Unifol: nella grande distribuzione caos tra oli extravergini e condimenti
Unifol: nella grande distribuzione caos tra oli extravergini e condimentiMilano, 18 ott. (askanews) – Dopo la preoccupazione per i prezzi e l’annata con rese contenute, l’Unione italiana delle famiglie olearie punta il dito contro la concorrenza “sleale” dei condimenti. In molti scaffali della grande distribuzione, lamenta in una nota Unifol, condimenti a base di oli vegetali e di oli extravergini di oliva arricchiti con qualche aroma vengono posizionati insieme agli oli extravergine di oliva, con il rischio di confondere i consumatori, attirati da prezzi molto convenienti.
“Sono sempre più numerosi i punti vendita dove la tutela del valore degli extra vergini sta venendo meno – afferma il presidente Giuseppe Vacca, in rappresentanza dell’associazione – Una strategia che rischia di sacrificare un prodotto nobile e prezioso alleato della salute in nome del marketing e che rappresenta un passo indietro nella trasparenza a favore dei consumatori. Mettere sullo stesso piano prodotti frutto della raffinazione chimica con un prodotto figlio della spremitura di olive è infatti fuorviante”. “La preoccupazione delle nostre aziende è che, in nome di guadagni facili, si giochi sulla poca chiarezza nei confronti dei consumatori e si presenti poi il conto ai produttori italiani onesti” aggiunge Vacca, nel sottolineare che l’associazione ha già sensibilizzato gli organi istituzionali di controllo, sul rischio di confusione ai danni dell’intero settore.
“L’olio extravergine di oliva – sottolinea Zefferino Monini, Ceo dell’omonimo marchio spoletino – sta attraversando un momento particolarmente delicato con i prezzi allo scaffale in forte aumento per la siccità che in Italia e nel bacino del mediterraneo ha colpito l’olivo nelle fasi di crescita più delicate, riducendo drasticamente le quantità di olive prodotte e aumentando i costi di produzione e di raccolta”.