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Al Centro Studi Americani focus sui biocarburanti

Al Centro Studi Americani focus sui biocarburantiRoma, 18 apr. (askanews) – Si è tenuto presso il Centro Studi Americani un importante incontro incentrato sulla transizione energetica, con un’attenzione particolare ai biocarburanti e al loro ruolo fondamentale nel percorso verso un futuro energetico più sostenibile.


“I grandi paesi del mondo guardano ai biocarburanti con interesse”, ha affermato Giovanni Perrella del MASE. “È positivo vedere l’Italia tra i paesi della Global Biofuel Alliance con il potenziale di diventare protagonista nello sviluppo di questi combustibili. L’azione del governo italiano continua in questa direzione, consapevole che è importante utilizzare tutte le tecnologie disponibili per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero.” “Ita Airways ha fatto grandi sforzi per non essere la continuazione di un passato legato al petrolio”, ha dichiarato Francesco Presicce della compagnia aerea. “Guardiamo al futuro con grande spirito innovativo e la transizione energetica è un pilastro fondamentale per noi. I biocarburanti sono al centro della nostra attenzione, anche se purtroppo il PNRR non ci ha supportato in questa direzione.”


“ADR ha promosso un patto per la decarbonizzazione”, ha affermato Giampiero Goretti di Aeroporti di Roma. “Si sono riuniti diversi tavoli di lavoro con l’obiettivo di individuare misure di policy da proporre per garantire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.” È emersa la necessità di investire nella tecnologia e di un approccio più sistematico e organizzato da parte delle istituzioni europee e nazionali nel legiferare in modo più lineare per favorire la transizione energetica. “I biocarburanti offrono una risposta immediata al mercato”, ha spiegato Alessandro Sabbini di EniLive. “Possono essere una soluzione complementare alla mobilità elettrica, che ha bisogno di tempo per svilupparsi. C’è margine di miglioramento nella legislazione europea per favorire i biocarburanti.”


“Stiamo investendo molto nei biocarburanti”, ha affermato Dino Menichetti di FERCAM. “Abbiamo una stazione di rifornimento a Bolzano e Verona. L’abbiamo testata per un anno e mezzo per valutare l’efficienza dei veicoli e possiamo utilizzarla tranquillamente come alternativa ai combustibili fossili.” “È necessario fare capacity building e sviluppare progetti per aiutare gli agricoltori ad aumentare la loro produzione di biocarburanti”, ha sostenuto Tiziana Pirelli della Global Bioenergy Partnership. “Quando si parla di biocarburanti, c’è spesso la convinzione che non siano sostenibili. È importante guidare i consumatori attraverso campagne informative per aumentare la conoscenza degli aspetti tecnici. I biocarburanti, insieme ad altre soluzioni, possono fare la differenza nella transizione energetica.”

Energia, al Centro Studi Americani incontro sui biocarburanti

Energia, al Centro Studi Americani incontro sui biocarburantiRoma, 17 apr. (askanews) – Al Centro Studi Americani incontro sulla transizione energetica con particolare attenzione ai biocarburanti. Durante il convengo è emerso come il ruolo dei biocarburanti possa essere quello di una soluzione concreta e immediata per accompagnare il lungo percorso della transizione energetica.


Il settore dei biocarburanti è in forte crescita, anche se è necessario investire di più e con un approccio regolatorio più chiaro. “I grandi paesi del mondo guardano ai biocarburanti con interesse – ha affermato Giovanni Perrella del MASE, fra i relatori del convegno , -è positivo vedere l’Italia fra i paesi protagonisti nello sviluppo della tecnologia”.

World Earth Day, progetto Cai promuove prima missione glaciologica su K2

World Earth Day, progetto Cai promuove prima missione glaciologica su K2Roma, 17 apr. (askanews) – Un team italo pakistano studierà per la prima volta neve e ghiaccio del Karakorum per comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sulla regione e preparare una futura missione Ice Memory sul ghiacciaio Godwin-Austen, ai piedi del K2: questa una delle ambiziose iniziative che fanno parte del progetto K2-70 di Club Alpino Italiano dedicato alla celebrazione del 70° anniversario della prima salita del 1954. Ice Memory è un progetto di ricerca internazionale riconosciuto dall’UNESCO con un duplice obiettivo: raccogliere e conservare campioni di ghiaccio prelevati dai ghiacciai di tutto il mondo che potrebbero scomparire o ridursi moltissimo a causa del riscaldamento globale. L’Italia è tra i capofila del progetto, sotto la guida del dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISP-CNR) e l’Università Ca’ Foscari Venezia, assieme alla Fondation Université Grenoble Alpes (FR).


Per la prima volta delle alpiniste italiane e pakistane – Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar, Samana Rahim assieme alla dott.ssa Lorenza Pratali, alpinista e ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia del Cnr esperta in medicina di montagna – partiranno insieme per una spedizione destinata a lasciare un’impronta importante nella storia dell’alpinismo italiano, non solo per l’impresa sportiva ma soprattutto per l’esperienza umana, il valore e il lascito che rappresentano il cuore di questo progetto. E in occasione di questo giubileo di platino il progetto del Cai desidera lasciare un’eredità importante perché celebrare la conquista del K2 significa anche ricordarne il valore scientifico: nel 1954 Ardito Desio guidò, oltre agli alpinisti, un gruppo di ricerca sulla geografia, geologia e topografia dell’area. Oggi, a 70 anni di distanza e in occasione della Giornata Mondiale della Terra – la più grande manifestazione ambientale del pianeta, in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia – la spedizione K2-70 ribadisce l’importanza dell’esplorazione scientifica e supporta un team composto da scienziati italiani e pakistani che lavoreranno sul ghiacciaio Godwin-Austen. L’intento è studiare per la prima volta la neve e il ghiaccio di quella regione così cruciale per gli equilibri del subcontinente indiano. La missione, che partirà dall’Italia a metà giugno e durerà circa 40 giorni, con 10 giorni di attività di ricerca in campo, è organizzata dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche e dall’Università Ca’ Foscari Venezia, entrambi enti co-fondatori della Ice Memory Foundation, assieme a EvK2CNR, con il supporto della Environmental Protection Agency del Gilgit-Baltistan, Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia, con il contributo del CAI e del Ministero dell’Università e della Ricerca.


L’obiettivo principale della spedizione scientifica è quello di valutare la fattibilità di una perforazione profonda nel Karakorum pakistano. In quest’area solo il ghiacciaio di Guliya, ubicato nel Tibet settentrionale, è stato perforato in passato. Il team estrarrà alcune carote di ghiaccio superficiali arrivando fino a 12-15 metri di profondità nella porzione più elevata del ghiaccio Godwin-Austen, ad una quota compresa tra i 5500 e 6000 metri. Inoltre, sarà misurata la temperatura nel ghiacciaio, saranno raccolti campioni di neve per verificare la presenza di contaminanti e saranno svolte delle indagini geofisiche per comprendere la conformazione del terreno e del ghiacciaio. Grazie al progetto internazionale Ice Memory, questo eccezionale campione di ghiaccio contenente informazioni sul clima e sull’ambiente himalayano del passato potrebbe essere conservato in Antartide in una ‘biblioteca’ dei ghiacci pensata per le future generazioni di scienziati, che non avranno più a disposizione i ghiacciai così come li vediamo oggi, a causa del cambiamento climatico. “Quest’anno festeggiamo il 70esimo anniversario della spedizione sul K2 affiancando, come avvenne nel 1954, la ricerca scientifica alla salita delle otto alpiniste”, afferma Antonio Montani, Presidente Generale del Club Alpino Italiano, organizzatore del progetto K2-70. “La riduzione dei ghiacciai è una tematica sempre più stringente e il Cai è in prima fila, accanto alla scienza, per accrescere la consapevolezza sulla gravità della crisi climatica e per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di porre l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità al centro delle proprie politiche”.


