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Meeting, cento anni fa nasceva Testori: la sua amicizia era libera

| Redazione StudioNews |

Meeting, cento anni fa nasceva Testori: la sua amicizia era liberaRimini, 20 ago. (askanews) – Il video che apre l’incontro sul centenario testoriano è quello dell’intervento di Testori al Meeting del 1989: “Cl non mi ha preso per teorie ma mi ha preso quando sono venuti tre o quattro a trovarmi, per una tenerezza che gran parte della società anche cristiana ha buttato via per inseguire uno stramorto progressismo”. Nella Sala Neri in Fiera a Rimini la sua voce ‘nebbiosa’ prosegue: “La cosa che mi ha fatto più dolcezza è vedere quanti giovani ci lavorano da chi lo costruisce e chi lo mette in atto a chi è lì e portano in auto, tutto gratuitamente, questa offerta di sé”.

Davide Dall’Ombra, direttore dell’Associazione culturale Casa Testori, chiede: “Come si arriva a quel 1989?”. Riccardo Bonacina, giornalista, fondatore anche di Vita, il primo settimanale dedicato interamente al mondo del volontariato, era fra quei tre ragazzi citati da testori, che andarono a trovarlo. Volevano conoscerlo dopo averlo letto nel Corsera sulla strage di Via Fani. “Ci lasciò senza fiato. Aveva scritto di non avere reperito, nella cronaca della strage, ‘una domanda: non ci è stato concesso di imbatterci in una sola domanda religiosa’. Nacque un’amicizia che non è finita”. Diceva loro: non svendete la vita, il pensiero, le parole, prendetevi tutte le libertà che solo il sì all’unico Mistero vi permette di prendervi. Il rapporto con Testori è stata un’amicizia “senza dipendenza, un uomo che si è fatto padre di noi e figlio del nostro incontro”. Anche Emilia Guarnieri, cofondatrice del Meeting per l’amicizia fra i popoli, parte dagli editoriali: “Ci aveva colpito trovare qualcuno che poneva la questione del senso in un momento in cui la cultura ideologizzata nemmeno metteva in conto che il cristianesimo potesse essere un fattore nella vita. Nel marzo 78 mancavano due anni all’inizio del Meeting e quegli editoriali avevano a che fare con la gestazione del Meeting”. E con lui niente era scontato, arrivò anche il momento dell’incomprensione. “Leggendo i giornali qualcosa l’aveva disturbato, venni a saperlo e andai a trovarlo. Non ci siamo chiariti, abbiamo ritrovato il punto di tensione alla verità, e da lì siamo ripartiti, è partita una storia con Branciaroli e altri, storia che ha dato tantissimo al Meeting”.

La presenza di Testori al Meeting è continuata anche con la mostra nel 2013 dei suoi ‘Pugilatori’ e la pubblicazione dei suoi scritti nel volume ‘La maestà della vita’ a cura di Giuseppe Frangi e Davide Rondoni. Angela Demattè, drammaturga e attrice, interpreta dal vivo l’incipit della Monaca di Monza, dramma scritto da Testori, e afferma: “Questa monaca cerca l’amore in tutti i modi anche non leciti. Come faccio a stare al mondo con le mie contraddizioni, i miei dilemmi? Non lo so, ma posso metterli in gioco, che è quello che faceva Testori”.