Roma, 21 mar. (askanews) – Anziani narcotizzati, rapinati e derubati. E’ successo decine di volte, a Roma, tra il settembre 2022 e marzo 2023. Responsabili delle azioni violente sono state ritenute responsabili due donne nei cui confronti nelle ultime ore i carabinieri della Compagnia di Trastevere, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, è stata portata avanti dai militari dell’Arma partendo da una rapina avvenuta il 9 settembre 2022 nei confronti di un novantenne, in zona Bravetta.
Nella circostanza una donna, dopo aver avvicinato con una scusa il vecchino in strada ed averlo convinto a rientrare a casa in sua compagnia, lo ha narcotizzato con una bevanda con dentro, probabilmente stupefacente o altro narcotico, e, approfittando del suo stato di confusione gli portava via il bancomat, i soldi in contante e il telefono cellulare, per evitare potesse chiamare i soccorsi. Nella circostanza l’anziano, probabilmente a causa dell’età e dell’eccessivo uso di narcotico è rimasto addormentato a letto per circa due giorni. A dare l’allarme sono stati i familiari, preoccupati poiché non riuscivano in alcun modo a contattarlo. All’interno dell’abitazione della vittima, trovata in completo stato confusionale al punto di non essere in grado di interloquire o riferire circostanze utili alle indagini, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Trastevere hanno rinvenuto una ricetta medica e lo scontrino di una farmacia della zona dove l’anziano era stato in precedenza. Passando al setaccio le immagini delle telecamere della farmacia e di altri esercizi commerciali del quartiere i carabinieri sono riusciti a ricostruire la fase di adescamento della vittima e ad individuare il veicolo in uso alle indagate.
Gli accertamenti che sono seguiti, con l’analisi del traffico telefonico e telematico, verifiche sui sistemi di video sorveglianza degli istituti di credito e attività di osservazione e pedinamento, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico delle due donne indagate in ordine a ulteriori 10 casi di rapina ed 1 caso di furto in abitazione, tutti oggetto di contestazione e posti a fondamento del provvedimento cautelare che è stato a loro notificato, tutti con il medesimo modus operandi. La parte fondamentale dell’azione criminale – si aggiunge – era quella dell’adescamento della vittima, attraverso un’attenta attività che poteva durare anche settimane e che spesso si concretizzava con l’offerta di doni. Ad esempio durante il mese di dicembre la stella di Natale, Lo scopo di tutto era carpire la fiducia dell’anziano ed ottenere l’accesso all’interno della sua abitazione. Le indagate prestavano molta attenzione a far sparire qualsiasi traccia del loro passaggio, compresi i contenitori nei quali veniva disciolto il narcotico somministrato alla vittima.
Il valore complessivo dei gioielli e denaro asportato alle vittime ammonta, complessivamente, a circa 160 mila euro. In una delle rapine i carabinieri sono riusciti a recuperare anche le fedi nuziali sottratte ad una signora ottantenne, che le custodiva con amore in ricordo del marito defunto.