“La situazione dei ghiacciai del Karakorum è certamente molto differente da quella apparsa agli occhi di Ardito Desio e dei suoi ragazzi, in quel lontano 1954. Ed è per questo che, oggi forse più di allora, è fondamentale proseguire lo studio di questi straordinari ambienti, vere e proprie sentinelle degli attuali cambiamenti globali” continua Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia e vicepresidente della Ice Memory Foundation. Il progetto della spedizione è organizzato da Cai con EvK2CNR, associazione che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica in alta e altissima quota, che organizza anche la missione: “Ardito Desio trentacinque anni fa fondò EvK2Cnr, che da allora si è impegnata per realizzare le sue idee scientifiche in Karakorum e Himalaya con benefici anche per lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali. Insieme all’Agenzia delle Nazioni Unite UNDP, grazie al supporto dell’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, nei prossimi mesi EvK2Cnr pubblicherà l’inventario degli oltre 13200 ghiacciai del Pakistan, la più importante risorsa d’acqua dolce del continente asiatico. Questo è il presente. L’incontro con Ice Memory è una formidabile opportunità per comprendere il clima del passato e per guardare al futuro di queste regioni” dichiara Agostino Da Polenza, presidente di EvK2Cnr e capo spedizione: il 15 giugno partirà con le atlete per il Pakistan per la grande scalata, con arrivo al campo base il 29 giugno dove cominceranno le attività alpinistiche e l’acclimatamento, per poi tentare la vetta nella seconda metà di luglio.


Il gruppo sarà guidato da Jacopo Gabrieli, ricercatore del Cnr, e dalla guida alpina Paolo Conz, assieme a due tecnici della Gilgit-Baltistan-Environmental Protection Agency, che da anni collaborano sul ghiacciaio del Pakistan con il supporto di EvK2Cnr, e Maurizio Gallo, ingegnere e guida alpina di EvK2Cnr. Opererà per una decina di giorni a monte del campo base avanzato del K2, in un campo remoto allestito appositamente per gli scienziati a una quota di circa 5.600 metri. La ricerca si svolgerà in un’area di circa 20 chilometri tra i 5.500 e i 6.000 metri di quota.

”Bioplastiche compostabili’: una risorsa per l’agricoltura, un vantaggio per l’ambiente.

”Bioplastiche compostabili’: una risorsa per l’agricoltura, un vantaggio per l’ambiente.Roma, 17 apr. (askanews) – Le bioplastiche compostabili sono perfettamente compatibili con il trattamento della frazione organica e non rappresentano un ostacolo all’attività di impianti di compostaggio e digestori anaerobici. Anzi, sono a tutti gli effetti un aiuto tangibile per l’aumento di qualità e quantità del compost prodotto. Tuttavia, c’è ancora da superare disinformazione e impreparazione sul perché è importante effettuare una corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici e sul perché insieme a loro vanno conferiti anche gli imballaggi in bioplastica compostabile come sacchetti, stoviglie e cialde certificati.


Di questi aspetti si parlerà al convegno “Bioplastiche compostabili: una risorsa per l’agricoltura, un vantaggio per l’ambiente” – promosso da Fondazione UniVerde in collaborazione con Re.N.Is.A. – Rete Nazionale Istituti Agrari e con la main partnership di Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile – che si terrà a Roma, martedì 23 aprile, ore 10.30, alla Sala dei Consigli Superiori – Parlamentino Cavour presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Via XX Settembre, 20) e in diretta streaming su Radio Radicale. Obiettivo dell’evento, dedicato a studentesse e studenti di diversi Istituti d’Istruzione Superiore della Regione Lazio vocati alla formazione di nuovi professionisti del settore primario – Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni ed IIS Domizia Lucilla di Roma e l’Istituto Tecnico Agrario di Alvito, in provincia di Frosinone – è di creare un’occasione di confronto tra la filiera delle bioplastiche compostabili e il settore agricolo per far in modo che una preziosa risorsa non venga considerata un rifiuto ma valorizzata in agricoltura per i tanti vantaggi che ne deriverebbero per l’ambiente, secondo i più sani principi dell’economia circolare.


Dopo il saluto di benvenuto di Marco Lupo (Capo del Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), i lavori saranno introdotti dalle relazioni di Francesco Paolo La Mantia (Professore emerito in Tecnologia dei Polimeri presso l’Università degli Studi di Palermo e Coordinatore dell’unità di ricerca presso il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali – INSTM) e di Domenico Ronga (Professore associato in Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso il DIFARMA dell’Università degli Studi di Salerno). Seguiranno gli interventi di: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde); Patrizia Marini (Presidente Re.N.Is.A.); Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati); Alessandro Caramiello (Componente Commissione Agricoltura, Camera dei Deputati); Luca Bianconi (Presidente Assobioplastiche); Debora Fino (Presidente Re Soil Foundation); Stefano Masini (Responsabile Ambiente e Territorio, Coldiretti); Maurizio Desantis (Collaboratore del Consorzio Italiano Compostatori – CIC), con il coordinamento di Valerio Rossi Albertini (Fisico, divulgatore scientifico e primo ricercatore CNR). Conclude Carmine Pagnozzi (Direttore Generale Consorzio Biorepack). Media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente.

Cinque Riserve MAB UNESCO per una nuova visione comune del Grande Fiume

Cinque Riserve MAB UNESCO per una nuova visione comune del Grande FiumeRoma, 13 apr. (askanews) – Il primo coordinamento tra Riserve MAB UNESCO su un unico grande fiume di rilevanza strategica quale il Po: questo è l’oggetto della conferenza stampa di presentazione del Protocollo d’Intesa che riunisce le cinque Riserve della Biosfera presenti lungo l’asta principale del fiume. Un documento sottoscritto dai soggetti gestori delle rispettive Riserve e in particolare, partendo da monte: per la Riserva MAB UNESCO Monviso dall’Ente di gestione delle aree protette del Monviso (Presidente Dario Miretti), per la Riserva MAB UNESCO Collina Po dal Comitato Esecutivo di Collina Po (il Presidente Francesco Tresso, assessore del Comune di Torino), per la Riserva MAB UNESCO Ticino Val Grande Verbano dal Parco lombardo della Valle del Ticino (la Presidente Cristina Chiappa), per la Riserva MAB UNESCO Po Grande dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (il Segretario Generale Alessandro Bratti), per la Riserva MAB UNESCO Delta Po il Parco Regionale Veneto Delta del Po (Presidente Moreno Gasparini).


