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Campus Bio-Medico per i bambini: nasce Centro dedicato all’enuresi

Campus Bio-Medico per i bambini: nasce Centro dedicato all’enuresiRoma, 1 mar. (askanews) – Il 15% dei bambini tra i cinque e i sei anni soffre di enuresi, cioè non controlla la pipì e bagna involontariamente il letto: anche se non si tratta una patologia, può essere causa di problemi psicologici, riducendo l’autostima e limitando la sua vita sociale. Per offrire un punto di riferimento alle famiglie e ai piccoli pazienti che si trovano a dover affrontare questo disagio la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma ha inaugurato il “Centro per la cura del bambino con enuresi e altri disordini minzionali”, un ambulatorio totalmente dedicato a questo problema. Il Centro si innesta nella grande esperienza dell’urologia pediatrica della Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, che ha una casistica tra le più alte in Italia con circa 500 pazienti negli ultimi tre anni e ha pubblicato numerosi lavori scientifici sull’argomento.



Dichiara il professor Pietro Ferrara, direttore dell’Unità di Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e responsabile del Centro per l’Enuresi: “Spesso, poiché le conoscenze che si hanno sul trattamento dell’enuresi sono confuse e poco chiare, le famiglie faticano a trovare un adeguato percorso diagnostico-assistenziale che le accompagni verso la risoluzione del problema. Questo accade nonostante si tratti di un problema più diffuso di quanto si creda: ne soffre circa il 10-15% dei bambini a 5-6 anni, il 6-7% a 9-10 anni, il 3% a 12 anni e l’1% al di sopra dei 15 anni. Per questa ragione abbiamo creato il Centro per l’Enuresi: il nostro compito è quello di aiutare bambini e genitori ad affrontare questa problematica seguendo un percorso quanto più lineare e sereno possibile”. Il percorso di trattamento all’interno del Centro non richiede esami diagnostici prestabiliti ma parte dalla visita specialistica al bambino e da un colloquio con i genitori, che pone particolare attenzione agli aspetti educativi, alle regole alimentari, all’igiene del sonno, alla riabilitazione del pavimento pelvico, etc. Nei casi ritenuti meritevoli di approfondimento diagnostico di primo livello è effettuata un’ecografia vescicale. Nei casi di enuresi non-monosintomatica, cioè che si manifesta anche con perdite di pipì durante il giorno o altri disturbi diurni, può essere organizzata un’uroflussometria o un day hospital con colloquio con uno psicologo, visita urologica, esami delle urine e altri accertamenti clinici e specialistici, decisi al momento della visita iniziale.


Molta importanza è data anche alla dimensione psicologica nel trattamento: con consigli comportamentali si cerca di responsabilizzare i bambini e coinvolgerli nella cura, spiegando loro che non devono sentirsi “diversi”, perché tanti bambini della stessa età vivono la medesima situazione. Parallelamente i genitori sono invitati a non colpevolizzare il bambino né a ridicolizzarlo parlando del problema con estranei o chiedendo consigli a tutti davanti al bambino stesso.