Destagionalizzazione e giovani trainano l’enoturismo: +11% fatturato
Destagionalizzazione e giovani trainano l’enoturismo: +11% fatturatoMilano, 2 apr. (askanews) – Il 2023 ha segnato un cambio di marcia per l’enoturismo in Italia: le esperienze si sono diversificate, le aziende si sono attrezzate per accogliere i visitatori anche nel weekend, e il fatturato che nasce dai servizi enoturistici è cresciuto dell’11%. Questi sono gli aspetti più significativi emersi dal report “Enoturismo e Vendite Direct-to-Consumer 2024” realizzato dall’impresa tecnologica Divinea con l’intento di supportare le imprese del settore vitivinicolo e gli esperti del settore per cogliere le opportunità legate alla vendita diretta e all’enoturismo, attraverso un’analisi dei dati. Un documento che ha coinvolto, nella sua parte conclusiva, l’Università Cattolica di Milano con una ricerca in materia di sostenibilità, non solo dal punto di vista ambientale ma soprattutto sociale ed economica e dell’impatto che l’innovazione digitale ha su questo tema.
“L’enoturismo si rivela una leva economica sostenibile per la maggior parte delle Cantine italiane, a condizione che l’esperienza di visita venga concepita non solo come un momento di accoglienza, ma come un’opportunità per creare e rafforzare legami duraturi con il visitatore” ha spiegato il Cmo ed esperto digitale di Divinea, Roberto Villa, aggiungendo che “la nostra indagine evidenzia come l’investimento in relazioni significative con i clienti durante le esperienze in Cantina si traduca in un vantaggio tangibile: la possibilità di generare valore continuo e di incrementare le vendite dirette di prodotti e servizi nel tempo. In quest’ottica – ha concluso Villa – l’enoturismo non è soltanto un’esperienza, ma diventa un pilastro strategico per il successo e la crescita economica delle aziende vinicole”. I dati sono stati raccolti in modo anonimo grazie alle 350 Cantine che utilizzano il software di Divinea “Wine Suite”, e analizzati assieme ai dati delle vendite da divinea.com e le metriche di Google Analytics relativi alle esperienze enoturistiche prenotate su divinea.com nel 2023. L’anno scorso le aziende vitivinicole hanno mediamente proposto sei diverse esperienze o eventi (erano 4,7 le proposte enoturistiche in media durante il 2022). Salgono inoltre al 78,1% le aziende visitabili di sabato (quasi +30% rispetto al 2022), mentre il 54,2% delle Cantine si sono attrezzate per accogliere i visitatori anche la domenica. Inoltre, le temperature più miti in autunno e inverno, e un numero crescente di aziende che hanno sviluppato offerte stagionali mirate, hanno portato ad una destagionalizzazione delle visite in Cantina, storicamente concentrato tra maggio ad ottobre. Tra marzo, aprile, novembre e dicembre 2023 si sono registrate più del 25% del totale delle visite (+4% rispetto al 21% del 2022).
Un altro dato importante è che il 43,8% di chi ha prenotato un’esperienza in Cantina l’anno scorso ha tra i 25 e i 34 anni. A seguire troviamo la fascia 35-44 e 45-54 rispettivamente con il 23,1% e 15,3%, che spesso sono famiglie. Circa la nazionalità di provenienza dei visitatori, questa è fortemente variabile in funzione dei diversi territori vinicoli, nel complesso 2/3 dei visitatori sono italiani e 1/10 vengono dagli Usa. Gli stranieri europei rappresentano circa il 20% con Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Uk che insieme rappresentano la maggioranza e che, in generale, sono un pubblico particolarmente apprezzato visto che viaggiano spesso in auto e tendono ad acquistare quantitativi di vino ben più alti della media. Proprio per quanto concerne il tema delle vendite dirette in Cantina, il 76,5% di visitatori effettua acquisti dopo un’esperienza, testimoniando un aumento rispetto al 73,8% dell’anno precedente. Inoltre, lo scontrino medio di un ordine effettuato nel punto vendita in azienda è di 140 euro, in crescita del 19% rispetto al 2022. Le vendite online non sono da meno, segnalando un incremento del 30% nel valore medio degli ordini ecommerce, che salgono dai 141 euro nel 2022 ai 184 del 2023. Infine, Divinea ha sottolineato che dalla ricerca commissionata all’Osservatorio in “Sustainable Wine Business and Enogastronomic Tourism” della Cattolica di Milano, è emerso “il ruolo trainante della dimensione sociale della sostenibilità per le Cantine italiane con l’implementazione di un software Crm”. I dati provenienti dal software svolgono infatti “un ruolo cruciale nella creazione di una comunità e nel favorire la fedeltà dei clienti, soprattutto dopo esperienze enoturistiche presso le Cantine. Queste attività – ha evidenziato l’azienda – contribuiscono a creare consapevolezza del marchio e di conseguenza migliorano la visibilità dell’intero territorio operativo”.