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Aerospazio in Italia conta 300 imprese e fattura 4 miliardi di euro

Aerospazio in Italia conta 300 imprese e fattura 4 miliardi di euroRoma, 29 nov. (askanews) – Secondo i dati dello Space Economy Report di Euroconsult l’Economia dello Spazio – a livello mondiale – si attesta sui 464 miliardi di dollari (2022). Il mercato spaziale globale si stima che raggiungerà oltre i 737 miliardi di dollari entro un decennio. L’Italia può contare su una struttura di base di circa 300 imprese con un fatturato annuo che supera i 4 miliardi di euro.

L’Economia del Mare, secondo i dati dell’XI Rapporto Nazionale di Unioncamere, contribuisce in maniera significativa alla formazione del PIL per un valore aggiunto prodotto pari a 52,4 miliardi di euro, che hanno attivato altri 90,3 miliardi negli altri settori economici, per un valore aggiunto complessivo che raggiunge i 142,7 miliardi di euro (pari all’8,9% del valore aggiunto prodotto dall’intera economia nazionale), con oltre 913.000 addetti in ben 228.190 imprese. I dati sono emersi al Ministero delle imprese e del Made in Italy durante il Forum: “Space&Blue. Economia dello Spazio e del Mare: interconnessioni Made in Italy”. I lavori, moderati dalla giornalista del TG1 Paola Cervelli, sono stati promossi e introdotti da Roberta Busatto, giornalista specializzata nei due settori, e dal keynote speaker Silvio Rossignoli, esperto aerospaziale e Presidente di Federlazio.

“Sessant’anni dopo l’avvio delle prime attività spaziali in Italia – ha affermato Silvio Rossignoli secondo quanto riporta una nota – abbiamo l’occasione, data dalle capacità di ricerca del CNR, dall’impegno della Marina Militare, della Fondazione Leonardo e delle altre realtà industriali coinvolte, di avviare una nuova fase economica per il nostro Paese, con l’avvio di nuove modalità di utilizzo delle risorse sottomarine. Una nuova economia che si inserisce a pieno titolo nel più ampio ambito di congiunzione tra Spazio e Mare”. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Come Mimit siamo al lavoro su tre collegati alla legge di bilancio, di cui uno dedicato alla Blue Economy, uno alla Space Economy e uno sulle nuove tecnologie abilitanti. Guardiamo con grande attenzione alla cantieristica, alla robotica marina, alle biotecnologie blu, alle energie rinnovabili marine e allo sviluppo di tecnologie sostenibili per lo sfruttamento di risorse abiotiche marine, perché avranno un ruolo di prim’ordine per l’industria”.

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare: “Riunirò il Comitato interministeriale per le politiche del mare per definire una bozza di piano strategico. Il nostro Paese può diventare leader. Sono convinto che tanto lo spazio quanto il mare debbano promuovere interconnessioni, perché l’uno è utile all’altro e viceversa. È un nuovo spazio economico assai ampio in cui l’industria italiana può davvero trovare spazio e affermarsi nella leadership”.