Società, le parole che hanno definito il mondo nel 2023
Società, le parole che hanno definito il mondo nel 2023Roma, 21 dic. (askanews) – Il 2023 è stato un anno pieno di avvenimenti, le cui implicazioni si sono spesso avvertite anche a livello internazionale: dall’inflazione al peggioramento dell’emergenza climatica all’escalation dei conflitti geopolitici internazionali. Sono stati però anche mesi colmi di innovazioni tecnologiche e nuovi trend, tra la popolarizzazione dell’intelligenza artificiale e il fenomeno “Barbenheimer”.
Questi, informa una nota, sono solo alcuni degli elementi i che hanno caratterizzato il panorama di quest’anno, ciascuno accompagnato da termini e espressioni peculiari entrate a far parte del dibattito pubblico; così gli esperti e le esperte di Babbel – la piattaforma per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app – propongono l’annuale retrospettiva linguistica, un viaggio nel tempo attraverso l’analisi di alcune delle parole protagoniste dell’anno trascorso. “Come sempre, il nostro impegno nell’analizzare i mesi passati e nell’elaborare la retrospettiva ha come obiettivo quello di raccogliere i termini che, illustrando fenomeni e eventi di rilievo, siano in grado di restituire un’immagine dei tempi che viviamo”, ha spiegato Sofia Zambelli, linguista e Curriculum Manager di Babbel Live. “Da linguista è poi interessante osservare come la lingua d’uso e lo slang mutino nel tempo, seguendo l’evoluzione del contesto extralinguistico e rivelandone sfumature talvolta inattese e sorprendenti”.
Il clima, l’ambiente e i disastri naturali: un anno da record Luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media mondiale che ha superato, per la prima volta nella Storia, i 17 gradi celsius. Anche gli oceani e i mari hanno vissuto quello che esperti e esperte chiamano un “annus horribilis”: sempre nel mese di luglio, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto la temperatura superficiale di 30 gradi, di 5 punti percentuali sopra la media, mettendo a serio rischio gli equilibri che caratterizzano gli ecosistemi marini. Sono stati molti anche gli eventi catastrofici che hanno interessato le varie parti del mondo, accompagnati da un lessico specifico soggetto a variazioni locali.
Wildfire: letteralmente “fuoco selvaggio”, “fuoco non domato”, questo termine si usa nel mondo anglosassone per descrivere gli incendi, in particolare quelli boschivi; quest’anno, purtroppo, specialmente nei mesi di luglio e agosto, durante i quali molte zone del Mediterraneo, tra cui Grecia e Italia, si sono trovate in fiamme, il termine è stato menzionato molto spesso nei media. Stato di emergenza: nel 2023 sono state protagoniste di gravi alluvioni numerose regioni d’Italia, tra cui Emilia Romagna, Toscana e Marche. L’impatto di tali inondazioni, manifestatesi con una forza senza precedenti, è stato tale da richiedere la dichiarazione, per dodici mesi a partire da agosto, dello “stato di emergenza”. Tale condizione giuridica speciale, invocata in presenza o in imminenza di eventi catastrofici come terremoti, incendi, crisi sanitarie e alluvioni, permette di ricorrere a misure straordinarie al fine di proteggere cittadini e cittadine e riparare eventuali danni. Ciarán: questa la denominazione conferita al ciclone che, nel mese di novembre, si è abbattuto con particolare veemenza su Regno Unito, Francia, Spagna e Italia, con venti che hanno superato i 200 chilometri orari; Ciarán è un nome proprio maschile di origine irlandese, e significa “piccolo buio”, “piccolo oscuro”.
