Campidoglio, cittadinanza a 5 diciottenni nati da genitori stranieri
Campidoglio, cittadinanza a 5 diciottenni nati da genitori stranieriRoma, 15 mar. (askanews) – Si è svolta questa mattina in Campidoglio la cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana a cinque ragazzi e ragazze neo diciottenni nati in Italia da genitori stranieri: Chiara Emil, Pier Daniele, Dumitrita, Yanpeng e Claudia hanno acquisito la cittadinanza italiana e il loro giuramento è stato ricevuto dall’assessore alle Politiche del Personale Andrea Catarci, dalle presidenti delle commissioni Pari Opportunità Michela Cicculli e Politiche Sociali Nella Converti, e dal consigliere delegato per le Politiche giovanili Lorenzo Marinone, alla presenza della presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli.
Con l’approvazione in Assemblea Capitolina della mozione 99/2022 Roma Capitale ha avviato una fondamentale riforma della cittadinanza per garantire ai figli di genitori non italiani che vivono in Italia il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso procedure più eque, inclusive e rapide. “Quella di oggi è una giornata importante e densa di significato per Chiara Emil, Pier Daniele, Dumitrita, Yanpeng e Claudia, cittadini romani di fatto che da oggi, finalmente, lo diventano per la legge, ma anche per l’Amministrazione capitolina che, garantendo ai cinque neomaggiorenni pieni diritti di cittadinanza, si conferma in prima linea nel tradurre concretamente il proprio impegno all’inclusione e nella lotta alle diseguaglianze” ha commentato Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti.
“La cerimonia di questa mattina è parte del lavoro complessivo che Roma Capitale compie ogni giorno per garantire il diritto alla cittadinanza e per la formazione dei relativi atti di stato civile per i neocittadini italiani che hanno concluso il loro iter con apposito decreto del Presidente della Repubblica. Allo sforzo nei canali ordinari si è aggiunta negli ultimi mesi la innovativa pratica collettiva, concordata con il Ministero dell’Interno, grazie alla quale Roma riesce a rispettare le tempistiche di sei mesi previsti dalla normativa per giurare, nonostante l’incremento delle richieste aumentate da 2476 nel 2022 a 3898 nel 2023. Un ringraziamento sentito va pertanto ai dipendenti e alle dipendenti impegnati nella gestione di migliaia di giuramenti e dei correlati atti. Infine, un ricordo personalmente molto sentito, va all’attivista Josef Yemane Tewelde, per tutti JoJo, prematuramente scomparso, che proprio sui temi dei diritti dei migranti e della cittadinanza e sulla lotta al razzismo ha condotto battaglie importanti sempre in prima linea”, ha concluso Catarci.