Granchio blu, ambientalisti preoccupati per strascico sottocosta
Granchio blu, ambientalisti preoccupati per strascico sottocostaRoma, 29 set. (askanews) – “Una cura peggiore del male: conseguenze devastanti per l’ecosistema, con ricadute anche sulla pesca artigianale”. Così in una nota WWF, Greenpeace Italia, Legambiente, Marevivo e MedReAct esprimono forte preoccupazione rispetto alla richiesta di una deroga del governo italiano all’Unione europea, come risposta all’emergenza granchio blu, particolarmente sentita in Nord Adriatico, per aprire a una pesca a strascico “sperimentale” entro le 3 miglia.
Il divieto alla pesca a strascico entro le 3 miglia è stato introdotto dall’UE nel 2006, in tutte le sue acque, considerato il forte impatto di questa tecnica di pesca nelle zone costiere. Per le associzioni la situazione, “seppur di emergenza, non giustifica secondo le associazioni questo ritorno al passato”. Stessa preoccupazione è stata espressa anche dalla comunità scientifica nazionale, su iniziativa dei ricercatori del Nord Adriatico, in una lettera congiunta inviata alla Commissione europea. Le associazioni esprimono quindi “ferma contrarietà” riguardo la richiesta del Governo italiano alla Commissione europea e le conseguenze che provocherebbe l’utilizzo della pesca a strascico sull’ecosistema costiero, “tra cui, la cattura di novellame di specie ad alto valore commerciale, con impatti negativi a medio e lungo termine per tutto il settore della pesca. L’utilizzo dello strascico entro le tre miglia potrebbe inoltre causare conflitti con la pesca artigianale, operante nelle stesse zone”.