Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Jorit, chi è il Bansky italiano

| Redazione StudioNews |

Jorit, chi è il Bansky italianoRoma, 7 mar. (askanews) – Jorit, al secolo pseudonimo di Ciro Cerullo, è un figlio dell’area flegrea di Napoli, nato a Quarto, a nord ovest di Napoli. Inizia ad essere conosciuto dal 2011 quando le sue opere sono esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, MANN. Nel 2014 espone al PAN di Napoli e, sempre nello stesso anno, a Roma presso il museo MACRO. A Napoli è conosciuto soprattutto per i maxi-ritratti di personaggi celebri, come Diego Armando Maradona e Marek Hamsik, dipinti su facciate di edifici comunali o popolari con l’intento di riqualificare esteticamente aree periferiche e non solo. Ha collaborato con INWARD al progetto “Ad Majolica Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art”; ha realizzato i ritratti di Eduardo De Filippo al Teatro San Ferdinando di Napoli in occasione del Forum Universale delle Culture e ha anche eseguito le due opere “Ael. Tutt’egual Song’e Criature” nell’ambito della campagna nazionale “No a Tutti i Razzismi” promossa da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e “San Gennaro” nel quartiere di Forcella, opera realizzata con il Comune di Napoli e l’Eccellentissima Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e con il Museo del Tesoro di San Gennaro.



Nel luglio 2023 balza agli onori delle cronache, per un murales da lui dipinto su una facciata di un palazzo distrutto a Mariupol, città ucraina assediata dalla Federazione Russa circa un anno prima e ancora sotto controllo russo nel luglio 2023. Il murales raffigura una bambina, con i colori della bandiera della Repubblica Popolare di Doneck negli occhi, alle cui spalle piovono missili con la scritta “NATO”. In basso a sinistra compare anche un simbolo antifascista con la caratteristica bandiera nera e rossa.Iurales realizzati da Jorit sono per la maggior parte sui volti dei protagonisti. Questi inoltre presentano sempre, salvo un paio di eccezioni, dei tipici segni tribali sulle guance secondo la quale i ragazzi che stanno diventando adulti rinunciano ad un pezzo di sé stessi per senso di appartenenza alla propria tribù.


Il 3 giugno 2020 presenta a Barra (quartiere di Napoli) il suo tributo al movimento Black Lives Matter ed in particolare a George Floyd, ucciso pochi giorni prima da un agente di polizia statunitense. Egli, al posto del tipico segno sulle guance caratteristico delle opere di Jorit, viene raffigurato versante lacrime di sangueIl 22 febbraio 2021 realizza a Roma un murale raffigurante Valerio Verbano, un militante comunista, ucciso nel 1980 con un colpo di arma da fuoco in un agguato da parte di tre fascisti che si erano introdotti nella sua abitazione. Il 4 marzo 2022 l’associazione Nemesi inaugura a Sorrento il murale di Jorit dedicato a Lucio Dalla. Il 29 luglio 2018 insieme ad altri due artisti realizza un murale a Betlemme. Nel 2019, sulla facciata di un palazzo di venti piani nella città di Odincovo in Russia, dipinge il volto di Jurij Gagarin, il cosmonauta sovietico che fu la prima persona ad andare nello spazio.