Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Lavoro, Istat: a novembre +30mila occupati su mese, +520mila su anno

| Redazione StudioNews |

Lavoro, Istat: a novembre +30mila occupati su mese, +520mila su annoRoma, 9 gen. (askanews) – Continua a crescere l’occupazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, gli occupati aumentano di 30mila unità su base mensile e, su base annua, l’incremento è di 520mila unità. Il tasso di occupazione, su base base mensile, è stabile al 61,8%. Gli occupati, in totale, raggiungono quota 23milioni 743mila.

L’occupazione, su base mensile, aumenta (+0,1%) tra le donne (quella maschile rimane sostanzialmente stabile), i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni. Il tasso di occupazione resta invariato al 61,8%. Il numero di occupati, a novembre 2023, supera quello di novembre 2022 del 2,2% (+520mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,3 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Confrontando il trimestre settembre-novembre 2023 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 130mila occupati. “A novembre 2023, prosegue – è il commento dell’Istat – la crescita dell’occupazione che, rispetto al mese precedente, coinvolge solamente i lavoratori dipendenti, saliti a più di 18 milioni 700 mila; con un aumento di 15 mila unità, tornano a crescere anche i dipendenti a termine. Il numero degli occupati – pari a 23milioni 743mila – è in complesso superiore a quello di novembre 2022 di 520 mila unità. Esse corrispondono a un incremento di 551 mila dipendenti permanenti e 26 mila autonomi mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 57 mila unità”.