La Bce conferma i tassi (e taglia le stime dell’inflazione) ma annuncia un taglio dello stock di titoli
La Bce conferma i tassi (e taglia le stime dell’inflazione) ma annuncia un taglio dello stock di titoliRoma, 14 dic. (askanews) – La Banca centrale europea ha confermato i livelli di tutti i tassi ufficiali per l’area euro. La decisione giunge al termine del Consiglio direttivo ed è in linea con le attese di mercati e analisti. A sorpresa, ha invece da subito preannunciato che dalla seconda metà del 2024 intende avviare una manovra di progressiva riduzione delle consistenze di titoli, prevalentemente pubblici, accumulati sul piano anticrisi Covid Pepp, mentre una manovra in tal senso è già in corso sul programma App.
Finora la Bce aveva sempre riaffermato che intendeva rinnovare l’integralità dei titoli in portafoglio sul Pepp fino a fine 2024. Ora, invece, dice che intende ridurre gli stock mediamente per 7,5 miliardi di euro al mese nel secondo semestre e che metterà fine ai rinnovi di bond da fine 2024. Intanto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta quindi al 4,50%, il tasso sui depositi resta al 4% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75%.
L’inflazione nell’eurozona ha mostrato continue attenuazioni e ora, al 2,4% a novembre dista meno di mezzo punto percentuale dall’obiettivo ufficiale dell’istituzione (2% simmetrico). La Bce afferma di attendersi una momentanea risalita nei mesi a venire. Al tempo stesso i tecnici dell’istituzione hanno rivisto al ribasso le previsioni di inflazione per l’area valutaria: al 5,4% quest’anno, al 2,75 sul 2024 e al 2,15 sul 2025.
I tecnici della Bce hanno rivisto al ribasso le previsioni di inflazione per l’area euro, stimano ora una media del 5,4% quest’anno, un 2,7% nel 2024 e 2,1% nel 2025 e poi un ulteriore calo all’1,9% nel 2026. Per l’inflazione di fondo (al netto di energia, alimentari ed altre voci) i tecnici della Bce stimano 5% quest’anno, 2,7% nel 2024, 2,3% del 2025 e 2,1% del 2026. Le nuove previsioni sono state riferite contestualmente alle decisioni del Consiglio direttivo. Lo scorso settembre la Bce aveva ritoccato al rialzo la previsione di inflazione di quest’anno al 5,6%, al ribasso al 3,2% quella sul 2024 e aveva limato l’attesa sul 2025 al 2,1%.
I tecnici della Bce hanno rivisto al ribasso anche le previsioni di crescita economica dell’area euro per quest’anno, allo 0,6%, e per il prossimo, allo 0,8%, mentre hanno confermato al +1,5% l’attesa di crescita del Pil dell’area sul 2025, indicando lo stesso livello anche sul 2026. Lo scorso settembre la Bce aveva rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’area euro allo 0,7% su quest’anno, al +1% sul 2024 e al +1,5% sul 2025.