Bonaccini a M5s e Terzo Polo: senza Pd non c’è alternativa al centrodestra
Bonaccini a M5s e Terzo Polo: senza Pd non c’è alternativa al centrodestraRoma, 23 feb. (askanews) – “Il voto nel Lazio e in Lombardia ha dimostrato, in quella sconfitta netta, che senza il Partito democratico non ci può essere l’alternativa di centro-sinistra a questa destra, questo se lo devono mettere in testa i 5 Stelle e il Terzo Polo, lo si vede nelle dimensioni”. Così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, a Tg1 mattina su RaiUno.
“Adesso non abbiamo l’assillo delle alleanze, perché la prima elezione che in cui può votare tutto il corpo elettorale è tra poco più di un anno con le europee, dove si vota con il proporzionale puro. Questo ci avvantaggia ad avere un po’ di tempo per provare intanto a rigenerare il Partito democratico, io voglio che si riscopra la vocazione maggioritaria, che è il contrario della autosufficienza, perché si è visto alle ultime elezioni: andare da soli si perde nettamente, la destra ha due terzi dei parlamentari nonostante il voto reali dei cittadini l’aveva premiata con poco più del 40%”, ha spiegato.
“Quindi alleanze sì, ma non per battere gli avversari perché la gente se ne accorge e ti punisce ma con un programma condiviso. Le alleanze si fanno sui programmi: la proposta che ho fatto è di lavorare su singoli temi per fare battaglie comuni: il governo sta tagliando sulla sanità pubblica e Terzo Polo e 5 Stelle hanno detto entrambi che è un errore, proviamo insieme almeno in Parlamento e nel Paese a partire da lì e poi vedremo cosa può succedere”, ha aggiunto Bonaccini.
Quanto all’ipotesi di una nuova scissione nel Pd, Bonaccini ha detto: “Spero proprio di no, anche se nella vita non c’è certezza mai di nulla, di scissione ne abbiamo avute fin troppe e non è che ci abbiano portato benissimo”. “Elly Schlein è rientrata nel partito dopo tantissimi anni e l’ho apprezzato anche perché spero che la seguano in tanti. Quella volontà di rientrare da parte di chi era esterno dimostra che forse c’è una nuova vitalità nel partito, per cui io mi auguro davvero che di scissioni non si parli mai più e soprattutto che rendiamo il Partito Democratico un partito più aperto, più accogliente e soprattutto più attrattivo”, ha aggiunto.