Vino, Franciacorta: colore Rosé sarà determinato con metodo scientifico
Vino, Franciacorta: colore Rosé sarà determinato con metodo scientificoMilano, 9 ott. (askanews) – “Introduciamo nel Disciplinare la determinazione del colore dei vini rosati attraverso un metodo scientifico. Noi non determineremo un colore unico, ma un recinto all’interno del quale il Franciacorta può essere definito ‘Rosé’: è chiaro che continueremo ad avere quello più rosso, quello più giallo o quello un po’ più arancione, perché dipende dai vigneti, dall’annata e dallo stile di ogni azienda. Ci sono e ci saranno delle differenze che sono sicuramente un valore, ma poter determinare il colore con un metodo oggettivo è sicuramente una possibilità importante”. Lo ha annunciato oggi il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, nel corso di un incontro dedicato alle modifiche al Disciplinare di produzione della Denominazione che si è tenuto nell’ambito degli eventi della “Milano Wine Week”.
“Fino ad oggi la correttezza del colore veniva stabilito dalla Commissione degustazione guardando il bicchiere, ma dato che l’interpretazione dell’uomo è per definizione soggetta ad errore, poteva succedere che i degustatori non fossero d’accordo tra loro e si apriva una discussione” ha ricordato Brescianini, sottolineando che “ci stiamo lavorando da 15 anni, da quando Davide Camoni (direttore del laboratorio di Enoconsulting, ndr) ci propose di utilizzare questo sistema che poi è diventato anche il metodo ufficiale OIV. Oggi, dopo un lungo e faticoso percorso, è un fatto – ha concluso – e io credo che servirà non solo a noi ma a tutto il mondo del vino e sono convinto che nei prossimi anni sarà utilizzato da tante altre Denominazioni”. Il responsabile Ricerca e sviluppo del Consorzio Franciacorta, Flavio Serina, ha evidenziato che ci sono voluti due anni e mezzo per l’approvazione definitiva da parte della Commissione nazionale della “determinazione delle caratteristiche cromatiche secondo il metodo ‘CIELab’”, precisando che “si è intervenuti sulla colorazione minima del vino, mentre rimane alla Commissione la decisione su quella massima”.
L’altra modifica importante apportata al Disciplinare riguarda le norme per la viticoltura ed è dovuta al cambiamento climatico. Infatti, su richiesta del Consorzio, viene tolto il divieto di impiantare i vigneti in “tutte le zone e le aree situate ad una altitudine superiore a 550 metri slm perché non idonee alla corretta maturazione delle uve”.