Alla scoperta della Sardegna del Nord, gli itinerari cicloturistici
Alla scoperta della Sardegna del Nord, gli itinerari cicloturisticiAlghero, 2 nov. (askanews) – Obiettivo: fare rete, ma soprattutto far conoscere luoghi inesplorati della bellissima Sardegna Nord ovest. È questo l’intento della Rete Metropolitana Nord Sardegna, un ente pubblico a metà tra un Comune e una Provincia, che mette insieme le forze e le ricchezze di otto Comuni di questa area dell’Isola. La Rete sta puntando molto sui percorsi di cicloturismo: cinquantasei km di tracciati per una mobilità sostenibile, costituita da una serie di strade sterrate e asfaltate con scarsa (o zero) frequentazione d’auto, e che consentirà di collegare tutto il territorio, da Alghero a Valledoria.
Gianfranco Mariano, Responsabile comunicazione e marketing territoriale della Rete Metropolitana Nord Sardegna spiega: “La Rete Metropolitana è un’unione di comuni, che ha messo insieme 8 comuni che vanno da Alghero a Valledoria. La cosa che vorremmo passasse – sottolinea – è la diversità che esiste tra questi comuni e quindi le emozioni che possono essere trasmesse. Questa è la cosa più importante a cui teniamo”. I percorsi in bici permettono di godere di paesaggi unici, immergendosi nella natura, apprezzare le vaste distese di vigneti e uliveti, fra filari di eucaliptus e macchia mediterranea. Tracciati che invitano a sostare all’Argentiera, famoso borgo minerario, fino a Porto Torres, dove è possibile visitare l’area archeologica “Turris Libisonis”, anche soprannominata la piccola Pompei sarda. Altro percorso interessante è quello che da Alghero giunge fino al Lago di Baratz, unico lago naturale di tutta l’Isola, la cui formazione risale a circa 10 milioni di anni fa in seguito a una glaciazione. Altra tappa interessante è quella al sito archeologico di Monte D’Accoddi, nel territorio del comune di Sassari. Un luogo affascinante, dove si trova un tempio preistorico, all’interno del quale è stato scoperto un secondo tempio. Si tratta di un monumento unico nel bacino del Mediterraneo, massima espressione sacra della civiltà prenuragica.
Un terzo percorso che proponiamo è quello lungo la Riviera del Corallo, lungo i fortini risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, fino al Parco Naturale di Porto Conte, dove è possibile visitare (e mangiare) il Rifugio di Mare, una ex batteria militare costruita fra le due guerre, esattamente a Punta Giglio. Una falesia a picco sul mare e, intorno, i profumi del Mediterraneo. Lo sguardo verso il futuro della Rete Metropolitana Nord Sardegna è l’allargamento ad altri 58 comuni del nord-ovest, occasione per moltiplicare ancor di più la varietà della proposta. Di Serena Sartini Foto di Brigitte Grassotti