Se il 2022 ha visto l’inizio della guerra in Europa, il 2023 ne ha purtroppo testimoniato la continuazione; in contemporanea, l’escalation del conflitto in Medio Oriente ha innescato reazioni in tutto il mondo. In Italia, dove si è discusso intensamente di diritti civili e sociali, i recenti avvenimenti hanno portato una rinnovata attenzione su questioni cruciali. War fatigue: letteralmente “affaticamento da guerra” o “stanchezza da guerra”, negli ultimi mesi questa espressione ha cominciato ad apparire nei media internazionali in relazione alla guerra in Ucraina – anche nelle varianti “Ukraine war fatigue” e “Ukraine fatigue”. Il riferimento è al progressivo disinteressamento da parte dell’Occidente nei confronti delle sorti dell’Ucraina: a quasi due anni dall’invasione russa molti cittadini e cittadine temono di non poter più contare sull’appoggio promesso. Ceasefire: letteralmente “cessate il fuoco”, questa espressione inglese è stata adottata in tutto il mondo in seguito all’aggravarsi della situazione palestinese nell’autunno del 2023. Chi invoca il “ceasefire” chiede che vengano sospese tutte le attività militari per un determinato periodo di tempo nella zona colpita dal conflitto. Questo provvedimento può essere dichiarato unilateralmente o negoziato tra le parti in conflitto e mira a garantire la pace, almeno in via temporanea. “Mamma, distruggi tutto”: “Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto”: recita così la poesia dell’ attivista peruviana Cristina Torre Càceres divenuta virale a metà novembre in reazione alla notizia della morte della ventiduenne Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Questo assassinio ha marcato il 103esimo femminicidio registrato in Italia nel 2023 e ha spinto attivisti e attiviste, soprattutto donne, a chiedere l’impegno immediato di governo e cittadini nel contrastare questo fenomeno sistemico profondamente radicato nella società. Sono stati molti gli eventi e i fenomeni che hanno attirato l’attenzione della collettività, anche nel 2023. Eccone alcuni, secondo gli esperti e le esperte di Babbel. Deepfake: il 2023 è stato l’anno del boom mediatico dell’intelligenza artificiale, con il lancio di numerosi nuovi strumenti resi accessibili al pubblico e il conseguente diffondersi di una grande quantità di neologismi. Tra questi, il termine “deepfake” ha fatto il giro del web quando hanno cominciato ad apparire online video e immagini sintetici manipolati digitalmente per sostituire in modo convincente le sembianze di una persona con quelle di un’altra. Secondo gli esperti di Babbel, il termine è una parola macedonia che unisce “deep learning” – una tecnica di machine learning con la quale il computer impara a fare ciò che viene naturale all’essere umano – e “fake”, “falso, contraffazione”. Coronation: il 6 maggio 2023, a settant’anni da quella della madre, l’incoronazione di Charles III, Re del Regno Unito e degli altri 14 regni del Commonwealth, è stata in grado di attirare l’attenzione di molti spettatori anche al di fuori dello Stato insulare. Tra gli ospiti dell’Abbazia di Westminster si sono potuti contare i membri di altre famiglie reali d’Europa, leader politici internazionali, attori e pop star, tra cui Katy Perry, Lionel Richie e Nick Cave. Sommergibile: il 18 giugno 2023 si perdevano le tracce del sommergibile Titan con a bordo cinque persone, tra equipaggio e turisti, diretti ad esplorare il relitto del Titanic, a circa quattro chilometri sotto il livello del mare. Nei giorni prima del ritrovamento dei primi resti riconducibili al sottomarino dell’azienda statunitense OceanGate, avvenuto quasi una settimana dopo la sua sparizione, i media del mondo intero ne hanno documentato meticolosamente la ricerca. Nel pieno dell’Antropocene, l’era dominata dall’essere umano, capita che gli animali facciano sentire la propria presenza in maniera inattesa e talvolta scomoda – complice anche, naturalmente, il cambiamento climatico. Granchio blu: ha fatto parlare di sé nei mesi estivi questo piccolo crostaceo originario dell’Atlantico la cui espansione nel Mediterraneo continua a destare molta preoccupazione: definito infatti come una specie aliena invasiva, questo organismo rischia di decimare numerose specie autoctone, mettendo a rischio l’equilibrio dell’ecosistema marino. L’animale prende il nome, com’è facile intuire, dalla sua caratteristica colorazione azzurra, la quale lo rende particolarmente