Salame di Varzi, in primi nove mesi 2023 produzione +7,5%
Salame di Varzi, in primi nove mesi 2023 produzione +7,5%Roma, 12 dic. (askanews) – Con 482.004 Kg di prodotto certificato nei primi 9 mesi del 2023, rispetto ai 448.327 Kg del periodo corrispondente nel 2022, il Salame di Varzi registra un aumento del 7,5%. Dato confermato anche dal numero di salami certificati che passa dai 472.905 dei primi 9 mesi del 2022 ai 503.561 nel 2023 con un incremento del 6,5%.
In flessione invece, il formato dell’affettato in vaschetta che, con 271.073 confezioni di prodotto contro le 316.509 dell’anno scorso registra una contrazione del 14%, in linea con l’andamento in calo di questo formato all’interno del comparto della salumeria italiana. Il presidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi, Fabio Bergonzi, spiega: “siamo estremamente orgogliosi della continua crescita del Salame di Varzi che, in controtendenza con l’andamento negativo della produzione e vendita della maggior parte della salumeria italiana, registra un incremento del 7,5%”.
Per quello che riguarda, invece, il calo dell’affettato “il formato in vaschetta registra una contrazione – precisa Bergonzi – dovuta al fatto che con l’aumento dei prezzi e dell’inflazione, il prezzo/Kg del prodotto risulta molto più conveniente nel formato intero che nella vaschetta. Inoltre, passata l’emergenza pandemica, è venuta anche meno l’esigenza di fare grandi scorte del prodotto in questo formato”. “Si tratta, quindi – conclude – di una battuta d’arresto non preoccupante perché siamo comunque a livelli superiori al pre-Covid: 271mila confezioni nel 2023 contro le 168mila del 2019”.