Tutte le Riserve della Biosfera all’interno dell’accordo hanno riconosciuto la stretta relazione dei propri territori con la presenza della risorsa idrica associata al reticolo idrografico del fiume Po, in termini di risorse ambientali, economiche, culturali e sociali. Da qui la necessità di sviluppare sinergie e collaborazioni al fine di garantire maggiore integrazione ed efficacia rispetto ai Piani d’Azione approvati nelle rispettive Riserve della Biosfera e, in termini più generali, ai progetti che le stesse sostengono, promuovono e patrocinano (sviluppo di scenari, interazione del sistema antropico con quello naturale, integrazione di diverse politiche e loro impatti, e così via). Il fiume Po rappresenta un mosaico complesso e variegato sotto vari profili, costituendo al tempo stesso un unicum imprescindibile che riunisce come un filo blu tutto il Nord del Paese. In questo particolare momento storico caratterizzato da grandi cambiamenti, non solo climatici, questa iniziativa rappresenta uno strumento di governance innovativo in grado di supportare lo sviluppo sostenibile dei territori rivieraschi e non solo, superando così la frammentazione amministrativa. Tutto quanto a supporto dell’attuazione di obiettivi di respiro internazionale, quali i 17 Goals di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030 e i target del Piano d’Azione di Lima all’interno per il Programma Man and Biosphere (Uomo de Biosfera) dell’UNESCO. Con la sottoscrizione dell’accordo, le cinque Riserve costituiscono inoltre un Tavolo di Coordinamento, la cui segreteria è in capo ad Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con lo scopo di lavorare concretamente sull’implementazione delle azioni congiunte da mettere in campo. Tra le tematiche principali già individuate emergono le iniziative di educazione e partecipazione attiva delle nuove generazioni; il coinvolgimento di portatori d’interesse pubblici e privati, aziende del territorio e cittadinanza, attraverso l’individuazione di “Eco-attori” in grado di svolgere azioni di comunicazione e promozione di un patrimonio condiviso, contribuendo all’attuazione concreta della transizione ecologica; la raccolta di dati e informazioni necessari per aggiornare lo stato di attuazione dell’Agenda ONU 2030, mediante l’individuazione di “punti antenna” lungo l’asse del fiume Po, dalla sorgente al delta, per la condivisione di dati; la condivisione e partecipazione a progetti congiunti di valorizzazione e tutela della biodiversità e del patrimonio naturale associato alla presenza del fiume Po.


In particolare, il Tavolo di Coordinamento composto dalle cinque Riserve della Biosfera del Po, intende presentarsi all’interno della mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po” che sarà inaugurata ufficialmente a Torino, nella splendida e prestigiosa cornice di Palazzo Madama, il prossimo 27 giugno e resterà aperta fino al 13 gennaio 2025. La mostra ha lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace ed immediato, in un progetto espositivo di alto valore che possa essere compreso da ogni cittadino di ogni età, trasportando il visitatore in un viaggio che, partendo dalla Sala del Senato del Regno d’Italia di Palazzo Madama a Torino e dal fiume Po, consenta un significativo impatto in ogni città italiana ed estera, sviluppando, anche in forma emozionale e coinvolgente, temi che abbiano la capacità di connettersi anche a una dimensione culturale popolare. Il lancio di questa intesa tra le Riserve MAB UNESCO lungo il fiume Po, voluto proprio nel tratto centrale del fiume, nella città di Cremona già patrimonio UNESCO del saper fare liutario, rappresenta in senso figurato e reale la navigazione in corso sul grande filo blu che ricuce tutte le nostre varie realtà, passate, presenti e, soprattutto, future.L’incontro, coordinato dal giornalista Andrea Gavazzoli, ha visto la presenza dei numerosi soggetti coinvolti che sono intervenuti grazie al contributo dei principali rappresentanti delle singole realtà: il Comune di Cremona con il Vicesindaco Leonardo Virgilio e l’Assessore al Turismo, Commercio e Sicurezza Barbara Manfredini; UNESCO, Philippe Pypaert, Specialista di programma, Divisione di scienze ecologiche e della Terra; – Prof. Pierluigi Petrillo Presidente del Comitato Tecnico Nazionale MaB UNESCO, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Direttore Generale Oliviero Montanaro; Direzione Generale per il patrimonio naturalistico ; Autorità di bacino distrettuale del fiume Po Segretario Generale Alessandro Bratti; Cattedra UNESCO di Educazione, Crescita ed Uguaglianza, prof. Patrizio Bianchi (video) e prof.ssa Valentina Mini; Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Segretario Generale Enrico Vicenti (video). Di seguito la presentazione dell’Intesa e delle prime attività promosse a cura dei rappresentanti delle cinque Riserve MAB UNESCO lungo il fiume Po a cura di: Riserva MAB UNESCO Monviso – Dario Miretti Presidente Ente di gestione delle aree protette del Monviso , Riserva MAB UNESCO Collina Po – Francesco Tresso Presidente del Comitato Esecutivo e Assemblea della Riserva MAB UNESCO Collina Po e Assessore del Comune di Torino , Riserva MAB UNESCO Ticino Val Grande Verbano – Cristina Chiappa Presidente Parco lombardo della valle del Ticino , Riserva MAB UNESCO Po Grande – Ludovica Ramella Segreteria Tecnica Autorità di bacino distrettuale del fiume Po , Riserva MAB UNESCO Delta Po – Moreno Gasparini Presidente Parco Regionale Veneto Delta del Po. Intervento conclusivo anche di Regione Lombardia a cura della dott.ssa Monica Abbiati, Direzione generale Cultura – Progetti, sistemi e reti per la valorizzazione e lo sviluppo dell’attrattività del patrimonio culturale lombardo e dei Siti UNESCO.

Obiettivo Terra 2024, il 22 aprile premiazione concorso fotografico

Obiettivo Terra 2024, il 22 aprile premiazione concorso fotograficoRoma, 12 apr. (askanews) – Tutto pronto per la premiazione di “Obiettivo Terra” 2024, il contest sulle Aree protette italiane più conosciuto e insignito di patrocini e riconoscimenti istituzionali a livello nazionale. Sono la natura, gli incantevoli scorci e le peculiarità custodite da parchi, riserve e aree marine protette della nostra bellissima penisola i protagonisti del concorso fotografico che rilancia l’armonia tra uomo e Madre Terra e, attraverso i meravigliosi scatti fotografici dei fotoamatori naturalistici, intende far sbocciare una rinnovata consapevolezza ambientale con l’auspicio che sia foriera di una sempre maggiore tutelare degli ecosistemi.


Anche quest’anno si conferma l’apprezzamento per il concorso – promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana, con la main partnership di Haiki+ (subholding di Innovatec S.p.A., quotata all’Euronext Growth Milan, Gruppo che da oltre 60 anni è leader nel settore della clean technology) e con la digital partnership di Bluarancio – diventato, per le organizzazioni promotrici e partners, una piacevole tradizione e occasione di ritrovo per celebrare Madre Terra nonché punto di riferimento per gli appassionati di fotografia amici dell’ambiente. La cerimonia di premiazione si terrà lunedì 22 aprile, dalle ore 15:00, presso l’Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini (via IV Novembre, 119/A), sede della Città metropolitana di Roma Capitale, in occasione delle celebrazioni per la 55a Giornata Mondiale della Madre Terra e sarà possibile seguirla in diretta streaming. All’autrice dello scatto vincente di “Obiettivo Terra” 2024 sarà riconosciuto il Primo premio “Mother Earth Day” del valore di € 1.000 (euro mille), sarà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2024: l’Italia amata dagli italiani”, oltre all’onore di vedere esposta al pubblico la gigantografia della foto vincitrice sulla facciata di Palazzo Valentini unitamente alla menzione speciale “Obiettivo Mare”.


