Manovra, Cgil-Uil: domani al via sciopero e manifestazioni
Manovra, Cgil-Uil: domani al via sciopero e manifestazioniRoma, 16 nov. (askanews) – Domani, 17 novembre, otto ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. A scioperare, sempre per otto ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale, anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane. I settori dei trasporti, escluso quello aereo, e il personale operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco, sciopereranno dalle ore 9 alle ore 13.
Sarà la prima tappa della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil: cinque giornate con scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale, che coinvolgeranno le Regioni del Nord il 24 novembre e quelle del Sud il primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno rispettivamente il 20 e il 27 novembre. Saranno le lavoratrici e i lavoratori di Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise i primi a incrociare le braccia domani insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza, che si asterranno dal lavoro in tutta Italia. Manifestazioni in programma a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma.
Nella Capitale, interverranno dal palco di Piazza del Popolo i segretari generali di Cgil e Uil Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, sei lavoratrici e lavoratori e due studenti. L’appuntamento è per le ore 9.30 e si potrà seguire in diretta sui siti istituzionali, sulle pagine social e sulle piattaforme di Cgil e Uil. La mobilitazione è stata promossa dalle due Confederazioni “per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Adesso basta!”.