Non solo il gusto: le merendine si mangiano anche con gli occhi
Non solo il gusto: le merendine si mangiano anche con gli occhiMilano, 3 ott. (askanews) – Mangiare una merendina non è solo una questione di gusto. Che siano adulti o bambini, per gli italiani contano anche l’odore che sollecita l’olfatto (48%) e l’estetica che attira la vista (45%) mentre è più trascurato il tatto (7%). A dirlo è un’indagine commissionata da Unione italiana food ad Astra Ricerche sul lato estetico delle merendine italiane, prodotto della nostra industria alimentare che riproduce in miniatura dolci della tradizione casalinga, che proprio quest’anno compie 70 anni e vanta un valore di mercato di 1,3 miliardi (dati Circana 2022).
Anche per le merendine dunque il food design è una discriminante nella scelta di consumo. Prima di ogni altro elemento a colpire sono le decorazioni sulla superficie del prodotto (72%). Segue poi la forma: che sia arrotondata, a trancio rettangolare, intrecciata o a mezzaluna è un elemento estetico apprezzato da tre italiani su 10 (29%). Poco più indietro nel gradimento troviamo il colore (26%) e la dimensione (25%). “È un dato di fatto che non si mangia solo attraverso il gusto, ma anche gli altri sensi hanno una loro importanza ed in particolare la vista – afferma Paola Medde, psicologa dei comportamenti alimentari – basti pensare che nel nostro cervello il 50% delle cellule sono direttamente o indirettamente coinvolte nella visione. Gli alimenti arrotondati vengono associati a un’esperienza piacevole, di coccola e di morbidezza, mentre quelli spigolosi, vengono associati ad esperienze energizzanti, di forza e dinamismo”.
Mordere una merendina appena scartata è sicuramente la modalità di consumo più frequente (60%), ma c’è anche chi la divide in due prima di consumarla (20%) o chi la apprezza maggiormente nel latte o nel succo (15%). Ci sono poi quelli, anche se sono una minoranza (5%), che preferisce consumare prima la farcitura e poi il resto. In occasione del 70esimo compleanno delle merendine italiane, Unionfood ha scelto tre prodotti della merenda riconoscibili per il loro “food design”. Parliamo della storica Kinder Brioss, un pan di Spagna a trancino con le righe sulla superficie e un doppio strato di crema, ideale per l’inzuppo in ogni tipo di tazza – anche la più stretta. Altro prodotto reso celebre dalla sua estetica sono i flauti al latte: l’inconfondibile forma che ricrea un filoncino di pane con farcitura di crema al latte è un modo per riproporre la merenda fatta in casa di una volta. Infine l’antesignano dei prodotti da forno dolci monodose: il Buondì Motta. All’inizio il prodotto si chiamava Mottino, a seguire venne cambiato il nome in Buondì proprio per evocare il momento della giornata per cui era stato creato: la colazione. La sua caratteristica distintiva è proprio la forma arrotondata che rimanda a un piccolo panettone.