Dl Pnrr, Antitrust frena: no alla cessione del 49% di PagoPa a Poste, serve un’asta pubblica
Dl Pnrr, Antitrust frena: no alla cessione del 49% di PagoPa a Poste, serve un’asta pubblicaRoma, 19 mar. (askanews) – “La cessione del 49% del capitale di una società pubblica dovrebbe rispettare condizioni minimali di trasparenza e non discriminazione a garanzia del mercato, oltre, ovviamente, a massimizzare il gettito per l’erario dello Stato”. Lo sottolinea l’Antitrust nella memoria depositata in Commissione bilancio alla Camera, nell’ambito dell’esame del decreto legge sul Pnrr. Nel mirino la norma del decreto che assegna a Poste Italiane, che già gestisce la piattaforma PagoPa, l’opzione per acquisire fino al 49% della società PagoPa. Il controllo con almeno il 51% del capitale passerebbe, secondo la stessa norma, all’Istituto Poligrafico e Zecca della Stato.
L’Antitrust ritiene quindi che “in una prospettiva di garanzia del mercato e dei diritti degli operatori potenzialmente interessati, l’individuazione del cessionario della quota del 49% dovrebbe avvenire ad esito di un’asta competitiva o comunque di una procedura che valuti e metta a confronto più manifestazioni di interesse”. “Il ricorso a una procedura trasparente e non discriminatoria – conclude l’Autorità nella memoria – è la sola modalità che, consentendo al decisore pubblico di esplorare e conoscere gli interessi e le opportunità esistenti sul mercato, assicura la possibilità di svolgere una valutazione comparativa idonea a selezionare l’operatore più qualificato”.