Vendemmia, Consorzio Colli Berici-Vicenza: attesa annata promettente
Vendemmia, Consorzio Colli Berici-Vicenza: attesa annata promettenteMilano, 31 ago. (askanews) – I 28 soci del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza prevedono un’annata di alta qualità. Le prime fasi della vendemmia sono iniziate il 23 agosto e hanno coinvolto le varietà di Pinot Grigio e Pinot Bianco, seguite dal Sauvignon Blanc. Altre, come Tai Rosso e Merlot, verranno raccolte tra il 10 e il 15 settembre, il Cabernet Sauvignon raggiungerà la piena maturazione a fine settembre, le uve di Carmenère e Garganega a inizio ottobre.
“Stiamo attualmente procedendo con la raccolta delle uve, che è stata suddivisa in diverse fasi, rispecchiando la varietà viticola del nostro territorio” afferma il presidente del Consorzio, Silvio Dani, spiegando che “vista la difformità di maturazione che si sta riscontrando in alcune varietà, stiamo pianificando di raccogliere le uve in più passaggi per gestire i vari tempi di maturazione dei grappoli garantendo così la massima qualità della produzione”. “Il quadro aromatico è stato inoltre positivamente influenzato dalle marcate escursioni termiche che hanno caratterizzato il periodo tra la fine di luglio e la prima metà di agosto” aggiunge il direttore del Consorzio, Giovanni Ponchia, evidenziando che “le previsioni relative alle caratteristiche organolettiche si prospettano anch’esse interessanti, con gli elevati tenori di acidità e le gradazioni sostenute tipiche del territorio dei Colli Berici”.
Sebbene per natura meno piovosa rispetto all’arco pedemontano vicentino, la zona dei Colli Berici è stata anch’essa colpito dalla grandine che ha interessato il Veneto nelle ultime settimane di luglio, ma i danni si sono concentrati nell’area del Centro-Nord dei Colli. “Le grandinate hanno portato ad una riduzione della resa del 20% nelle zone interessate, tuttavia, le prime settimane di agosto ci hanno donato condizioni meteorologiche favorevoli, con giornate soleggiate, che hanno contribuito a stabilizzare la salute delle uve” continua Ponchia, concludendo che “siamo quindi cauti riguardo alle stime sulle quantità, ma finora i segnali lasciano presagire un’annata promettente”.