Gli effetti del “ciclone” Circe sull’ItaliaRoma, 5 ago. (askanews) – Ciclone Circe sull’Italia: il vortice di origine atlantica domina il territorio con un minimo di pressione centrato tra Emilia e Marche. Da questa posizione, Circe invia spire perturbate dal Nord-Est fino alla Sicilia, permettendo un graduale miglioramento solo su Nord-Ovest e Sardegna. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti che Circe si muoverà lentamente verso i Balcani: nelle prossime 24 ore avremo ancora maltempo a suon di temporali anche intensi. I fattori meteo più importanti ed anomali di questa perturbazione, oltre ai rovesci, saranno vento e temperatura. Il vento ci accompagnerà fino a martedì mattina, le temperature scenderanno sensibilmente fino a lunedì. Il vento è atteso forte o molto forte di Maestrale su tutti i bacini occidentali, da domani è atteso ancora il Foehn in Pianura Padana occidentale, mentre al Sud il vento si intensificherà ulteriormente fino a martedì. Le temperature sono previste in discesa con picchi minimi di 10 gradi al mattino di lunedì in Pianura Padana: a Torino e Milano avremo bisogno del piumino per qualche ora, poi il termometro salirà a fatica fino a 24-25°C; pensate, come semplice esempio, il 5 ottobre dell’anno scorso le temperature tra Torino e Milano oscillarono sugli stessi valori, 10/24 gradi in un contesto soleggiato. Insomma il Ciclone Circe ha ‘trasformato l’Estate in Autunno per qualche giorno’. Capitolo temporali: cerchiamo di capire dove sarà elevata la possibilità di avere rovesci intensi e locali nubifragi con grandine; in mattinata le zone a maggior rischio saranno Emilia Romagna e Triveneto, poi Marche, Umbria orientale, Abruzzo e Molise, mentre tutto il Sud rischierà il transito di qualche fenomeno violento da Ovest verso Est; nel pomeriggio ci sarà ancora molta instabilità specie sulle regioni centrali, in particolare tra Basse Marche, Abruzzo, Lazio e Molise, altrove prevarranno le schiarite e la situazione sarà leggermente meno grave. Per avere un miglioramento più deciso dovremo infatti aspettare la prima domenica di agosto: il sole splenderà sul settore occidentale italiano, specie al Nord-Ovest, anche grazie ai venti di Foehn secchi e più caldi con un sensibile, ma temporaneo, aumento termico ai piedi delle Alpi occidentali; di contro, i rovesci saranno ancora possibili sul Triveneto e le regioni adriatiche centrali, specie sul Friuli Venezia Giulia e le Marche. La nuova settimana, infine, inizierà con tempo più asciutto e schiarite quasi ovunque, tranne sulle adriatiche che potranno vivere brevi e locali residui momenti di instabilità. Ma l’inizio della settimana sarà ricordato soprattutto per il ‘fresco anomalo’ del mattino e il Maestrale furioso. Una due giorni, lunedì e martedì, tipica di fine settembre – inizio ottobre per quanto riguarda temperature e venti, un quasi autunno nel cuore dell’Estate.