Nelle guide enologiche 2023 i vini altoatesini al top per 419 volte
Nelle guide enologiche 2023 i vini altoatesini al top per 419 volteMilano, 13 dic. (askanews) – Le dodici, principali, guide enologiche italiane pubblicate nel 2023 hanno assegnato il loro massimo punteggio a ben 259 diversi vini di 85 produttori dell’Alto Adige, per un totale di 419 volte. Oltre la metà è andata a vini bianchi, un terzo ai vini rossi e il rimanente suddiviso tra vini dolci e spumanti. “Si tratta di numeri che già da soli mostrano la grande considerazione di cui gode la nostra viticoltura e come i produttori abbiano ormai abbracciato l’impegno per ottenere una qualità senza compromessi” ha commentato soddisfatto il presidente del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler, sottolineando che “è notevole che, quest’anno, gli spumanti siano stati premiati non solo dalle riviste specializzate, ma che abbiano ricevuto il punteggio massimo anche dalle guide enologiche più generaliste”.
I vini ottenuti da uve Schiava, la varietà autoctona più importante della provincia di Bolzano, hanno ottenuto il punteggio massimo per ben 26 volte. Insieme al Pinot Nero, tradizionalmente molto rappresentato, la Schiava è quindi il vitigno più premiato, mentre al terzo e quarto posto seguono Chardonnay (22 punteggi massimi) e Pinot Bianco e Sauvignon (20 ciascuno). La sesta posizione è conquistata dal Lagrein (18), il secondo vitigno autoctono altoatesino, e la settima dal Gewurztraminer (17). Per quanto riguarda i singoli vini, il “2021 Lagrein Riserva Taber” della Cantina Bozen, con il punteggio massimo in sette guide enologiche, è il vino più premiato di quest’anno. Seguono, con sei punteggi massimi a testa, il “2020 Pinot Nero Riserva Trattmann” della Cantina Girlan, il “2020 Sauvignon Riserva Renaissance” del Gump Hof-Markus Prackwieser, e il “2021 Gewurztraminer Nussbaumer” della Cantina Tramin. Sei etichette sono state premiate con il punteggio massimo da cinque guide enologiche: si tratta del “2021 Pinot Bianco Sirmian” di Nals Margreid, del “2017 Santa Maddalena classico Der Pfannenstiel” di Pfannenstielhof, del “2018 Appius” della Cantina Produttori San Michele Appiano, del “2021 Terlano Sauvignon Quarz” della Cantina Terlano, del “2020 Chardonnay Riserva Troy” della Cantina Tramin nonché del “2016 Gewürztraminer vendemmia tardiva Epokale” sempre della Cantina Tramin.
Sempre secondo l’analisi realizzata dal Consorzio, guardando il numero di punteggi massimi, in testa alla classifica dei produttori altoatesini di quest’anno c’è la Cantina Terlano con 23 massimi riconoscimenti, seguita da Cantina Tramin con 21, dalle Cantina Girlan e Cantina Produttori San Michele Appiano con 17, da Elena Walch con 16 e da Cantina Kurtatsch con 15. Nove diversi vini con il punteggio massimo è invece il risultato che possono vantare la Cantina Valle Isarco e la Cantina Girlan, seguite da Elena Walch con 8, e da Cantina Kurtatsch, Cantina Merano, Cantina Produttori San Michele Appiano e Cantina Terlano con 7.