Manovra, Ue: Italia non pienamente in linea con raccomandazioni
Manovra, Ue: Italia non pienamente in linea con raccomandazioniRoma, 21 nov. (askanews) – L’Italia, assieme alla Germania e altri sette paesi dell’Unione Europea ha presentato un progetto di bilancio per il prossimo anno che appare “non pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio europeo”. E’ il parere pubblicato dalla Commissione europea all’avvio del ciclo del semestre di coordinamento sulle politiche di bilancio per il 2024.
L’Italia – assieme a Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Portogallo e Slovacchia – nella categoria intermedia dei paesi non pienamente in linea con le raccomandazioni di bilancio, mentre altri 7 Stati – Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Irlanda, Slovenia Lituania – risultano virtualmente già “promossi”, dato che secondo la Commissione i progetti di Bilancio che hanno presentato sono in linea con le raccomandazioni. All’opposto per altri quattro Stati – Belgio, Finlandia, Francia e Croazia – secondo Bruxelles i piani di bilancio “non sono in linea con le raccomandazioni”.
Guardando all’Italia, la Commissione “prevede che il disavanzo di bilancio nominale dell’Italia sarà al 4,4% del Pil nel 2024, al di sopra del valore di riferimento del Trattato pari al 3% del Pil, e il rapporto debito pubblico/Pil al 140,6% nel 2024, al di sopra del valore di riferimento del trattato del 60% del Pil, ma – nota la Commissione – 6,5 punti percentuali al di sotto del rapporto debito-Pil di fine 2021”. “Come annunciato nella comunicazione sul semestre europeo 2023, la Commissione – ricorda il parere nel paragrafo 5 – proporrà al Consiglio di avviare procedure per disavanzo eccessivo basate sul disavanzo nella primavera del 2024 sulla base dei dati di risultato per il 2023, in linea con le disposizioni giuridiche esistenti. Gli Stati membri sono stati invitati a tenerne conto nell’esecuzione dei bilanci 2023 e nella preparazione dei documenti programmatici di bilancio per il 2024”.
C’è da aspettarsi, quindi, nella prossima primavera, che la Commissione chieda l’apertura delle procedure per deficit eccessivo per l’Italia e per tutti gli altri paesi (almeno altri otto) che superano il valore di riferimento del 3% rispetto al Pil.