Roma, polemiche sui bus tra vecchia e nuova giunta capitolina
Roma, polemiche sui bus tra vecchia e nuova giunta capitolinaRoma, 17 gen. (askanews) – Le polemiche tra la vecchia e la nuova giunta capitolina sui meriti delle opere e delle commesse presentate ai romani sono all’ordine del giorno. Oggi il tema sono gli acquisti di nuovi bus, rispetto ai quali M5S e Lista Raggi apostrofano i successori sottolineando che “l’eleganza si vede dai piccoli gesti, ad esempio quello di saper ammettere la verità”.
Il Campidoglio ha comunicato, infatti, che “Romana Diesel, su mandato di Iveco, si è aggiudicata la gara indetta da Atac a giugno 2023 per la fornitura di 411 autobus elettrici, di cui i primi 110 arriveranno entro la fine del 2024. La gara era divisa in tre lotti: 202 autobus da 12 metri per le rimesse di Trastevere, Portonaccio e Tor Sapienza; 194 bus, sempre da 12 metri, per Grottarossa e Tuscolana; 15 autobus da 18 metri destinati all’autorimessa di Grottarossa. Nel frattempo, la giunta capitolina ha approvato lo schema di convenzione per l’affidamento ad Atac dei lavori per la realizzazione, nei suddetti depositi delle opere civili e delle infrastrutture di supporto degli stessi veicoli elettrici. “Dimezzeremo l’età media del parco mezzi di Atac anche grazie a questi oltre 400 bus, completamente elettrici, belli e confortevoli” ha dichiarato contestualmente il sindaco Gualtieri. “Quando ci siamo insediati – ha proseguito – gli autobus prendevano fuoco, i pochi acquistati restavano fermi nei depositi e Atac era sotto procedura di concordato. Oggi Atac è uscita dal concordato ed è già tornata ad investire, con l’assunzione di centinaia di autisti, la messa in circolazione di oltre 200 bus e l’acquisto di oltre 1000 entro il 2026, l’aggiudicazione della più grande gara per l’acquisto di tram in Europa, il rinnovo di decine di km di binari, la riqualificazione e la realizzazione di nuovi depositi, il tutto con l’abbonamento metrebus annuale a soli 50 euro per gli under 19. Se riusciremo ad ottenere un riequilibrio del Fondo Nazionale Trasporti che tenga conto dei numeri reali e del ruolo della Capitale – ha concluso il primo cittadino – potremo completare una vera e propria rivoluzione della mobilità”.
Questa affermazione ha provocato la reazione dei precedenti vertici capitolini, i quali hanno commentato che “sentir dire dall’attuale sindaco Gualtieri che i mezzi acquistati dalla precedente Giunta erano pochi non è elegante, oltre a essere palesemente falso: su un parco di 2000 vetture circa, con Atac sul bordo del fallimento, noi ne abbiamo comprati e messi su strada oltre 900 (tutti con fondi nostri e dell’azienda) sostituendo oltre il 50% della dotazione dell’azienda”. “Abbiamo riportato, inoltre – rivendicano i pentastellati – il parco circolante da circa 1.200 a oltre 1.600 mezzi e abbassato l’età media da 16 anni a 8,5 anni nel 2016-2021. Al contrario, uno dei primi gesti fatti dalla nuova Giunta, invece di concentrarsi su ulteriori acquisti, è stato quello di rimuovere meticolosamente tutti gli adesivi ‘+ bus x Roma’ che contrassegnavano i nuovi autobus, per cancellare immediatamente l’immagine del parco mezzi nuovo che nel frattempo serviva la cittadinanza”. “Come non appare elegante nemmeno omettere che l’acquisto dei bus elettrici, rivendicato oggi da Gualtieri, è stato aperto da noi – hanno aggiunto – insieme alle città di Milano e Napoli, aderendo a un bando ministeriale per l’acquisto di 1000 vetture entro il 2026 e per la connessa elettrificazione delle autorimesse. Tutto questo mentre salvavamo Atac con il concordato preventivo in continuità, chiudendo due bilanci in utile e assumendo nuovi autisti”.
“Un ultimo consiglio di stile – concludono gli ex vertici capitolini – citare il problema dei flambus, chiaramente connesso all’età dei bus circolanti e alla manutenzione degli stessi, mentre stamattina è andato a fuoco un mezzo di Roma Tpl alla stazione Anagnina, non è proprio il massimo. Ma evidentemente l’eleganza non appartiene a questa Giunta, e nemmeno la lungimiranza!”.