattin il quadro complessivo della geotermia in Italia, con particolare riferimento alle risorse, allo stato attuale e alle prospettive di sviluppo per il settore del geotermoelettrico, del teleriscaldamento e delle pompe di calore, e a cui ha fatto seguito l’invio del “Piano Nazionale d’Azione per la Geotermia”. Quest’ultimo, ritenuto di significativa autorevolezza per la raccolta sintetica ma, al contempo, esaustiva di una serie di attività (di breve e lungo termine) che si ritengono necessarie per il rilancio del settore, tra cui anche lo sviluppo delle Comunità Energetiche in ambito termico, determinanti per l’auspicata Transizione Energetica messa in atto dal Governo.