La Cerimonia di premiazione sarà ufficialmente aperta dal saluto di benvenuto di Roberto Gualtieri (Sindaco di Roma e della Città Metropolitana di Roma Capitale). Insieme ai dirigenti dei soggetti promotori, Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde), Massimiliano Tabusi (Vicepresidente della Società Geografica Italiana), e Nicola Colucci (Presidente Haiki+), interverranno: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica); Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani); Amm. I.C. (CP) Nicola Carlone (Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Gen. C.A. Andrea Rispoli (Comandante delle Unità forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri); Alessandra Priante (Presidente ENIT); Luca Santini (Presidente Federparchi e Presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna); Rosalba Giugni (Presidente di Marevivo); Simona Roveda (Co-fondatrice e direttrice editoriale di LifeGate); Stefano Maiandi (Presidente di FIABA onlus); con la partecipazione di autori e autrici delle foto vincitrici, dei componenti della Giuria di esperti, dei Dirigenti delle organizzazioni partners di Obiettivo Terra 2024 e delle Aree Protette Italiane. Modera l’evento: Gianni Todini (Direttore di Askanews).


Oltre al Primo premio “Mother Earth Day”, saranno decretate dai partners di ciascuna menzione, le seguenti Menzioni: Alberi e foreste (in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con la Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale – APS); Turismo sostenibile (in collaborazione con il Touring Club Italiano). Analogamente si procederà per le Menzioni speciali:


Borghi (Premio alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area protetta italiana, in collaborazione con “I Borghi più belli d’Italia”); Obiettivo mare (Premio alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta italiana, in collaborazione con Marevivo); Stories (Premio alla più bella foto verticale di un’Area protetta italiana, in collaborazione con InflueXpert), novità di quest’edizione; Parchi dall’alto (Premio alla più bella foto di un’Area protetta italiana scattata da un punto panoramico, dal cielo o anche con droni autorizzati, in collaborazione con Haiki+). Sarà conferito l’immancabile Premio “Parco Inclusivo” 2024, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area protetta italiana che si è maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità. Saranno inoltre conferiti due premi extra-concorso: Premio “Pixcube_it” all’autore della fotografia seconda classificata a “Obiettivo Terra” 2024: un buono voucher speciale messo in palio dal network Pixcube.it per un viaggio-workshop-reportage a scelta tra i molti e prossimi eventi che si terranno nei parchi naturali d’Italia. Weekend per due persone presso l’Agriturismo “Il Podere di Assisi” (PG), offerto da Terranostra Umbria, all’autore dello scatto vincitore della Menzione “Paesaggio Agricolo” (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica). L’agriturismo fa parte della rete di Campagna Amica: mercati a Km0, delle aziende agricole, degli agriturismi e delle fattorie che sostengono l’agricoltura sostenibile e il cibo di qualità. Infine, grazie alla rinnovata partnership con Pianeta Foresty, anche quest’anno i partecipanti alla cerimonia avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty. L’edizione 2024 di “Obiettivo Terra” ha ricevuto il patrocinio di: Senato della Repubblica; Camera dei Deputati; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Ministro per lo Sport e i Giovani; Città Metropolitana di Roma Capitale; Comune di Roma e di tutti i Parchi nazionali italiani. Event Partners: Earth Day Italia; ANBI; Forest Stewardship Council (FSC) Italia; FIABA Onlus; SOS Terra Onlus; Pianeta Foresty; @racne; Pixcube. Media partners: Askanews; Italpress; TeleAmbiente; LifeGate; Opera2030; Trekking.it; Eco in Città. La cerimonia di premiazione di “Obiettivo Terra” 2024 sarà trasmessa in diretta streaming sulle Pagine Facebook di: – Fondazione UniVerde (https://www.facebook.com/FondazioneUniVerde); – Società Geografica Italiana (https://www.facebook.com/societa.geografica.italiana); – Federparchi (https://www.facebook.com/federparchi); – TeleAmbiente (https://www.facebook.com/teleambiente); – Opera2030 (https://www.facebook.com/Opera2030it); – Trekking.it (https://www.facebook.com/trekking.it); – Eco in Città (https://www.facebook.com/ecoincitta); – SOS Terra Onlus (https://www.facebook.com/SOSTerraOnlus). I numeri. Per selezionare le finaliste della 15a edizione del contest, rappresentative del patrimonio ambientale, naturalistico, paesaggistico, agricolo, agroalimentare e storico-culturale custodito dai Parchi nazionali e regionali, dalle Aree marine protette, dalle Riserve statali e regionali, sono state esaminate ben 969 foto. Di queste, ben 934 (96%) sono risultate conformi al regolamento e dunque ammesse (le non ammesse sono 35 pari al 4%). Ogni partecipante ha avuto la possibilità di presentare al contest una sola foto a colori di cui: Parchi nazionali (298 foto, pari al 32% delle foto ammesse), Parchi regionali (411 foto, pari al 44%), Aree marine protette (57 foto, pari al 6%), Riserve statali (37 foto, pari al 4%) e Riserve regionali (131 foto, pari al 14%).

Fotografia, “OBIETTIVO TERRA” 2024: selezionate le foto finaliste

Fotografia, “OBIETTIVO TERRA” 2024: selezionate le foto finalisteRoma, 8 apr. (askanews) – “Obiettivo Terra” ha avuto ancora una volta un riscontro eccezionale per numero di partecipanti e qualità delle immagini candidate. Sono 969 gli scatti candidati alla 15a edizione del concorso fotografico nazionale promosso ogni anno da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana per celebrare la Giornata Mondiale della Madre Terra (22 aprile). Straordinarie istantanee che restituiscono le meraviglie dei contesti naturali e della ricca biodiversità ambientale, terrestre e marina, del Belpaese. Altrettanto identitarie sono le componenti geologiche dei paesaggi, oltre a quelle storiche, sociali, agricole e agroalimentari espressione di territori e comunità locali, unite alle peculiarità dei borghi ricchi di tradizioni. Un mosaico che riflette la bellezza italiana e stimola le forme virtuose di ecoturismo e di turismo responsabile ed esperienziale.


I numeri. Per selezionare le finaliste della 15a edizione del contest, ampiamente rappresentative dei patrimoni custoditi dalle Aree protette d’Italia, il Comitato promotore ha esaminato 969 foto, di cui oltre la metà (61%) pervenute da fotoamatori compresi nella fascia di età tra 35 e 64 anni, mentre circa il 30% candidate da under 35. Di queste, ben 934 (96%) sono risultate conformi al regolamento e dunque ammesse (le non ammesse sono 35 pari al 4%). Ogni partecipante ha avuto la possibilità di presentare al contest una sola foto a colori di cui: Parchi nazionali (298 foto, pari al 32% delle foto ammesse), Parchi regionali (411 foto, pari al 44%), Aree marine protette (57 foto, pari al 6%), Riserve statali (37 foto, pari al 4%) e Riserve regionali (131 foto, pari al 14%).


La Cerimonia di premiazione del concorso si terrà a Roma il 22 aprile, in occasione della 55a Giornata Mondiale della Madre Terra, presso Palazzo Valentini sede della Città metropolitana di Roma Capitale. “Obiettivo Terra” 2024 è promosso con la main partnership di Haiki+, subholding di Innovatec S.p.A., quotata all’Euronext Growth Milan, un Gruppo che da oltre 60 anni è leader nel settore della clean technology, e con la digital partnership di Bluarancio. Primo premio “Mother Earth Day”. Allo scatto che risulterà vincitore di “Obiettivo Terra” 2024, oltre al premio di € 1.000 (euro mille), sarà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2024: l’Italia amata dagli italiani”.


