Ciclismo, immenso van der Poel: cade ma vince il Mondiale
Ciclismo, immenso van der Poel: cade ma vince il MondialeRoma, 6 ago. (askanews) – L’olandese Mathieu van der Poel è il nuovo campione del mondo di ciclismo su strada. Impressionante la vittoria del figlio di Adrie van der Poel e nipote di Raymond Poulidor che subito dopo aver lanciato l’attacco decisivo sul circuito di Glasgow, è scivolato in curva, ha perso uno scarpino e nonostante questo ha allungato sugli inseguitori perdendo solo 25″. Il pubblico di Glasgow è impazzito per questo corridore che dopo Sanremo e Roubaix si prende anche uno dei Mondiali più belli di sempre. Sul podio anche il belga Van Aert che anticipa leggermente la volata e si prende il secondo posto, lo sloveno Pogacar a sorpresa batte in volata il danese Pedersen per il bronzo.
Immenso Alberto Bettiol, decimo all’arrivo, che ha condotto una fuga solitaria a Glasgow prima di essere ripreso e staccato dallo stacco imperioso, e vincente, di van der Poel. Più che una prova in linea, un romanzo a partire dal clima, classico scozzese con la pioggia alternata al sole. Il primo colpo di scena a duecento km dall’arrivo, per la precisione 192, quando attivisti ambientalisti bloccano i nove corridori in fuga. La carovana si ferma per un’ora mentre la Polizia disincolla, il termine è più che mai valido in quanto i cinque manifestanti (poi arrestati) erano incollati all’asfalto, gli attivisti e si riparte. Belgio al lavoro per riprendere i fuggitivi: Owain Doull (Gran Bretagna), Matthew Dinham (Australia), Harold Tejada (Colombia), Kevin Vermaerke (Usa), Patrick Gamper (Austria), Rory Townsend (Irlanda), Ryan Christensen (Nuova Zelanda), Krists Neilands (Lettonia) e Petr Kelemen (Repubblica Ceca) che conservano poco più di 5′ dopo 100 km di gara. Nell’entrata a Glasgow salta subito all’occhio la difficoltà del circuito: curve a gomito, strappi brevi ma molto pendenti. All’ingresso in città i big saggiano saggiano le proprie condizioni. Trentin cade, la fuga rientra. Restano in sette: Van Aert, Van Der Poel, Pogacar, Pedersen e Bettiol. Con loro i “reduci” Vermaerke e Dinham. Meno 53 all’arrivo e Bettiol prova un altro allungo, approfittando di un momento in cui l’andatura non è folle. Certo l’arrivo è molto lontano. L’azzurro combatte, attacca, illude, ma la sua giornata è da incorniciare. All’inseguimento di Bettiol VDP, Van Aert, Pogacar e Pedersen che lo tengono lì a 30″ senza forzare per riprenderlo. Cambi regolari, difficile andare all’arrivo da solo.
A una ventina di km dall’arrivo impressionante sgasata di Mathieu Van Der Poel, che riprende Bettiol e lascia lì Van Aert, Pedersen e Pogacar. E’ il momento decisivo anche se non l’ultimo colpo di scena perché a 15″ dall’arrivo in una curva verso destra cade Van der Poel. L’olandese si rialza subito e la bici per sua fortuna sembra ok, ha solo un problema allo scarpino destro e conserva 25″ di vantaggio. Ma oggi è la sua giornata. Dietro quasi alzano bandiera bianca perché a 8 km dall’arrivo ha 1’20” di vantaggio e al traguardo arriva in solitario e abraccia alzate per un Mondiale più che meritato.