Bper Banca e Cia a sostegno aziende agricole colpite alluvioni
Bper Banca e Cia a sostegno aziende agricole colpite alluvioniRoma, 6 nov. (askanews) – BPER Banca e Cia-Agricoltori Italiani hanno firmato un accordo che consente agli agricoltori dell’Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni di far fronte alle necessità finanziarie immediate, grazie a un prestito a zero interessi e zero spese. L’intesa è stata sottoscritta oggi, presso la sede di Cia Cesena, dal responsabile del Servizio Agri Banking di BPER Banca, Oliviero Giacomo Falconi, e dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini.
L’intesa sostiene le aziende colpite dalle piogge alluvionali che si sono verificate nei territori delle provincie di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e di Rimini nel corso del 2023 e che hanno compromesso l’attività e le rese produttive aziendali. Il protocollo dà modo a Cia di “consegnare” alle aziende agricole, danneggiate dall’alluvione, i fondi raccolti con la campagna nazionale promossa per l’emergenza, plafond a copertura degli interessi e dei costi a carico dei richiedenti, in favore delle aziende associate. Da parte sua, la banca rinuncia alla propria redditività nell’operazione di finanziamento applicando condizioni di favore limitate alla copertura dei propri costi. Grazie al contributo in quota interessi e spese coperte dallo stanziamento di Cia, l’accordo consente quindi alle imprese associate di accedere a finanziamenti a tasso zero e a zero spese da parte di BPER Banca. I prestiti, con finalità-liquidità oppure investimento, potranno avere una durata fissa di 24 o 36 mesi e un importo compreso tra i 15 e i 30mila euro.
“Gli effetti dell’alluvione che a maggio ha colpito l’Emilia-Romagna sono tutt’altro che archiviati – commenta Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani – I problemi enormi che stiamo ancora affrontando esprimono l’eccezionalità della catastrofe che si è abbattuta su una comunità, un territorio e i suoi settori produttivi come, in primo luogo, l’agricoltura che in una terra di primati nel settore è, oggi, alle prese con una crisi senza precedenti. Basti pensare al comparto ortofrutticolo che sta vivendo un calo produttivo oltre il 60% e con picchi fino al 90%”.