Gli autori delle foto finaliste a “Obiettivo Terra” 2024 e l’Area protetta ritratta: Aleo Antonio: Parco naturale delle Serre (Calabria)


Luciano Battaglia: Parco nazionale dei Monti Sibillini (Umbria, Marche) Roberto Bellini: Parco delle Orobie Valtellinesi (Lombardia) Gianmarco Caiola: Parco dell’Etna (Sicilia) Felice Cardillo: Parco nazionale Gran Paradiso (Piemonte, Valle d’Aosta) Fabio Cattaneo: Parco nazionale e Area marina protetta delle Cinque Terre (Liguria) Andrea Cavedon: Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Veneto) Jacopo Chiarva: Parco nazionale del Gennargentu (Sardegna) Luna Ferrari: Parco nazionale della Majella (Abruzzo) Hannah Ghiatis: Riserva naturale di Punta Aderci (Abruzzo) Gianluca Gianferrari: Parco dell’Etna (Sicilia) John Gubertini: Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina (Trentino-Alto Adige/Südtirol) Mario Lopez (Mario Zarrone): Parco regionale delle Alpi Apuane (Toscana) Mauro Sanna: Parco regionale di Porto Conte e Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana (Sardegna) Fabio Savini: Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna (Emilia-Romagna, Toscana) Chiara Scrigner: Riserva naturale delle Falesie di Duino (Friuli-Venezia Giulia) Petra Trivilino: Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise (Abruzzo, Lazio, Molise) Mauro Tronto: Parco naturale Alpe Veglia e Alpe Devero (Piemonte) Brigida Viggiano: Riserva naturale orientata del Bosco Pantano di Policoro (Basilicata) Saranno decretate dai partners di ciascuna menzione, le seguenti Menzioni: Alberi e foreste (in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con la Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale – APS); Turismo sostenibile (in collaborazione con il Touring Club Italiano). Analogamente si procederà per le Menzioni speciali: Borghi (Premio alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area protetta italiana, in collaborazione con “I Borghi più belli d’Italia”); Obiettivo mare (Premio alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta italiana, in collaborazione con Marevivo); Stories (Premio alla più bella foto verticale di un’Area protetta italiana, in collaborazione con InflueXpert), novità di quest’edizione; Parchi dall’alto (Premio alla più bella foto di un’Area protetta italiana scattata da un punto panoramico, dal cielo o anche con droni autorizzati, in collaborazione con Haiki+). Sarà conferito l’immancabile Premio “Parco Inclusivo” 2024, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area protetta italiana che si è maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità. Saranno inoltre conferiti due premi extra-concorso: Premio “Pixcube_it” all’autore della fotografia seconda classificata a “Obiettivo Terra” 2024: un buono voucher speciale messo in palio dal network Pixcube.it per un viaggio-workshop-reportage a scelta tra i molti e prossimi eventi che si terranno nei parchi naturali d’Italia. Weekend per due persone presso l’Agriturismo “Il Podere di Assisi” (PG), offerto da Terranostra Umbria, all’autore dello scatto vincitore della Menzione “Paesaggio Agricolo” (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica). L’agriturismo fa parte della rete di Campagna Amica: mercati a Km0, delle aziende agricole, degli agriturismi e delle fattorie che sostengono l’agricoltura sostenibile e il cibo di qualità. La Giuria di esperti 2024 è composta dai presidenti dei soggetti promotori: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde) e Claudio Cerreti (Presidente della Società Geografica Italiana) e da: Giuseppe Bonanno (Direttore di FSC® Italia), Luigi Cantamessa (Direttore Generale della Fondazione F.S. Italiane), Elena dell’Agnese (Presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani), Rosalba Giugni (Presidente Marevivo), Alessandro Magrini (Presidente dell’Associazione fotografi naturalisti italiani), Oliviero Montanaro (Direttore Generale per il Patrimonio naturalistico e mare, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Letizia Palmisano (Giornalista, scrittrice ed eco-blogger), Fulco Pratesi (Presidente onorario WWF Italia), Dina Ravera (Presidente di Destination Italia), Luca Santini (Presidente di Federparchi e del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna), Edoardo Sassi (Giornalista del Corriere della Sera), Pierluigi Sassi (Presidente di Earth Day Italia). Infine, grazie alla rinnovata partnership con Pianeta Foresty, anche quest’anno i partecipanti alla cerimonia avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty. L’edizione 2024 di “Obiettivo Terra” ha ricevuto il patrocinio di: Senato della Repubblica; Camera dei Deputati; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Città Metropolitana di Roma Capitale; Comune di Roma e di tutti i Parchi nazionali italiani. Event Partners: Earth Day Italia; ANBI; Forest Stewardship Council (FSC) Italia; FIABA Onlus; SOS Terra Onlus; Pianeta Foresty; @racne; Pixcube. Media partners: Askanews; Italpress; TeleAmbiente; LifeGate; Opera2030; Trekking.it; Eco in Città.

”Divina Carta”, il podcast sul riciclo di carta e cartone

”Divina Carta”, il podcast sul riciclo di carta e cartoneRoma, 5 apr. (askanews) – Dante e Virgilio tornano in vita per compiere un nuovo immaginifico viaggio, in cui l’allegoria lascia il passo all’ironia per regalarci un’avventura appassionante, alla scoperta di vizi e virtù del Bel Paese nell’ambito della raccolta differenziata di carta e cartone e per capire quanto ne sappiano davvero gli italiani sul ciclo del riciclo. Cosa succede dopo il cassonetto? Dove finiscono carta e cartone? E chi garantisce che vengano effettivamente riciclati?” Il progetto è diviso 3 parti, come le cantiche dantesche, inferno, purgatorio e paradiso, oltre ad un quarto episodio in cui potremo conoscere da vicino chi è dietro il grande meccanismo del riciclo della cellulosa: Carlo Montalbetti – Direttore Generale di Comieco che parlerà di raccolta differenziata e riciclo; Alberto Marchi Presidente Comieco che presenterà il mondo delle cartiere, e Amelio Cecchini vicepresidente Comieco che affronterà il tema dell’imballaggio sostenibile.


Protagonista del podcast è anche una canzone inedita “Carta Canta” destinata a sensibilizzare i giovani sul tema del riciclo. La canzone, scritta e arrangiata da Marco Passiglia ed Enrico Seminara, gioca sull’idea di elencare le caratteristiche e gli usi della carta grazie ad una melodia accattivante ed un testo divertente in cui i protagonisti sono i bambini che nel finale “gospel” riveleranno l’importanza del riciclo della carta e del cartone. Il videoclip è diretto e creato da Janet De Nardis che ha scelto di puntare su dolcezza e divertimento che si alternano in una dinamica coinvolgente di situazioni con al centro l’uso dei vari tipi di carta. Il podcast “Divina Carta” è disponibile sul sito www.comieco.org ed è presente sulle principali piattaforme (Spotify, Apple Podcasts, Google Podcasts, Apple music, Youtube… ).


La Paper Week (dall’8 al 14 aprile) è promossa da Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici, in collaborazione con Federazione Carta e Grafica e Unirima e con il patrocinio di ANCI, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Utilitalia e Rai per la Sostenibilità. Una settimana con più di 200 eventi su tutto il territorio nazionale animeranno la grande campagna corale di formazione e informazione. Sono attese oltre 50mila persone per scoprire tutto sugli imballaggi cellulosici e sul loro riciclo. Arte e produzione industriale, giochi e performance teatrali, cucina e scrittura, cultura e quotidianità, storia e futuro: combina tutte le sfere intrecciate all’universo della carta e del cartone.

Censimento piante in Italia: più numerose sia autoctone che aliene

Censimento piante in Italia: più numerose sia autoctone che alieneRoma, 5 apr. (askanews) – Secondo il nuovo censimento delle piante in Italia, che ha aggiornato i dati del 2018, sono 46 in più le specie autoctone e 185 in più quelle aliene registrate.


