Vino, un libro racconta i 100 anni del Consorzio Chianti Classico
Vino, un libro racconta i 100 anni del Consorzio Chianti ClassicoMilano, 14 mag. (askanews) – Oggi il Consorzio Vino Chianti Classico compie cento anni: il 14 maggio 1924, infatti, 33 lungimiranti viticoltori decisero di dare vita all’ente consortile che oggi rappresenta una compagine di 500 aziende. Alla ricostruzione di questo straordinario percorso compiuto dal Consorzio è dedicato il libro “Sulle tracce del Gallo Nero” scritto da Daniele Cernilli con la collaborazione di Paolo De Cristofaro.
“Non si tratta di un libro celebrativo ma vuole essere un lungo racconto che parte dalla battaglia di Montaperti del 1260 fino ad arrivare ai giorni nostri” ha spiegato Daniele Cernilli, aggiungendo che “ovviamente la storia del Consorzio e dei personaggi che ne sono stati artefici, ma è anche la storia del simbolo, di quel Gallo Nero che, unico nel suo genere, ha caratterizzato il Chianti Classico fin dai suoi esordi, esattamente 100 anni fa”. “È stato un onore e soprattutto un grande divertimento poter lavorare su fonti di prima mano – ha aggiunto Paolo De Cristofaro – una documentazione straordinaria, da cui emerge una volta di più tutta la modernità e la lungimiranza di questo territorio e dei suoi protagonisti”. Il volume di 256 pagine è edito da Giunti Editore ed è arricchito da due inserti fotografici a colori di 16 e di 24 pagine. Tradotto anche in inglese, sarà distribuito nelle librerie a partire dal 22 maggio.
“Motivo di orgoglio non è solo il nostro territorio, uno dei più belli del mondo, che ci impegniamo ogni giorno a trasferire nei nostri vini, ma lo è anche la nostra storia” ha commentato il presidente Giovanni Manetti, aggiungendo che “infatti, nel concetto di terroir che i francesi hanno reso famoso nel mondo, l’elemento culturale e umano, quindi anche storico e tradizionale, non può essere scisso dai fattori ambientali che caratterizzano un vino. E il Consorzio del Chianti Classico porta avanti proprio quell’ispirazione dei padri fondatori, quelle lezioni di unità di intenti e identità apprese in un secolo di storia”.