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Confagri Piacenza invia richieste e proposte su Psa

Confagri Piacenza invia richieste e proposte su PsaRoma, 19 mar. (askanews) – Una missiva con richieste e proposte alla presidente della Cabina di regia provinciale per contrastare la Psa, Monica Patelli, è stata inviata oggi dalla Sezione di Prodotto Carni Bovine e Suine di Confagricoltura Piacenza che si è riunita qualche giorno fa per condividere lo stato avanzamento lavori della Cabina e al contempo aggiornarsi sullo stato dell’emergenza.



Gli allevatori riuniti hanno discusso una serie di questioni pratiche su modalità e tempi degli spostamenti, autorizzazioni e quant’altro sta costituendo problema, soprattutto, hanno congiuntamente deciso di portare il loro contributo all’interno della Cabina per il tramite di Giovanna Parmigiani, presidente di sezione di prodotto, che siede in loro rappresentanza all’interno della Cabina medesima e di incalzare l’organismo i cui tempi, ad avviso degli allevatori, sono troppo dilatati e incompatibili con la situazione. “Gentilissima – si legge nel documento – I suinicoltori ritengono che le tempistiche ad oggi fissate per gli incontri di aggiornamento della cabina siano incompatibili con l’emergenza e chiedono, comprendendo l’impossibilità di indire riunioni collegiali più ravvicinate, un’informazione, attraverso report e verbali, almeno settimanale sulle azioni messe concretamente in campo dalla cabina nel tempo intercorrente tra gli incontri. Si evidenzia – prosegue la lettera – che la mancanza di celle frigorifere per stoccare le carcasse nel rispetto delle norme costituisce ad oggi un impedimento pesante all’aumento degli abbattimenti e si chiede alla Presidente della Cabina di regia che si interfacci con l’Ausl affinché venga velocemente risolto il problema”.


Inoltre, si richiede che almeno una parte dei fondi che la Regione ha dichiarato di poter mettere a disposizione per la gestione dell’emergenza “vengano destinati alla copertura delle spese di caccia sostenute dai bioregolatori, specificatamente si chiede che venga stanziato un incentivo superiore e dedicato per l’abbattimento delle femmine di cinghiale”. Ancora, si precisa che la “parte produttiva si potrebbe vedere costretta, al fine di ottenere per lo meno la moratoria sui mutui e adeguati sgravi fiscali, a far avanzare nelle sedi competenti la richiesta di attuazione dello Stato di emergenza, pur consapevole che ciò implicherebbe il parallelo blocco di tutte le esportazioni nazionali delle prestigiose produzioni suinicole”. “Confido nella disponibilità e nella solerzia della Presidente della Cabina – commenta Parmigiani – il prossimo incontro in programma è fissato il 27 marzo. È chiaro che occorre un’operatività diversa. Attendiamo già in quella sede una risposta alle nostre proposte”.