Grande partecipazione per Soave Multiverso 2023 sul “vino-paesaggio”
Grande partecipazione per Soave Multiverso 2023 sul “vino-paesaggio”Milano, 4 set. (askanews) – Grande partecipazione di pubblico, soprattutto giovani, per “Soave Multiverso 2023”, il format ideato dal Consorzio del Soave per raccontare le molteplici espressioni dell’uva Garganega, che si è svolto sabato 2 e domenica 3 settembre a Palazzo del Capitano, nel cuore storico del borgo medievale di Soave (Verona). Oltre 30 le aziende presenti che hanno messo in degustazione le loro differenti interpretazioni di Soave tra vini d’annata, unità geografiche e vecchie annate.
Soave inteso come “vino-paesaggio” è l’espressione che meglio sa far sintesi dei tanti contenuti di questa edizione il cui tema guida è stato “L’importanza del paesaggio e della bellezza in esso contenuta”, dato che il Soave è il primo e unico comprensorio vitivinicolo italiano a fregiarsi del titolo di “Patrimonio agricolo di importanza mondiale” (Giahs) istituito dalla Fao. “Qui lo scorso anno abbiamo lanciato il Manifesto programmatico del Soave, riassunto nelle tre parole chiave “giovane, bello, smart” per un Soave che parli la lingua dei giovani” spiega il direttore del Consorzio del Soave, Igor Gladich, proseguendo “‘bello’ perché quella che abbiamo è tra le zone produttive più belle d’Italia, e ‘smart’ perché è necessario essere intelligenti e consapevoli rispetto a questo patrimonio, unico e non clonabile. Il nome Multiverso – conclude Gladich – è stato scelto poi per indicare la complessità ma anche il fascino dei tanti universi paralleli che ruotano attorno al mondo del vino e che sono tutti da scoprire”. “E’ molto significativo vedere il grande sforzo che si sta facendo qui per comunicare ai giovani la bellezza e la ricchezza di questo comprensorio perché, come cerco di raccontare anche nei miei libri, i ragazzi di oggi non sono solo divertimento coatto e musica a palla, anzi” ha detto tra l’altro lo scrittore Loris Giuriatti, ospite d’onore della manifestazione, sottolineando che “è necessario mettersi in sintonia con loro e soprattutto creare curiosità: questo approccio oltre ad avere una forte valenza divulgativa, è la prima forma di investimento nei confronti di coloro che saranno poi i consumatori evoluti e consapevoli di domani”.
La masterclass “Il Soave tra stile e longevità” condotta da Simon Staffler di Wineline Falstaff Magazine, ha confermato che il Soave è un vino da consumare d’annata ma che è anche in grado di reggere la prova degli anni. Dieci le aziende selezionate, per un confronto che ha visto la diretta partecipazione dei produttori i quali hanno raccontato la propria azienda e descritto i propri vini ad una platea di operatori, sommelier, enotecari, wine influencer e di giornalisti di settore.