riconoscibile. JJ4, Amarena e Bambotto: le orse JJ4 e Amarena e il cervo Bambotto sono stati protagonisti di alcuni episodi che hanno riacceso le discussioni in merito alla convivenza tra animali selvatici ed essere umano, nonché all’impatto del cambiamento climatico sull’habitat di molte specie. Nell’aprile di quest’anno il plantigrado JJ4, per proteggere i propri cuccioli, ha attaccato e ferito a morte un runner in Trentino-Alto Adige; dopo le proteste dei movimenti ambientalisti ed antispecisti si stanno ancora valutando alcune opzioni alternative all’abbattimento, come il trasferimento in un altro Paese. L’orsa Amarena e il cervo Bambotto, ben conosciuti dalle rispettive comunità locali per la loro docilità, sono stati invece vittime di brutali uccisioni in Abruzzo e Veneto nell’autunno 2023, suscitando lo sgomento di gran parte dell’opinione pubblica. Punaises: di tutt’altra pasta la specie invasiva che sta tormentando la Francia quella delle cimici dei letti. Curiosa l’origine del loro nome francese: secondo gli esperti di Babbel, la parola punaises deriverebbe infatti dal latino putinasius, “che puzza”, a sua volta costituito dall’unione di putere (“puzzare”) e nasus (“naso”). Il riferimento connotativo è all’odore sgradevole spesso associato a questi fastidiosi insetti. Come ogni anno, la retrospettiva linguistica di Babbel ha una sezione dedicata alla pop culture. Se in quella del 2022 spiccavano parole come “corsivo” e “Eurovision”, quest’anno è caratterizzata da riferimenti a cinema e musica leggera internazionale. Barbenheimer e Barbiecore: il 21 luglio 2023 uscivano nelle sale, in contemporanea, i tanto attesi blockbuster “Barbie”, per la regia di Greta Gerwig, e “Oppenheimer” di Christopher Nolan. L’annuncio del lancio in sincrono di queste due pellicole agli antipodi ha dato adito a dibattiti e meme, con molti che si chiedevano se guardarli entrambi subito e, se sì, in quale ordine – e con quale outfit. Il fenomeno ha avuto una risonanza tale da guadagnarsi una denominazione specifica declinata in diversi neologismi sincratici, tra i quali Barbenheimer, Oppenbarbie, Barbieheimer e Boppenheimer. “Barbie”, in particolare, ha portato con sé anche una serie di trend e tendenze, sia online che offline, tra cui l’estetica Barbiecore, che trae ispirazione dai look tra il pop e il kitsch dominati dai toni del rosa shocking e del fucsia caratteristici della leggendaria bambola statunitense. Swifties e la Taylor Tax: il 2023 è stato anche l’anno di debutto dell’”Eras tour” della popstar internazionale Taylor Swift, tanto atteso dai cosiddetti “swifties”, la comunità affiatata di fan della cantautrice. La denominazione è, dal 2017, un marchio registrato: la musicista si è occupata infatti personalmente della questione, assicurando alla sua fandom un particolare status, nonché un’identità nel panorama mediatico, dove Taylor Swift – e ciò che le gira attorno – fa spesso parlare di sé. Ha fatto discutere a tal proposito negli scorsi mesi il costo di alcuni biglietti dei concerti rivenduti a cifre esorbitanti: allo scopo di contrastare questo tipo di speculazione tipica del mercato secondario l’IRS, l’equivalente statunitense dell’agenzia delle entrate, ha proposto la cosiddetta “Taylor Tax”: la mancata dichiarazione dei profitti derivanti dalla rivendita dei biglietti dei concerti potrebbe far incorrere in severi controlli da parte del fisco. O’ Mar For (Mare Fuori): ambientata in un carcere minorile di Napoli, Mare Fuori è stata una delle serie televisive italiane più di successo del 2023, offrendo uno scorcio sulla vita nell’istituto penitenziario minorile e analizzando le molteplici sfaccettature del capoluogo campano e della sua cultura. Il nome della serie è tratto dalla sigla (“O’ Mar For”), cantata in dialetto napoletano da uno dei protagonisti (Edoardo, interpretato da Matteo Paolillo): la canzone, che vanta oltre 45 milioni di ascolti su Spotify, si apre con un’altra espressione ormai entrata nella cultura pop, “Appicc n’ata sigarett…” (“Accendi un’altra sigaretta…”). L’uscita della terza stagione a febbraio e gli aggiornamenti sulle riprese della quarta hanno catturato l’attenzione dei media e conquistato milioni di telespettatori nel 2023. La popolarità della serie è stata tale da aver ispirato anche un musical, attualmente in tour nei principali teatri italiani, e da aver contribuito in maniera significativa alla popolarità di Napoli come meta turistica2.