Dai dati complessivi emerge che nel nostro Paese ci sono oggi 8.241 specie e sottospecie autoctone, di cui 1.702 endemiche (cioè esclusive del territorio italiano) mentre 28 sono probabilmente estinte. A queste si aggiungono 1.782 specie aliene. Tra di esse, 250 sono invasive su scala nazionale e ben 20 sono incluse nella ‘lista nera’ della Commissione Europea, che elenca una serie di piante e animali esotici, la cui diffusione in Europa va assolutamente tenuta sotto controllo. “Rispetto all’analogo censimento pubblicato sei anni fa abbiamo un incremento dei numeri totali: ciò è dovuto a nuovi studi e all’esplorazione di nuovi territori, ma anche, per quanto riguarda le aliene, all’ingresso di numerose nuove specie, da monitorare attentamente e se possibile eradicare”, racconta Lorenzo Peruzzi, fra i coordinatori della ricerca, professore di Botanica sistematica nel Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico.


Gli elenchi aggiornati della flora vascolare (ossia felci e affini, conifere e piante a fiore) autoctona e aliena presente in Italia sono stati appena pubblicati sulla rivista internazionale “Plant Biosystems”, organo ufficiale della Società Botanica Italiana. Si è trattato di una ricerca collaborativa, – informa Unipi – realizzata grazie agli sforzi congiunti di 45 ricercatori italiani e stranieri. Insieme a Lorenzo Peruzzi hanno coordinato lo studio anche Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano e Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell’Università di Camerino. Tra gli autori della ricerca anche Francesco Roma-Marzio, Curatore dell’Erbario dell’Orto e Museo Botanico dell’Ateneo pisano. “C’è ancora molto da fare – conclude Peruzzi – e il lavoro di continua ricerca e verifica svolto dai floristi e dai tassonomi per descrivere la biodiversità vegetale italiana è ben lungi dall’essere concluso. Certamente, però, il quadro delle conoscenze che abbiamo oggi è sempre più completo e potrà permettere azioni di tutela maggiormente mirate e consapevoli”.

Acqua e agricoltura, urgenza nuovi invasi ed efficientamento

Acqua e agricoltura, urgenza nuovi invasi ed efficientamentoRoma, 26 mar. (askanews) – L’aumento della domanda globale di acqua, unito agli impatti del cambiamento climatico in atto, rappresenta una sfida in termini di allocazione delle risorse idriche e di governance dei diritti di accesso e di utilizzo dell’acqua, in particolare nel quadro della sicurezza alimentare. Sebbene a livello mondiale il principale utilizzatore di acqua dolce sia il settore agricolo (circa il 70%) sempre più consapevole e attento a preservare la risorsa e impegnato nel contrasto al climate change, gli utilizzi industriali (circa 20%) e domestici (circa il 12%) rappresentano la principale causa dell’incremento della domanda, soprattutto da parte dei Paesi ad alto reddito e più industrializzati. Attualmente circa la metà della popolazione mondiale vive una condizione di grave scarsità idrica, almeno per una parte dell’anno; un quarto deve far fronte a livelli di stress idrico estremamente elevati, utilizzando oltre l’80% della propria fornitura annuale di acqua dolce rinnovabile.


Per contrastare gli effetti sull’agricoltura di periodi siccitosi sempre più frequenti, il 74% degli italiani ritiene necessario realizzare urgentemente nuovi invasi e favorire interventi di risparmio ed efficientamento idrico; il 72% si dichiara favorevole all’ipotesi di fare uso delle acque reflue depurate per fini irrigui mentre, per il 67%, occorre investire in tecnologie per il monitoraggio e la gestione dell’irrigazione. La proposta di istituire meccanismi incentivanti il risparmio idrico come i certificati blu, anche in agricoltura, è sostenuta dal 68% degli italiani, con alte percentuali di apprezzamento soprattutto al Centro (74%) e al Sud (76%).


È quanto affermano, da un lato, il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2024 ‘L’acqua per la prosperità e la pace’, pubblicato da UNESCO per conto di UN Water, la cui produzione è coordinata da UNESCO World Water Assessment Programme (WWAP) e la cui traduzione ufficiale in italiano è curata dalla Fondazione UniVerde con il supporto di UNESCO WWAP e con la collaborazione di Acquedotto Pugliese, GMT, EPM e AVR/Anima – Associazione italiana Valvole e Rubinetti di Confindustria; dall’altro, il XIV Rapporto ‘Gli italiani e l’agricoltura’, con focus su Crisi climatica ed efficientamento idrico, realizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi, ANBI e Fondazione Campagna Amica, presentati questa mattina a Palazzo Rospigliosi in occasione del convegno ‘Acqua e Agricoltura: rapporti sostenibili. Efficientamento idrico, digitalizzazione ed economia circolare’, promosso da Fondazione UniVerde e Coldiretti, con il patrocinio di UNESCO WWAP e con Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale, in qualità di event partner, trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale. L’incontro è stato aperto da Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti): ‘L’ambiente si salva solo insieme all’agricoltura e analogamente la gestione e la tutela delle risorse idriche del nostro Paese passano per le imprese agricole. Sono esse ad essere impegnate in prima persona per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto. Ma per assicurare la tutela e la disponibilità della risorsa idrica ad agricoltori e cittadini servono anche interventi infrastrutturali di manutenzione, per questo come Coldiretti abbiamo proposto di realizzare invasi che possono produrre energia assolutamente pulita con il sistema dei pompaggi. Oggi recuperiamo appena l’11% dell’acqua piovana ma potremmo arrivare a raccoglierne il 50%. In particolare, riusciremmo a dare una doppia risposta: recuperare acqua e garantire energia. Il Governo ha davanti a sé un’opportunità preziosa per il Paese. Contiamo che sappia sfruttarla’.


Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood contro l’agropirateria e in difesa del made in Italy): ‘Dal XIV Rapporto è evidente che, dopo un altro anno caratterizzato da prolungata siccità e disastrose alluvioni, gli italiani temono per il futuro dell’agricoltura. Su questo tema occorre avviare una policy virtuosa basata sulla convergenza di intenti e di azioni tra Istituzioni, politica, attori del settore idrico e produttivo del Paese. L’introduzione di forme di incentivazione come i certificati blu – concordate anche con il mondo dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi, sull’esempio dei certificati bianchi adottati già con successo per l’efficienza energetica – investimenti nell’innovazione tecnologica, adeguamento delle grandi infrastrutture idriche e la realizzazione di nuove, a basso impatto ambientale, il riuso di acque depurate sicure, sono azioni indispensabili per una vera economia circolare dell’acqua e la gestione sostenibile delle risorse idriche in armonia con le indicazioni del WWDR2024’. L’ UNWWDR2024 pone in evidenza che ‘per gestire e utilizzare l’acqua in modo sostenibile, l’industria deve svincolare la produzione dalla necessità di acqua, ricorrendo a una serie di metodi per conciliare benefici economici e ambientali’ chiarendo inoltre che ‘sono numerose le tecnologie ormai affermate che permettono di utilizzare minori quantitativi di acqua, nonché di riutilizzarla e di riciclarla’ in cui anche ‘le acque reflue possono rappresentare una fonte sostenibile di energia’. Anche all’agricoltura, principale motore socioeconomico per la crescita sostenibile, il sostentamento, il lavoro e lo sviluppo rurale su vasta scala, viene demandato il compito di individuare i mezzi e le strategie più efficienti per garantire la sicurezza alimentare che è intrinsecamente collegata alla gestione sostenibile delle risorse idriche. È necessario che gli Stati si concentrino su una governance responsabile in materia di diritto all’utilizzo dell’acqua, in modo tale che tutti gli utenti legittimi delle risorse idriche possano godere di un accesso sicuro e adeguato a tali risorse.


