Banche, Tajani: da Fi emendamenti con modifiche, no contrasti
Banche, Tajani: da Fi emendamenti con modifiche, no contrastiRimini, 23 ago. (askanews) – Nel testo del decreto che prevede la tassa sui cosiddetti extraprofitti delle banche “bisogna prevedere la deducibilità della tassa che viene pagata”. Queste “non sono scelte che si devono fare per prendere voti in campagna elettorale ma per aiutare famiglie e imprese”. Ecco perché come Forza Italia “presenteremo emendamenti che andranno nella direzione della tutela dei risparmiatori, delle Pmi e del nostro sistema creditizio”. E “non c’è nulla in contrasto con i nostri alleati; un’alleanza è composta da forze politiche differenti, altrimenti saremmo un partito unico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Meeting di Rimini.
“Non sono un sostenitore del partito della banche – ha detto Tajani – ma quando si adottano decisioni del genere dobbiamo sempre pensare alle ricadute economiche e finanziare. Non sono scelte che si devono fare per prendere voti in campagna elettorale ma per aiutare famiglie e imprese. Gli emendamenti che presenteremo andranno nella direzione della tutela dei risparmiatori, delle Pmi e del nostro sistema creditizio”. “E’ giusto che le banche facciano la loro parte ma bisogna che la facciano bene – ha aggiunto -. Ecco perché presenteremo emendamenti: non c’è nulla in contrasto con i nostri alleati; un’alleanza è composta da forze politiche differenti, altrimenti saremmo un partito unico. Noi di Forza Italia chiediamo che venga rispettato il principio di sussidiarietà e tutelare le banche di prossimità significa rispettare il principio di sussidiarietà”.
“Per la tutela del lavoro – secondo il ministro degli Esteri – si può trovare un fondo aggiuntivo anche con un incremento della privatizzazione. Io ritengo che uno stato liberale e moderno debba essere meno presente e favorendo invece la presenza di imprese perché meno stato e quindi meno tasse e più impresa significa poi trovare altri fondi per la crescita, si possono privatizzazione alcuni servizi, anche i porti, non si può privatizzare l’acqua”.