Federbio: ok a piano nazionale passo fondamentale per biologico
Federbio: ok a piano nazionale passo fondamentale per biologicoRoma, 7 dic. (askanews) – Grande soddisfazione per il Piano d’azione nazionale sul biologio approvato ieri nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, che rappresenta un passaggio indispensabile per sostenere la transizione ecologica dei sistemi agroalimentari italiani e che dà attuazione all’art. 7 della legge 9 marzo 2022, n. 23 sul biologico. A esprimerla è FederBio, secondo cui il “Piano d’azione individua una strategia per favorire lo sviluppo della produzione e dei consumi di alimenti bio, oltre ad accogliere le proposte fatte dalla Federazione durante i tavoli di lavoro al Masaf”.
“Il Piano rappresenta uno strumento strategico per raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico al 2027, obiettivo fondamentale soprattutto adesso, dopo la bocciatura da parte dell’Europarlamento della riduzione del 50% dell’utilizzo dei pesticidi prevista nella Strategia Farm to Fork – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, P+presidente FederBio – Lo sviluppo dell’agricoltura bio è lo strumento concreto che abbiamo a disposizione per ridurre l’uso delle sostanze chimiche di sintesi in agricoltura”. Tra le misure principali contenute nel Piano, il marchio Made in Italy bio, che valorizza l’origine della materia prima e il ruolo degli agricoltori italiani, le iniziative per il giusto prezzo e la valorizzazione dei distretti biologici, estremamente rilevanti per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia dei territori.
Il Piano sostiene le mense biologiche, l’attività di Ricerca e Innovazione, indispensabile per consolidare il contributo del biologico per la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari. Prevede, inoltre, attività di promozione e comunicazione tese a incrementare i consumi di alimenti biologici. “Fondamentale per la realizzazione del Piano – spiega Federbio – sarà dare piena attuazione a tutte le misure del Piano Strategico Nazionale della PAC in maniera integrata con le principali programmazioni previste per il settore agroalimentare a partire dal PNRR”.