Lagarde: spero che banche aumentino anche remunerazione depositi
Lagarde: spero che banche aumentino anche remunerazione depositiRoma, 27 feb. (askanews) – “Mi auguro che, dato che vogliamo che la trasmissione monetaria venga incanalata nell’economia, le banche riflettano i rialzi dei tassi di interesse anche nel modo con cui remunerano i depositi. Perché dovrebbe veramente avvenire”. Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde in una intervista al Times of India concessa nel corso del G20 delle Finanze, che si è svolto tra giovedì e sabato scorso, e i cui contenuti sono stati pubblicati oggi.
La presa di posizione della numero uno della Bce giunge dopo che due settimane fa la divisione di Vigilanza della Banca d’Italia aveva emanato un richiamo agli istituti di credito, che metteva nel mirino le modifiche unilaterali alle condizioni dei conti correnti e guardava anche agli interessi praticati sui depositi.
Bankitalia ricordava che la fase di normalizzazione della politica monetaria della Bce fa seguito a un lungo periodo di tassi di interesse straordinariamente bassi o negativi che avevano già spinto alcune banche ad azzerare la remunerazione dei depositi e ad aumentarne gli oneri a carico dei clienti. “Con l’aumento dei tassi di interesse oggi in corso, tali intermediari sono stati sollecitati a rivedere le condizioni in senso favorevole ai clienti. Alcune banche stanno procedendo in tale direzione”, recita un documento del Dipartimento tutela della clientela ed educazione finanziaria servizio vigilanza sul comportamento degli intermediari, pubblicato lo scorso 15 febbraio.
Sul quadro generale della stretta di politica monetaria e dei rialzi ai tassi decisi dalla Bce, Lagarde ribadisce il messaggio che il Consiglio direttivo ripete da settimane. Afferma di vedere “tutte le ragioni per ritenere che opereremo un altro rialzo da 50 punti base” sui tassi di interesse a marzo. E che successivamente “valuteremo: dipenderemo dei dati. Opereremo altri rialzi se necessario riportare l’inflazione al nostro target del 2% in maniera tempestiva. Ci vorrà quello che ci vorrà – spiega -. Quello che so è che riporteremo l’inflazione al 2%. E non vogliamo solo che torni al 2%, ma che ci resti in maniera sostenibile”.