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Le stanze visionarie di Filmmaster raccontano Dolce e Gabbana

Le stanze visionarie di Filmmaster raccontano Dolce e GabbanaMilano, 6 apr. (askanews) – Un percorso totalizzante, barocco, sentimentale, tecnologico e vivo. Da Palazzo Reale a Milano parte il racconto della storia di Dolce&Gabbana che nella mostra Dal cuore alle mani” si dispiega in una serie di sale molto spettacolari. Filmmaster e Civita Mostre e Musei hanno preso parte a questo progetto culturale di portata internazionale, coordinando la progettazione esecutiva e la produzione dell’allestimento della mostra.



“Le ispirazioni che stanno dietro a ciascuna di queste sale, a ciascuna di queste creazioni e opere d’arte – ha detto ad askanews Emanuele Tulli, Managing Director di Filmmaster – sono veramente quelle che partono delle origini della visione di due stilisti come Dolce&Gabbana. Per noi è stato un viaggio incredibile, perché siamo riusciti a costruire passo dopo passo, a percepire quali erano le visoni e a interpretare il concept che con i curatori hanno pensato per questo progetto”. Ogni sala ha un’identità diversa e modifica in maniera sorprendente gli spazi della sede espositiva milanese: tecnologia e cura del dettaglio, musica e ambientazione, arte e moda si intrecciano in maniera costante. E tutto contribuisce all’emozione complessiva del progetto. L’allestimento – ha aggiunto Florence Müller, curatrice della mostra – “parla davvero del mondo di Dolce&Gabbana, in una maniera che è realmente contemporanea”.


E il lavoro di Filmmaster genera la possibilità stessa delle molte storie che poi le opere degli stilisti vanno a raccontare. Dal Gattopardo all’opera lirica, dalla devozione all’architettura. “Sono dieci film – ha detto ancora Tulli – perché sono dieci stanze, ciascuna delle quali si porta dietro una parte di ispirazioni, tutte le creazioni e un allestimento che di volta in volta è diverso. La cosa incredibile è che rappresenta, non solo nelle opere esposte, quindi negli abiti e nei gioielli, ma anche in tutte le scenografie che le contengono, un approccio qualitativo e artistico che è unico”. La mostra, grazie anche al modo in cui è stato immaginato l’allestimento, è concepita per viaggiare nel mondo e tra i produttori, insieme al Comune di Milano e a Palazzo Reale, c’è IMG, società internazionale che è parte del grande gruppo dell’entertainment Endeavor. “Talvolta quando le mostre sulla moda vanno nei museI – ci ha spiegato Nigel Hurst, vicepresidente e direttore delle mostre di IMG – tendono a essere abbastanza statiche, ma in realtà il fashion è sempre in movimento, tanto letteralmente quanto metaforicamente, quindi abbiamo voluto creare una mostra che riflettesse quel dinamismo. Io amo il massimalismo, amo il mettere sempre di più e ancora di più e credo che questo progetto affascinerà il pubblico in tutto il mondo”.