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Pomodoro, produzione -20% nel Sud Sardegna ma qualità eccellente

Pomodoro, produzione -20% nel Sud Sardegna ma qualità eccellenteRoma, 7 nov. (askanews) – Una produzione in calo, fino al 20% nel Sud Sardegna, rispetto all’annata precedente, ma una qualità del prodotto eccellente, che porta buone rese sia dal punto di vista dei trasformati che per i prezzi. La stagione del pomodoro in Sardegna ha visto un calo delle quantità di prodotto e una crescita di qualità e remunerazione, grazie soprattutto a buoni pagamenti da parte dell’unica azienda che trasforma nell’isola il prodotto per la grande distribuzione, la Casar.

A fare il punto è Giuseppe Onnis, produttore di Samassi e dirigente Coldiretti: “è stata una buona stagione per la qualità del nostro pomodoro, che ha dato una buona remunerazione grazie soprattutto all’intervento aggiuntivo, rispetto al prezzo pattuito a inizio campagna, pagato dalla Casar che trasforma il prodotto sardo per immetterlo nei mercati, a fronte di questa buona notizia su qualità e remunerazione che ci ha permesso di chiudere questa stagione. Dall’altra, registriamo il calo della produzione in campo. Una situazione dettata dalle difficoltà climatiche con gli eccessi di calore e i picchi di oltre 45 gradi registrati in estate e le abbondanti piogge cadute dalla scorsa tarda primavera e tutto questo han reso più difficile la stagione a livello quantitativo, andata sotto le aspettative”. A incidere sul fronte aziendale, poi, ci sono stati i problemi economici portati “dagli aumenti dei costi di produzione e le altalene di prezzo – dice Onnis – che ha reso difficoltoso fare programmi a medio-lungo termine e rientrare sui costi”.

“Gli eventi atmosferici avversi hanno influito sulla resa agli agricoltori generando una decisa perdita di quantitativi per ettaro – sottolinea Michel Elias, amministratore unico della Casar – nonostante questo la qualità del prodotto è stata ottima. Purtroppo veniamo da due campagne di aumenti sul fronte delle materie prime come energia elettrica, vetro e latta ma anche trasporti. Questo ha inciso sulle produzioni”. Per quanto concerne le difficoltà in campagna per gli agricoltori “la proprietà Muscas ha integrato il prezzo pattuito a inizio campagna remunerando maggiormente il pomodoro conferito – ricorda – la nostra politica è quella di lavorare insieme all’agricoltore in filiera e per questo abbiamo cercato di trovare un punto d’incontro che accontentasse tutte le parti, cercando di mantenere bassa l’inflazione al punto vendita cosa che avrebbe comportato problemi per i clienti finali”.