I rapporti tra Europa e Russia non sono mai stati così tesi
I rapporti tra Europa e Russia non sono mai stati così tesiMilano, 5 mag. (askanews) – Dettagli sulla stampa internazionale parlano di rapporti tra la Russia e l’Europa mai così tesi. In primis le indiscrezioni apparse oggi sul Financial Times che prevedono attacchi di sabotaggio in tutta Europa per mano russa. Le fonti utilizzate dal giornale sono di intelligence europee e sospettano che Mosca stia pianificando attentati, incendi dolosi e, più in generale, attacchi che sconvolgeranno il funzionamento delle società in Europa nel prossimo futuro.
Le indiscrezioni escono in coda a una settimana dominata dalle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, all’Economist, dove sostiene che l’invio di truppe di terra in Ucraina non va escluso se Mosca dovesse “sfondare la linea del fronte” e se Kiev lo richiedesse. Il presidente francese aveva già avanzato questa ipotesi a febbraio, prospettando la possibilità di inviare truppe occidentali sul suolo ucraino. “Se i russi sfondassero in prima linea, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non avviene – dovremmo legittimamente porci la domanda”, ha detto. Un terzo momento riguarda sempre oggi un altro articolo apparso su “la Repubblica”, dove si dice che la Nato, che sinora ha mostrato grandissima prudenza sulla guerra in Ucraina desideri mandare un messaggio chiaro – che sia veicolato dai leader occidentali a Vladimir Putin – su quali siano e “linee rosse” da non valicare. Ma sulla testata italiana si legge pure: “l’Ucraina non può perdere e l’Alleanza Atlantica è pronta ad intervenire direttamente per evitare il collasso di Kiev”.
A inizio aprile a fronte della retorica aggressiva del Cremlino che proprio nella data esatta dell’anniversario Nato aveva parlato di “confronto diretto” con l’Alleanza, Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato aveva risposto ad askanews. Ma che cosa sta cercando Mosca? “Penso che in gran parte si tratti di retorica, ed è destinata principalmente al pubblico interno russo” rispondeva. “Non ci sono indicazioni che la Russia attaccherà la Nato nel prossimo futuro, e quindi non credo che dovremmo preoccuparci di questo. Ma la Russia è la principale minaccia per la NATO, come concordato dalle nazioni a Madrid nel 2022. E lo è ancora, ed è stato il risultato, ovviamente, di una serie di azioni a partire dalla Georgia nel 2008”. Ma ovviamente “il colpo finale” come lo ha chiamato Bauer “all’idea che la Russia non fosse più un partner ma fosse in realtà una minaccia” è arrivata il 24 febbraio 2022, con “l’invasione totale dell’Ucraina. Non penso che vedremo uno scontro con la NATO nel breve termine. Ma la Russia è la nostra principale minaccia, e quindi dobbiamo essere pronti a contrastarla, a scoraggiarla ed essere in grado di difenderci da essa”. E in questa prospettiva si colloca “un’esercitazione come Steadfast Defender: 90.000 soldati pronti a difendere ogni centimetro del nostro territorio. Ciò dimostra che siamo in grado di portare rinforzi, attraverso l’Oceano Atlantico verso l’Europa, e poi attraverso l’Europa fino al luogo in cui devono essere”, aveva aggiunto”. Ieri Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha accusato la Nato di prepararsi per un potenziale conflitto con Mosca, citando come prova le esercitazioni militari “Steadfast Defender”. Senza cogliere evidentemente la natura puramente difensiva delle esercitazioni Nato. (Di Cristina Giuliano).