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Business all’Ocse lancia campagna per anticorruzione in agenda Onu

Business all’Ocse lancia campagna per anticorruzione in agenda OnuRoma, 1 mar. (askanews) – Parte da Roma la campagna promossa dal Business all’Ocse, che rappresenta il settore privato con oltre 10 milioni di aziende in oltre 55 Paesi, con lo scopo di divulgare il Manifesto, che promuove di trattare l’anticorruzione come diciottesimo punto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), considerando i comportamenti corruttivi tra le principali cause delle diseguaglianze nel mondo.



È in questo contesto che si è tenuto oggi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, lo “Zero Corruption Forum” del BIAC (Business at OECD), promosso da Autostrade per l’Italia, cui hanno preso parte rappresentanti OCSE, delle Istituzioni italiane, delle università, oltre ai top manager di grandi aziende. In questo contesto appare fondamentale il ruolo del settore privato e, proprio in quest’ottica, nel corso della giornata si sono avvicendate le voci di grandi aziende del panorama internazionale.


La giornata è stata inoltre l’occasione per presentare il Paper “Shaping the values for a sustainable future Education for the fight against corruption”, dedicato alla promozione dell’educazione e della formazione, fattori chiave per assicurare integrità, trasparenza e standard etici all’interno di ogni processo aziendale e istituzionale. All’interno del testo vengono citate e analizzate esperienze concrete del settore pubblico e privato per limitare le opacità derivanti da ogni forma di corruzione. Realizzato dal Comitato Anticorruzione del Business at OECD (BIAC), il documento passa in rassegna gli strumenti essenziali per contrastare i rischi derivanti da pratiche scorrette e illegali aspirando a diventare punto di riferimento per sensibilizzare tutti gli stakeholder chiave ai valori di equità e trasparenza. Obiettivo è anche incentivare norme sociali universali tra i ragazzi per rendere la nuova generazione sempre più consapevole.


Il Comitato anticorruzione di Business at OECD (BIAC) ha riconosciuto questa necessità anche nel suo manifesto anticorruzione – il Manifesto Business at OECD Zero Corruption – lanciato nel novembre 2022. Un documento che stabilisce 10 principi guida per raggiungere l’obiettivo zero corruzione in azioni tangibili, che si basano sulle best practice di organismi internazionali, tra cui, OCSE, G20 e B20. Qui si inserisce uno degli asset della Campagna: il manifesto propone di trattare il contrasto alla corruzione quale obiettivo specifico nell’Agenda SDG 2030 delle Nazioni Unite. Un documento che può essere promosso da organizzazioni pubbliche e private, aziende e rappresentanti del mondo del business, come uno dei principali strumenti per sostenere il 18° SDG “Zero Corruption”.


Tra le aziende e le realtà accademiche che sono state riconosciute e indicate dall’Business all’OCSE come modelli da seguire per integrità e promozione di pratiche corrette per la lotta alla corruzione, Autostrade per l’Italia, Snam, la scuola Sant’Anna di Pisa, l’Università di Roma Tor Vergata e la SNA. Aspi negli anni, si è impegnato a stabilire e diffondere principi di integrità e regole di comportamento chiari e condivisi. I pilastri nella lotta alla corruzione all’interno del Gruppo sono la formazione sul tema a tutto il personale; la promozione di campagne di comunicazione; l’implementazione di un sistema di segnalazioni basato sulla “Speak-up Culture”, che garantisca protezione e riservatezza; un Sistema di Controllo basato sulla valutazione del rischio di corruzione e sull’utilizzo di soluzioni digitali e innovative. Questi strumenti sono fattori abilitanti che supportano il miglioramento dei processi e dei controlli, attraverso l’analisi e la condivisione di dati e delle informazioni. “Ci stiamo impegnando” nella lotta alla corruzione “perché lo riteniamo un fattore abilitante del nostro piano di investimenti, noi abbiamo un programma di grandissimi investimenti, di potenziamento, ammodernamento e trasformazione della sostenibilità della gomma; per poter far questo un elemento fondamentale è esser certi che l’integrità con cui facciamo le cose sia effettivamente perseguita”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a margine del Forum.