Wwf: cerchiamo il dialogo con il movimento degli agricoltori
Wwf: cerchiamo il dialogo con il movimento degli agricoltoriRoma, 14 feb. (askanews) – Il WWF Italia invita ad un “confronto costruttivo” i portavoce e i rappresentanti degli agricoltori, a partire da quelli che domani manifesteranno a Roma: “la nostra sede è aperta – spiega in una nota Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF Italia – pronta per accogliere una delegazione di agricoltori che animano questa protesta, per avviare un dialogo sui temi della sostenibilità ambientale ed economica dell’agricoltura, che solo apparentemente ci vedono su fronti contrapposti”.
Gli agricoltori, che in queste ultime settimane hanno animato la protesta dei trattori in molte città italiane, “hanno molte valide ragioni quando lamentano un trattamento ingiusto e penalizzante lungo la catena delle filiere agroalimentari” e, secondo il Wwf, le responsabilità di questa penalizzazione economica “vanno cercate lungo tutta la filiera, non solo nell’industria e nella grande distribuzione, ma anche tra i vari soggetti intermediari, come i consorzi agrari (oggi controllati per la maggior parte da Coldiretti) o le Organizzazioni dei produttori (OP)”. Rispetto a questi problemi, le concessioni del Governo sulla parziale esenzione IRPEF sul valore catastale dei terreni agricoli “sono una goccia nel mare di problemi che gli agricoltori devono affrontare, spesso senza un adeguato supporto delle associazioni di categoria, compromesse da evidenti conflitti d’interesse”, prosegue l’associazione ambientalista.
Secondo il Wwf, attribuire al Green Deal europeo la responsabilità dei problemi degli agricoltori “è una assurdità, una narrativa fuorviante, alimentata dai soggetti che hanno visto un rischio per i loro profitti negli obiettivi di riduzione dell’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici e antibiotici”. “La transizione ecologica dell’agricoltura non potrà mai essere attuata contro gli agricoltori: al contrario – spiegano gli ambientalisti – è essenziale un loro protagonismo attivo. Ma non è corretto parlare in modo generico di agricoltura al singolare. Non possono essere messi sullo stesso piano gli agricoltori e gli allevatori biologici, che hanno messo al bando le sostanze chimiche di sintesi e gli OGM vecchi o nuovi, con gli agricoltori che praticano una agricoltura avvelenata o gestiscono allevamenti intensivi. Una contrapposizione tra agricoltori e ambientalisti sui temi della transizione ecologica non facilita la comprensione e la risoluzione dei problemi”.