Ferrero: con Save the children in aiuto di 2.200 bambini ivoriani nel 2022
Ferrero: con Save the children in aiuto di 2.200 bambini ivoriani nel 2022Milano, 4 ott. (askanews) – Oltre 11.000 beneficiari diretti di cui oltre 2.200 bambini, 61 scuole costruite o rinnovate che hanno consentito l’iscrizione di circa 2mila bambini non scolarizzati tra i 9 e i 14 anni. E ancora oltre 10.000 persone formate per la tutela dei diritti dei minori e 65 comitati istituiti per la loro protezione. Dietro questi numeri ci sono gli obiettivi raggiunti nel secondo anno della partnership tra Ferrero e Save the Children, rinnovata ed estesa nel 2021 per cinque anni. Il gruppo alimentare di Alba ne ha parlato in occasione della sua partecipazione al Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano presso l’Università Bocconi, insieme al suo partner strategico Save the Children. L’11esima edizione del Salone, è stata l’occasione, infatti, per presentare il Cocoa charter progress report annuale, il documento che rappresenta i progressi e gli sforzi volti a un approvvigionamento sostenibile nella filiera del cacao.
La Carta del cacao – di cui il progress report registra l’avanzamento – è strutturata attorno a quattro pilastri chiave: sostenibilità dei mezzi di sussistenza, diritti umani e pratiche sociali, protezione dell’ambiente e trasparenza dei fornitori. Al suo interno è contenuta anche la partnership strategica con Save the Children, proiettata sull’arco temporale di cinque anni, che ha l’obiettivo di agire lungo quattro direttrici: la protezione dei bambini, lo sviluppo delle comunità, l’accesso alla scolarizzazione e l’empowerment di ragazzi e adolescenti. In base a essi la collaborazione prevede di raggiungere 65 comunità nella regione ivoriana di Haut-Sassandra e coinvolgere direttamente 37.000 beneficiari diretti, di cui 15.000 bambini, e 90.000 beneficiari indiretti, di cui oltre il 50% bambini e che contribuirà al piano d’azione nazionale contro il lavoro minorile della Costa d’Avorio. In base ai dati riportati nel progress report della Carta del cacao, invece, nell’ultimo anno (2021/2022) sono state acquistate 224.000 tonnellate di cacao. Il 100% del cacao Ferrero è acquistato tramite riconosciuti schemi di certificazione e standard di sostenibilità indipendenti come Rainforest alliance, Cocoa horizon, Fairtrade o altri. Il 96% del cacao è tracciabile a livello di azienda agricola tramite Gps (88% tramite mappatura poligonale). Ferrero ha monitorato con mappatura poligonale oltre 182.000 coltivatori di cacao e ha anche coperto 470.000 ettari di terreni agricoli con valutazione del rischio di deforestazione per garantire che il cacao non provenisse da aree protette. Inoltre il 99% dei gruppi di coltivatori è coperto dal Child labour monitoring and remediation system, uno strumento per avere visibilità e agire sui potenziali problemi che riguardano i bambini nella filiera di approvvigionamento. Ha inoltre contribuito a costruire o rinnovare 24 scuole solo nell’ultimo anno (103 in totale) e a istituire 1.536 gruppi di Village saving and loans associations per lo più guidati da donne.
Sul fronte della lotta alla deforestazione, 143.000 ettari sono stati dedicati all’agroforestazione e solo nell’ultimo anno sono state distribuite 1,7 milioni di piantine di cacao (7,3 milioni in totale). A circa 64.000 coltivatori di cacao è stato poi fornito un coaching individuale relativamente alle tecniche di pianificazione agricola e di business, con 40.000 coltivatori supportati con Piani di sviluppo agricolo individuali a lungo termine. In totale 198.000 coltivatori hanno preso parte al programma di sostenibilità Ferrero Farming Values. “Dal 2010 Ferrero ha deciso di sostenere i progetti di Save the children, in particolare quelli a supporto dei bambini che vivono nelle comunità all’interno delle filiere agricole in Ghana e Costa d’Avorio, dove il gruppo si approvvigiona di cacao – ha commentato Giancarla Pancione, direttrice marketing e fundraising di Save the Children – Solo essendo consapevoli di quanto sia fondamentale aumentare gli sforzi per affrontare le cause alle radici del lavoro minorile, proteggere i bambini, assicurare l’accesso all’istruzione e garantire loro un futuro, si potrà realizzare un cambiamento reale e duraturo nelle loro vite. È in questa direzione che va il progetto sviluppato con Ferrero, nel quale lavoriamo con un approccio integrato e olistico, volto a realizzare un’azione su più dimensioni, e che auspichiamo possa essere un esempio da replicare”.