Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belle
Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belleMilano, 21 ott. (askanews) – “L’andamento stagionale è stato davvero imprevedibile e i nostri viticoltori hanno dovuto fronteggiare molte complessità, dimostrando ancora una volta grande competenza e determinazione: la primavera, infatti, è stata caratterizzata da pochissime piogge, mentre giugno ha presentato un clima fresco con qualche evento piovoso che ha portato ad un iniziale rischio di sviluppo delle malattie della vite. A luglio e agosto le temperature si sono alzate notevolmente e purtroppo abbiamo risentito notevolmente della scarsità delle precipitazioni, ma le piogge di fine agosto sono state provvidenziali, riportando l’equilibrio che auspicavamo. I bellissimi e soleggiati mesi di settembre e inizio ottobre hanno fatto il resto, permettendoci di raccogliere uve davvero belle e di altissimo livello qualitativo. Nel bicchiere ci aspettiamo dunque vini davvero interessanti, di spiccata personalità e altamente rappresentativi del nostro territorio”. Questo, in sintesi, il punto sulla vendemmia e l’annata 2023 tracciato dal presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario, che segnala tuttavia un calo medio delle rese pari al 30% dovuto in larga parte agli eventi siccitosi e ai “temporali grandiniferi” registrati nei mesi passati.
“Sicuramente questo dato ci deve ricordare che il cambiamento climatico è ormai una realtà oggettiva che va affrontata con strumenti all’altezza della situazione” spiega il presidente, aggiungendo che “la natura sta cambiando rapidamente e da parte nostra è richiesta prontezza di risposta per salvaguardare al meglio la produzione mantenendo gli elevati standard qualitativi di oggi. Sicuramente – ha concluso Maccario – a tal fine sarà fondamentale il supporto delle Istituzioni in modo da permettere ai produttori di apportare tutte le necessarie innovazioni anche tecnologiche per far fronte all’emergenza idrica di questi anni e per affrontare le problematiche legate al calo delle produzioni”. Il Consorzio, nato nel 1946, conta oggi poco più di 400 aziende associate e 13 Denominazione tutelate: quattro Docg e nove Doc.