Questa la road map che viene tracciata nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche (UNWWDR) 2024 – ‘L’acqua per la prosperità e la pace’, presentato nel videomessaggio da Michela Miletto (Direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme) che ha dichiarato: ‘Il Rapporto descrive come lo sviluppo e il mantenimento di un futuro idrico sicuro ed equo sia alla base della prosperità e della pace per tutti e come povertà e disuguaglianza, tensioni sociali e conflitti possano amplificare l’insicurezza idrica. Il Documento richiama inoltre l’attenzione sulle relazioni complesse e interconnesse tra gestione sostenibile dell’acqua, prosperità e pace, descrivendo come il progresso in una dimensione può avere ripercussioni positive, spesso essenziali, sulle altre. L’acqua non sembrerebbe essere un frequente catalizzatore di conflitti; tuttavia, gli attacchi nei confronti di infrastrutture idrauliche civili, tra cui impianti di trattamento, sistemi di distribuzione e dighe, costituiscono una violazione del diritto internazionale e devono essere oggetto, in tutti i casi, di una severa condanna da parte della comunità internazionale’. La traduzione ufficiale del UNWWDR2024, sostenuta da partner virtuosi, e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di Istituzioni e imprese, a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Con il coordinamento di Gianni Todini (Direttore di Askanews), al panel ‘La gestione sostenibile delle risorse idriche’ sono intervenuti: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica): ‘In agricoltura siamo impegnati a vincere la sfida dell’efficienza nella gestione della preziosa risorsa idrica. Il riutilizzo delle acque reflue raffinate, l’uso di installazioni per la raccolta delle acque piovane, la costruzione di impianti per dissalare l’acqua di mare per uso industriale, rappresenteranno nel prossimo futuro il viatico per un modello virtuoso di economia circolare, in linea con le indicazioni europee ed esportabile in altri contesti produttivi’. Luigi Giuseppe Decollanz (Commissario E.I.P.L.I. – Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia): ‘Insieme al tema della siccità, che resta una priorità, va affrontato il tema della rifunzionalizzazione degli invasi ad oggi esistenti, e dell’aumento della capacità di raccolta. Oggi l’Italia raccoglie solo l’11% dell’acqua meteorica (Israele arriva al 90%). Dobbiamo avviare un piano di investimenti che ci consenta di arrivare entro il 2050 a raccogliere il 40%’. Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati): ‘L’acqua è sempre stata una risorsa importante da tutelare. Oggi, con il problema della siccità, effettuare un bilancio sulla risorsa acqua è necessario. Il cambiamento climatico e le attività antropiche pongono a dura prova l’approvvigionamento di acqua potabile per la comunità e la sua stessa qualità è posta spesso in pericolo. Per tutelare la risorsa, a mio avviso, deve essere applicato il principio di circolarità, calcolare gli utilizzi dell’acqua ed eliminare gli sprechi in ogni fase, dalla sua captazione alle fasi di potabilizzazione, allo stoccaggio, alle reti di distribuzione, per proseguire all’uso e infine all’eventuale riuso’. Andrea Guerrini (Componente Collegio ARERA e Presidente WAREG – European Water Regulators): ‘In un periodo in cui la crisi idrica si impone come fenomeno strutturale e non più congiunturale, vanno individuate soluzioni anch’esse strutturali. L’introduzione di strumenti legati alla digitalizzazione, da una parte, e gli interventi sulle infrastrutture, dall’altra, consentiranno di ottimizzare la gestione della risorsa e la riduzione degli sprechi. Perché queste azioni siano efficaci è necessario il supporto degli investimenti, finanziati sia tramite tariffa sia con il ricorso a contributi pubblici. La regolazione si conferma come un elemento di stabilità che consente a questi investimenti di crescere e produrre gli effetti auspicati. Altrettanto importante che si continui a lavorare per disegnare un quadro normativo e regolatorio sempre più favorevole al riuso delle acque reflue in agricoltura, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale’. Al panel è inoltre intervenuto Maurizio Montalto (Presidente IISPA, Istituto italiano per lo sviluppo delle politiche ambientali), curatore della traduzione in italiano del WWDR2024. Sei le best practice italiane per la corretta gestione delle risorse idriche presentate al convegno: ? Massimiliano Evangelista (Sales Strategic Lead Ambiente e Territorio, Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale): ‘Il digitale è il più importante e attuale alleato per la mitigazione degli effetti della Water Scarsity legata ai cambiamenti climatici. Permette di realizzare sistemi di monitoraggio, previsione e gestione della risorsa acqua e dell’impatto sull’agricoltura, grazie a tecnologie d’avanguardia. Una gestione ottimizzata dell’acqua in agricoltura è oggi indispensabile, unita a una capacità previsionale dei fabbisogni combinata al meteo e allo stato del terreno per anticipare eventuale criticità, arrivando ad una precisione e granularità per singolo appezzamento agricolo’. ? Francesca Portincasa (Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese): ‘In tempi di cambiamenti climatici e scarsità idrica, Acquedotto Pugliese punta con forza su risparmio e valorizzazione dell’acqua. Con un investimento pluriennale, pari a quasi due miliardi di euro, ha messo in campo un piano per il risanamento e l’ammodernamento delle reti in tutto il territorio gestito e lavora per adeguare il maggior numero di depuratori al rilascio di acqua per l’agricoltura: solo nel 2023, l’acqua riutilizzata è stata pari a 1,3 milioni di mc, il doppio rispetto all’anno precedente. Buone pratiche che Acquedotto Pugliese condivide a livello internazionale grazie alla scuola internazionale dell’acqua, un’iniziativa che s’inserisce in un’ampia progettualità, rivolta a rafforzare le condizioni perché l’acqua sia un bene a disposizione di tutti. Per il benessere e lo sviluppo dei popoli e per la pace, minata dai tanti conflitti per il possesso dell’oro blu’. ? Alessandro Durante (Segretario Generale AVR – ANIMA Confindustria): ‘In Italia un aspetto imprescindibile per chi si occupa di risorse idriche è certamente legato al Pnrr. È necessario che diventi un veicolo accessibile e sfruttabile per un significativo salto di qualità delle nostre infrastrutture idriche ed è per questo che, come Associazione dei produttori di Valvole e Rubinetti, abbiamo realizzato le ‘Linee Guida sulle valvole in ghisa e attuatori nella redazione di bandi Pnrr’. Uno strumento utile soprattutto per gli Uffici Tecnici dei Comuni e degli Enti dedicati alla gestione delle infrastrutture idriche che mette in evidenza i vantaggi di valutare il costo di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita anziché basarsi sul solo prezzo d’acquisto. Ciò a cui stiamo assistendo è un cambiamento epocale nello scenario italiano ed internazionale relativo all’acqua. Sempre più troviamo termini come efficienza, energia, digitalizzazione, economia circolare nelle occasioni di discussione sul futuro delle risorse idriche e del nostro pianeta. L’evoluzione del confronto è palpabile ed al contempo è necessario che coloro i quali hanno elementi tecnici da condividere si facciano avanti per offrire il proprio contributo di know how al fine di trovare soluzioni sostenibili per il miglior utilizzo dell’acqua’. ? Emanuele Giglio (Responsabile R&D, GMT): ‘L’acqua è una risorsa e, in quanto tale, va gestita nella maniera più efficiente possibile. GMT, ESCo che di progetti di efficienza energetica ne sviluppa da anni, ha voluto applicare questa grande esperienza ai processi di valutazione e creazione di progetti di efficientamento idrico. Un percorso per noi alquanto naturale che ci vede, già da qualche anno, al fianco della Fondazione UniVerde nell’individuazione di best practice per la gestione sostenibile delle risorse idriche quali, ad esempio, l’istituzione di ‘diagnosi idriche’ per i soggetti che consumano molta acqua, in modo da poter capire come viene effettivamente gestita la risorsa e creare strumenti specifici come i Certificati Blu (o Ambientali nell’accezione preferita in GMT), che possano stimolare l’adozione dei sistemi più innovativi di efficientamento idrico. Auspichiamo questo percorso di transizione senza inutile terrorismo preventivo. L’innovazione tecnologica, eventuali misure ed incentivi e tutto ciò che favorisce l’efficientamento idrico deve essere colta come opportunità, anche dai grandi utilizzatori di acqua, per ottimizzare, dove possibile, i loro processi e le loro produzioni’. ? Carmine Esposito (Consigliere delegato, EPM): ‘Confermiamo e rafforziamo il nostro impegno verso la promozione della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Riteniamo che l’acqua rappresenti una risorsa di valore universale che necessita di tutela, con la riduzione di ogni forma di spreco. Le calamità naturali che hanno colpito negli ultimi anni ci hanno reso ancora più consapevoli dell’urgente necessità di agire. Siamo convinti che il perseguimento del profitto debba avvenire con un approccio sostenibile, così come gli investimenti nel tessuto imprenditoriale. Tale convinzione non solo è guidata da principi etici, ma anche dalla conformità agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)’. ? Adriano Maroni (Socio Innidea): ‘Tenuto conto che la risorsa idrica è la componente vitale del nostro ecosistema, l’impegno di tutti deve andare verso la salvaguardia assoluta. Le nuove tecnologie possono e devono svolgere un ruolo centrale e strategico verso una migliore gestione della risorsa e il contrasto agli sprechi’. L’ultimo panel è stato aperto da Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi, che ha presento i dati del XIV Rapporto ‘Gli italiani e l’agricoltura’ secondo cui l’87% degli italiani ritiene che gli effetti del cambiamento climatico siano, per l’agricoltura, un problema urgente da affrontare. Per l’81% degli italiani l’agricoltura multifunzionale è importante settore di sviluppo dell’economia italiana. Le attività agricole multifunzionali più apprezzate sono la vendita diretta dei prodotti (89%) e l’agriturismo con ristorazione e ospitalità per dormire (86%). Gli italiani ribadiscono il loro no (68%) al consumo di carne, latte e prodotti sintetici (+5% rispetto al precedente Rapporto) e all’utilizzo di Ogm in agricoltura. Il 63% non è favorevole neanche al consumo di farine di grillo e altri alimenti contenenti insetti. Una ulteriore conferma delle necessità di salvaguardia della nostra tradizione culinaria emerge dal giudizio sui piatti italiani all’estero. In occasione di viaggi in Europa o nel mondo, per turismo o lavoro, il 57% degli intervistati, trend lievemente in calo da qualche anno, afferma di aver trovato piatti, ricette o prodotti alimentari italiani taroccati o stravolti. Un solido 83% ritiene necessaria una certificazione dei prodotti agroalimentari made in Italy all’estero che ne garantisca l’origine e il 62% ritiene che la candidatura ‘La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale’, e la sua eventuale iscrizione al Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, favoriranno la difesa e la valorizzazione dell’agricoltura italiana. Al panel ‘Agricoltura e climate change: le sfide dell’efficientamento idrico e dell’economia circolare e dell’acqua’ sono intervenuti: Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), in un videomessaggio, ha dichiarato: ‘Valorizzare l’acqua, metterla al servizio di un’agricoltura sostenibile, ma anche immaginare nuovi metodi per il suo utilizzo consapevole, è fondamentale. Il Governo Meloni ha voluto creare una Cabina di regia guidata dal Commissario Nicola dell’Acqua per creare una sinergia tra i diversi ministeri, che non guardi solo alle contingenze ma affronti il problema in maniera pragmatica. La siccità è un fenomeno ciclico, l’acqua non è infinita. Il nostro impegno è preservarla con un confronto aperto che coinvolga tutti i player del settore, a cominciare, dalle associazioni agricole’. Nicola Dell’Acqua (Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica): ‘Servono infrastrutture per fare risparmiare acqua in agricoltura ed utilizzarla al meglio. Per migliorare la gestione dell’approvvigionamento idrico primario sono in arrivo le risorse del Piano Nazionale di Interventi infrastrutturali e per la Sicurezza nel Settore Idrico (PNISSI) oltre ai primi 100 milioni di euro immessi con la cabina di regia. L’obiettivo è aumentare la resilienza dei sistemi idrici al cambiamento climatico e per governare la crisi idrica dobbiamo puntare sugli osservatori di distretto’. Francesco Vincenzi (Presidente di ANBI): ‘I dati del sondaggio presentato oggi testimoniano come disponibilità e gestione delle risorse idriche siano temi attorno ai quali è cresciuta una diffusa sensibilità, con cui il Piano Laghetti ed il Piano di Efficientamento della Rete Idraulica sono in evidente sintonia. Eppure, non è sufficiente a convincere i soggetti decisori ad attuare le necessarie scelte di programma. Auspichiamo che, a partire dalla prossima campagna elettorale europea, i temi legati al futuro delle risorse idriche diventino centrali nel confronto politico, così come già lo sono per un’ampia fetta di opinione pubblica’. Sono inoltre intervenuti al panel: Alessandra Pesce (Direttrice del Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA); Maria Chiara Zaganelli (Direttore Generale ISMEA); Dominga Cotarella (Presidente di Terranostra). Ulteriori dati dal XIV Rapporto ‘Gli italiani e l’agricoltura’ – Il 67% degli intervistati ritiene bassa l’attenzione riservata all’agricoltura da parte delle Istituzioni. – Per il 76%, gli agricoltori per il loro lavoro guadagnano poco, soprattutto se considerato anche l’importante ruolo di tutela che svolgono rispetto all’ambiente, riconosciutogli dal 68% del campione. Tra gli effetti positivi più apprezzati c’è la manutenzione del territorio da frane e allagamenti (52%) e il contrasto alla cementificazione (52%, +7% rispetto alla precedente rilevazione) ma anche tenere viva la tradizione agricola, creando occupazione eco-friendly (36%, +7%). – I prodotti agricoli italiani sono più saporiti (68%), più genuini (67%) e più controllati (66%) rispetto a quelli provenienti dagli altri Paesi. – Sono ritenuti più sicuri i prodotti alimentari dei produttori/coltivatori (73%) e del mercato contadino rionale (69%, +5%). – Il mercato contadino è scelto dal 64% degli intervistati come canale di acquisto prediletto per i prodotti agricoli, dei quali viene apprezzata la qualità alimentare. – L’agriturismo si afferma come meta di soggiorno e ristorazione, motivata dal desiderio di contatto con la natura (59%) e per la gastronomia (49%). Media partners del convegno: Radio Radicale, Askanews, Italpress, La Notizia, TeleAmbiente, TVA, Opera2030, SOS Terra Onlus.